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Resoconto del Consiglio di Zona 5 straordinario e monotematico sulle Sale Giochi del 18 settembre 2008 orario
di convocazione: 18.30 inizio
formale effettivo alle ore: 18.56 sentiti
i Capi Gruppo nella riunione del 09 Settembre 2008, ai
sensi dell’art. 7 comma 4 del Regolamento del Decentramento Territoriale, il
Consiglio di Zona 5 è convocato in seduta straordinaria e monotematica
ORDINE DEL GIORNO
-
Problematiche conseguenti alle nuove richieste di aperture sale giochi –
parere richieste apertura sale giochi di Via N. Romeo 6 e Via G. Antonini 60:
Appello:
28 presenti: 13 su 16 del centrosinistra / 15 su 25 del centrodestra [altri
consiglieri arrivano poi nel corso della serata]
Sono inoltre presenti: - i rappresentanti della Polizia Locale del Comando Zona 5 Il Presidente del C.d.Z.
5: spiega
motivo del consiglio straordinario: su Milano 68 richieste di sale giochi
nell’ultimo anno. Ringrazia
la PL per essere presente per spiegare su cosa concerne il loro parere di
competenza. Daremo
parere a due richieste di due sale giochi e poi una mozione sull’argomento già
letta in Commissione. C’è
richiesta di sospensione per capigruppo, la faremo prima della mozione. Dott. Stefanini –
Polizia Locale: la
richiesta di apertura di sale giochi è soggetta all’autorizzazione in base
alle normative vigenti: Art. 86 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza del Regio
Decreto del 1931. È un atto dovuto della pubblica amministrazione ed è
soggetto a silenzio assenso entro 90 giorni. Sono richiesti i pareri del C.d.Z.
e della Polizia Locale, entrambi pareri obbligatori ma non vincolanti. Per dare
diniego sono necessarie forti motivazioni e il richiedente può sempre ricorrere
al TAR. Non
era un problema fino a poco tempo fa perché le richieste erano poche, ma ora
sono aumentate in modo vertiginoso. La
PL da parere su problematiche di turbativa sia viabilistico ma anche altre.
Rispondono a precise domande del Settore tipo la tipologia dello stabile in cui
andrebbe ad inserirsi. Indagare se nelle vicinanze (100 metri) ci sono Chiese,
Ospedali, Scuole, Caserme o altro. La PL fa sopralluoghi e esprime il parere.
Una descrizione del contesto intorno alla sala giochi. Il parere della PL non è
vincolante. La
normativa è diversa se si parla di videogiochi fino a un numero di 4, 6, 8,
possono essere tenuti in varie tipologie di esercizi commerciali. Basta una DIA.
Se ne vogliono mettere di più devono chiedere l’autorizzazione come sala
giochi. L’autorizzazione è necessaria solo per le sale giochi. Dibattito: Mondi
(FI): il
regio decreto è una cosa, ma esistono anche regolamenti comunali. A Milano si
chiede il parere favorevole del C.d.Z., quindi risulta vincolante. Lombardelli
(PD): le
sale giochi al tempo del Regio decreto erano molto diverse da quello che sono
ora. Ora sono piene di slot macchine che rovinano le famiglie. È fenomeno
preoccupante. Croce
(PRC): c’era
anche legge successiva che trattava sia il gioco d’azzardo che i casini.
Proibiva il gioco d’azzardo in tutte le sue forme. Le leggi successive hanno
consentito il gioco d’azzardo. Chiede
se esiste una normativa sull’agibilità della sala o strutture esterne come
parcheggi. Bramati
(FI): ci
sono anche due circolari del ministero sulla materia in cui si specificavano
delle metrature dei locali in base alle quali si consentiva un certo numero di
macchine da gioco. Ci
troviamo a discutere di un tema che non è normato in modo adeguato per quello
che è il gioco oggi. Bove
(FI): ha
posizione un po’ diversa rispetto a quelle che ha sentito. Non ha nulla contro
le sale giochi o i casinò e dovrebbe esserci liberalizzazione del gioco
d’azzardo, visto che lo è già anche su internet. Molti ragazzi giocano on
line grosse somme su internet. Ci dovrebbe essere una educazione al valore del
denaro e al gioco d’azzardo. Il gioco d’azzardo non scomparirà per un
parere contrario di un C.d.Z., è contrario che il C.d.Z. 5 voti una sua
posizione su una questione così delicata. Deve essere normata a livello
nazionale o regionale. Angiulli
(PS): chiede
se una volta aperte le sale giochi cosa è necessario per farle chiudere? Dott. Stefanini –
Polizia Locale (repliche): i
regolamenti comunali non hanno valore contro una legge dello Stato. C’è un
Testo Unico che è in vigore ma è stato modificato nel tempo. Nelle
sale giochi è vietato il gioco d’azzardo. Quando
sono autorizzate le macchine installate devono avere un nulla osta dello Stato e
devono essere in continuo collegamento elettronico con una sala controllo dei
monopoli. La
sala giochi di piazza Agrippa che è stata aperta come circolo privato, è stata
poi controllata è stato rilevato che 5 non erano collegate e quindi sequestrate
e date in custodia giudiziaria al gestore del circolo privato. Una
volta autorizzata, c’è Art. 110 del Testo Unico. Ci sono norme precise sulla
tipologia delle macchine ed è vietato il gioco del poker. Devono dare premi non
in forma di denaro. Il 75% del giocato deve tornare come premio. Il resto va
allo stato e al gestore. In
passato non c’erano richieste. Ora c’è esplosione. Tra le richieste ce ne
sono alcune molto grosse. Più
pericolose le macchinette nei bar e in altri esercizi commerciali. Poi possono
chiedere una ulteriore licenza per averne di più. Per
farla chiudere, se a seguito di controlli si scopre che viene fatto il gioco
d’azzardo vengono chiuse o la presenza costante di malviventi. Art. 100 del
testo unico. Il
circolo privato non ha invece bisogno alcuna autorizzazione. Se invece chiedono
licenza per qualche autorizzazione allora è possibile controllarla. Se però i
frequentatori non sono tesserati allora può essere inibito a svolgere quella
attività. Le
norme ci sono. In caso di non parere c’è il silenzio assenso entro 90 giorni. Il
Vicesindaco ha aggiunto la necessità di un’area per il parcheggio delle auto.
Anche se è norma rischiosa e non applicabile perché dovrebbe essere necessario
anche per l’apertura di altri esercizi commerciali. Viene applicata anche per
i discount. Ma se applicata a tutti i vari negozi nessuno potrebbe più aprire. I
regolamenti comunali possono specificare alcune cose, purché non in contrasto
con le leggi vigenti. Ci
vogliono certificati anche anti incendi se le sale hanno determinate dimensioni. Non
si stupirebbe se dopo i pareri negativi venisse data comunque
l’autorizzazione.
–
parere richieste apertura sale giochi di Via N. Romeo 6 e Via G. Antonini 60:
il Presidente della Commissione, Sarina (LN), illustra il punto. In
entrambe i casi la Polizia Locale ha dato parere negativo. La
Commissione in data 15.09.2008 ha
espresso PARERE CONTRARIO Dibattito Intervengono
i consiglieri Gandolfi
(IdV): il
mio gruppo ribadisce il parere contrario all’apertura di entrambe le proposte
di apertura di sale giochi in oggetto perché situate in un contesto nel quale
creerebbero un impatto socio ambientale traumatico per tutta una serie di
ragioni che non sto ad elencare visto che sono state chiarite in Commissione. In
uno dei due casi, inoltre, la sala giochi verrebbe aperta in un negozio, ma in
uno stabile residenziale, scelta che non riteniamo idonea. Concorda
a pieno con i pareri negativi espressi dalla PL e con le motivazioni addotte. In
Commissione è stato inoltre detto che in uno dei due casi sarebbero già
comparse delle “macchinette mangiasoldi”; vorrebbe capire meglio di che
macchinette si tratta e se vi sono stati dei sopralluoghi della PL e, nel caso,
che esiti hanno avuto. Angiulli
(PS): abbiamo
chiesto la sospensione. Sarebbe utile da subito perché la questione è
connessa. Vuole capire le ragioni di questa scelta. Decensi
(PD): lamenta
che il testo della mozione non l’ha avuto prima in casella. Sulla richiesta
della sala giochi di via Romeo la popolazione non è stata informata. Molti i
forti in quella zona. I bar della zona hanno le slot-machine. Non c’è bisogno
di una sala giochi. Presidente
C.d.Z. 5: la
mozione ha tipologia diversa da questi punti che richiedono un parere. Mondi
(FI): fa
rilevare che se i comuni fanno dei regolamenti a qualcosa serviranno. Entrambe
sono in zone residenziali e se manca area parcheggio non possono avere parere
positivo. Berdot
(SD): mozione
d’ordine. Lei contestava che la mozione debba essere presentata all’inizio
del Consiglio. Presidente
C.d.Z. 5: è
stata presentata in Commissione prima del Consiglio. Croce
(PRC): il
regolamento comunale è applicativo della legge esistente. In questo il comune
potrebbe avere spazi di azione per osteggiare questo tipo di attività. Questo
è il modo in cui si può intervenire. Chi fa le norme applicative – comune e
regione – possono porre dei paletti di fatto insuperabili. Anche il nostro
parere negativo deve avere una motivazione. Gussoni
(AN): questo
Consiglio non ha affrontato con chiarezza questo problema. Il piccolo trucco di
non dare un parere ha creato degli intralci burocratici grazie al fatto che il
parere è non vincolate ma obbligatorio. In Italia ci sono di queste
“masturbazioni legislative” per cui il parere che dai non conta nulla, ma
fin quando non lo dai è importante. Abbiamo rallentato l’iter. Crede che il
99% dei consiglieri di zona sia contro le sale giochi. Il dilagare di questo
fenomeno è preoccupante. Oggi discutiamo di qualcosa di più concreto. Fumagalli
(PD): inizialmente
non davamo parere per bloccare tutto l’iter. Era strumento valido per essere
efficaci e non vedere sorgere le sale giochi. Aveva funzionato, anche se
politicamente è giusto dire no. Ritiene ancora più efficace la strategia di
non dare parere. Bramati
(FI): ritiene
che per il clima sul tema è giusto dare un segnale con una risposta politica,
visto anche che le prime due licenze avevano parere favorevole della PL, le
altre invece la PL aveva dato parere contrario. Baroncini
(FI): abbiamo
comunque dato un segnale più incisivo rispetto alle altre legislature. Abbiamo
dimostrato che se c’è argomento che ci sta a cuore possiamo intraprendere dei
percorsi comuni. Un segnale importante per il decentramento. Auspica che anche
per altre questioni si possa agire così. Vorrebbe superare anche divergenze
sorte in commissione. Caime
(FI): ribadisce
sua posizione. Possiamo dare un parere negativo motivandolo. Lui è favorevole
all’apertura delle sale da gioco. Significa eliminare le slot che ci sono nei
bar o in altri locali dove non c’è alcun controllo. Un controllo che invece
c’è nelle sale giochi. C’è
una legge nazionale che non si può ignorare: ogni comune fa i regolamenti ma
senza potersi discostare dalle leggi esistenti. Contrario anche alla mozione. Dichiarazioni
di voto: Angiulli
(PS): per
coerenza voterà contro. Presidente
C.d.Z. 5: ricorda
e precisa che ci si esprime sul parere negativo della Commissione. Quindi per
dare un parere contrario all’apertura delle sale giochi bisogna votare a
favore del PARERE CONTRARIO della Commissione. Il Presidente del C.d.Z. 5
nomina gli scrutatori: Beghi
(UDC), Baroncini (FI), Garufi (PRC) Si vota PARERE CONTRARIO
della Commissione all’apertura della sala
giochi via Romeo 6: 29
Favorevoli: FI,
AN, UDC, LN, D, PD, SD, PRC, PS, V, IdV 1
Contrari:
Caime (FI) 1
Astenuti: Fumagalli (PD) APPROVATO IL PARERE CONTRARIO Il C.d.Z. 5 esprime parere
contrario all’apertura della sala giochi via Romeo 6 Si vota PARERE CONTRARIO
della Commissione all’apertura della sala
giochi via Antonini 60: 29
Favorevoli: FI,
AN, UDC, LN, D, PD, SD, PRC, PS, V, IdV 1
Contrari:
Caime (FI) 1
Astenuti: Fumagalli (PD) APPROVATO IL PARERE CONTRARIO Il C.d.Z. 5 esprime parere
contrario all’apertura della sala giochi via Antonini 60 -
Problematiche conseguenti alle nuove richieste di aperture Sale Giochi:
Il C.d.Z. 5 viene sospeso
per una riunione dei capigruppo (dalle
19.56 alle 20.27) Il C.d.Z. 5 riprende alle 20.27 Presidente
C.d.Z. 5: Nei
capigruppo non si sono sciolti i nodi. C’era la richiesta di togliere i nomi
dei presentatori. C’era disponibilità ad accogliere alcune delle proposte di
integrazione. Pavoni
(PD): chiediamo
che sia una mozione di tutti e non solo dei presentatori. Il testo predisposto
poteva andarci bene, ma chiedevamo delle integrazioni. Legge le tre richieste di
integrazione chieste dal centrosinistra. Sarina
(LN) Pres. Comm. Commercio e Sicurezza: lo
spirito con cui è stato predisposto il testo è di andare nell’interesse del
C.d.Z. 5 per una posizione condivisa da tutti, o quasi. Eravamo partiti con una
posizione per bloccare l’iter burocratico delle richieste. Strada facendo la
situazione si è evoluta e questo percorso era superato. Arriviamo on un cambio
di strategia del Consiglio e questa è la direzione della mozione. Si sono
portate in evidenza le motivazioni. Si
è appuntato le tre richieste del centrosinistra. La
prima, sulla criminalità organizzata e le possibili ingerenze in queste attività,
la può accogliere. La
seconda sui dati personali e il casellario giudiziario lo lascia perplesso perché
viene già fatto in altra fase, quindi no a questa richiesta. La
terza, in cui si chiede la creazione di una Commissione Comunale specifica e la
richiesta di rendere vincolante il parere del C.d.Z., può accettarla. MOZIONE
URGENTE del Consigliere Sarina (LN) e altri avente per oggetto “sale
giochi in Zona 5”:
il consigliere Sarina (LN), estensore
e primo firmatario della mozione, svolge il ruolo di relatore e illustra i
contenuti della mozione. Brusatori
(PS): presenta
un documento integrativo a nome del centrosinistra sulla materia in oggetto. Lo
legge. Garufi
(PRC): valuta
come estremamente grave la situazione della malattia del gioco che si sta
diffondendo. Già
in commissione aveva denunciato che ci veniva presentato un testo con già delle
firme dei capigruppo di maggioranza. Ritiene che vi sia una volontà condivisa
di bloccare le sale giochi, ma non voterà una mozione che è solo della
maggioranza. Decensi
(PD): Sarina
gli ha mandato una mozione sull’argomento senza firmatari ai primi di
settembre. Tempo addietro presentava una mozione ispirata da una sua istanza a
cui non ha inserito la genesi da cui derivava. Ora si trova una mozione con i
nomi e cognomi dei capigruppo della maggioranza. Non è coerente. Mondi
(FI): lascia
uno scritto sull’argomento. Lo legge. Gandolfi
(IdV): mi
par di aver capito che il Presidente di Commissione è disponibile ad accogliere
due delle integrazioni su tre di quelle richieste da noi del centrosinistra. Mi
pare una dimostrazione importante di apertura e conferma quello che era stato
detto da Sarina in Commissione, cioè che si tratta di una bozza. Chiedo
conferma se ho capito bene. Chiedo se è anche disposto ad aggiungere le firme
dei capigruppo e consiglieri dell’opposizione, cosa che renderebbe il
documento di tutto il Consiglio e non più solo della maggioranza. Chiedo
chiarimenti su questi punti per poter decidere come votare e se eventualmente
sottoscrivere il documento se viene effettivamente modificato con le due
integrazioni. Sarina
(LN) Pres. Comm. (replica): alla
Decensi aveva mandato la prima bozza che aveva predisposto, prima che venisse
modificata dal gruppo dei primi firmatari scritti sotto la mozione. Nell’altro
caso citato della Decensi il nome del consigliere compariva nel testo non nelle
firme, cosa ben diversa. A
Gandolfi conferma che ha sempre definito il testo una bozza modificabile.
Conferma che accetta l’integrazione delle proposte 1 e 3. Non accoglie la 2.
Il documento è aperto alle firme di chiunque lo voglia sottoscrivere. Presidente
C.d.Z. 5: chiede
cosa si vuole fare del punto 2. C’è
una mozione integrativa che però non ha le firme sufficienti per essere
discussa. Dichiarazioni
di voto: Pavoni
(PD): preannuncia
voto di astensione del suo gruppo per la questione delle firme. Gandolfi
(IdV): per
il mio gruppo prevale il fatto che siano stati accolte le due integrazioni
richieste. Due su tre. È la dimostrazione che chiedevo a conferma che si
trattava di una bozza. Sottoscrivo anche la mozione modificata. Voterò a
favore. Ricorda che era stato proprio lui a chiedere un cambiamento di strategia
viste le novità che vi erano state. Questa mozione offre un cappello e spiega
le ragioni per cui il Consiglio decide di cambiare strategia esprimendo
finalmente in modo chiaro ed esplicito un parere contrario all’apertura di
sale giochi. Gussoni
(AN): ringrazia
i quattro consiglieri di opposizione rimasti in aula. Disgustato da quelli che
se ne sono andati a casa. Questa è l’opposizione. Ringrazia ancora i quattro
“onorevoli pellegrini” che sono rimasti. Garufi
(PRC): se
è vero che l’opposizione è andata a casa la maggioranza si è contata per
garantire il numero legale. Voterà contro perché non ha senso come è stata
posta. La vale come una forzatura della maggioranza. Doveva essere costruita in
modo condiviso. Sarina
(LN): sarebbe
tentato di votare contro o astenersi visti alcuni atteggiamenti da parte di
alcuni consiglieri di opposizione. Non capisce perché accolti due su tre
emendamenti ci si debba astenere. Non ha bisogno delle statistiche di Brusatori
che poi se ne è andato a casa. Se è questo il modo di lavorare allora andiamo
avanti per la nostra strada. Si vota: 23
Favorevoli: FI,
AN, UDC, LN, D, IdV 1
Contrari:
PRC 2
Astenuti: PD APPROVATA Presidente del C.d.Z. 5:
alle ore 21.07 circa, essendo esauriti i punti all’ordine del giorno, dichiara
chiuso il C.d.Z. 5.
----------------------------------- N.B.:
qui di seguito riporto la corrispondenza delle sigle abbreviate con il
corrispondente partito: FI
– Forza Italia AN
– Alleanza Nazionale UDC
– Unione Democratica Cristiana LN
– Lega Nord D - Gruppo misto "Destra" PD
– Partito Democratico SD - Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo PRC
– Rifondazione Comunista LUDF
– Lista Uniti con Dario Fo V
– Verdi PS
– Partito Socialista IdV
– Di Pietro Italia dei Valori
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Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41 20136 Milano MI
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