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Resoconto del Consiglio di Zona 5 straordinario e monotematico sulla ex scuola gialla e sul Piano Anti Freddo del 7 marzo 2008 orario
di convocazione: 18.30 Vista la richiesta sottoscritta da 16 consiglieri ai sensi dell'Art. 7 comma 4 del regolamento del Decentramento Territoriale, il
Consiglio di Zona 5 è convocato in seduta straordinaria e monotematica
1 - Problematiche relative all'utilizzo della casa Gialla di via Saponaro 40 in seguito all'attuazione del piano Freddo e dell'apertura della mensa interna:
Sono presenti: - L'Assessore alla Famiglia, Scuole, Politiche Sociali - Mariolina Moioli - I rappresentanti della Fondazione dei "Fratelli di San Francesco"
Il Presidente del C.d.Z.
5: Ringrazia
i cittadini che hanno chiesto il Consiglio straordinario. Ringrazia assessore
per disponibilità a fare un Consiglio fuori sede direttamente dai cittadini.
Ringrazia Opera San Francesco per lavoro svolto presso la Casa Gialla. Chiede
un ascolto reciproco. Opportunità per fare chiarezza rispetto alla situazione
oggettiva. Falso che si trattava di 1000 pasti. Si
rifiuta di considerare la Zona 5 come pattumiera di Milano, non è vero.
Cerchiamo di avere più stima di noi. Il
programma della serata: -
interventi dei cittadini -
relazione assessore -
dibattito dei consiglieri -
replica dell’assessore INTERVENTI DEI CITTADINI: Sig. Secondino: ringrazia
assessore e consiglieri di zona presenti. Consegna l’ultimo esposto che hanno
mandato al Sindaco e alle autorità. Ci sono anche delle foto allegate che
consegnerà la signora che interverrà. Siamo cittadini del civico 38 di via
Saponaro. Stanno ristrutturando per una spesa non indifferente: hanno Lo Scrigno
sul piazzale; poi la comunità Oklaoma; a poche centinaia di metri il Campo
Nomadi; ora anche la ex Scuola Gialla. Non
vogliono puntare il dito contro i poveri. Ma la ex Scuola Gialla era un
patrimonio del Gratosoglio ed era una ex scuola e come tale divisa in classi,
non ci sono tendine e vediamo tutto quello che fanno dentro. Anche fuori è
diventata una pattumiera, ci sono ferri vecchi, materassi e altro ancora. Tutta
via Saponaro vede i bisognosi rovistare nei cassonetti dell’immondizia e
entrano anche nei locali pattumiera. C’è
problema sicurezza: non bastano due vigili di quartiere. Gli viene rabbia perché
ama Milano e il suo quartiere. La microcriminalità non si combatte con due
vigili. Tanti
politici appaiono in tv, chiede che si interessino dei cittadini. Chiede che
ascoltino le esigenze reali dei cittadini. Non abbandonate la periferia: hanno
gli stessi diritti di chi vive in centro. Troppo
facile andare a fare il servizio in tv con le aule belle. Andateci quando ci
sono i problemi. Sig.ra Castagna: abita
da 4 anni al Gratosoglio, paga il mutuo e investe per abbellire la casa. Quando
torna a casa vede gente orinare vicino alle auto e ovunque. Se volesse vendere
si troverebbe l’appartamento con meno valore. Se avesse dei bambini non li
manderebbe a giocare dove la gente orina. È una vergogna. Gli verrebbe voglia
di andarsene. C’è
anche timore per aggressioni serali. Costretto a farsi venire a prendere dal
marito. Rischio di risse. Quartiere degradato: macchine senza ruote o finestrini
rotti, e altro degrado. Il Presidente del C.d.Z.
5: ringrazia
la Polizia Locale che è presente. inizio
formale effettivo alle ore: 19.04 Appello:
22 presenti: 11 su 16 del centrosinistra / 11 su 25 del centrodestra [altri
consiglieri arrivano poi nel corso della serata] Assessore
ai Servizi Sociali – Mariolina Moioli: esprime
suo apprezzamento per approccio civile da parte dei cittadini che hanno
presentati dei problemi reali. La ex scuola di via Saponaro era inutilizzata e
il Comune ha necessità di distribuire sul territorio luoghi di accoglienza e di
solidarietà. È
stata usata per il Piano Antifreddo per dare ricovero notturno e una mensa a
persone milanesi e non in difficoltà. Sono comunque tutte persone in situazioni
di disagio che vivono nella nostra città. Hanno
assegnato la struttura alla Fondazione San Francesco e la Fondazione Cariplo ha
disposto un finanziamento per una importante ristrutturazione della scuola per
dare accoglienza più umana. Chiaro che bisogna rivedere tutta la struttura
interna. Dopo questa ristrutturazione ci sarà una riqualificazione della
struttura che potrà accogliere circa 150-200 persone, non di più. Si impegna a
garantire una compatibilità civile tra la struttura e il territorio e il
quartiere. I
problemi evidenziati devono essere risolti e si impegna insieme alla Fondazione
a risolvere i problemi denunciati. Non si possono accogliere persone che orinano
in giro e vanno nei cassonetti. Chiederà a vicesindaco di presidiare
maggiormente questo territorio per risolvere i problemi di sicurezza. Un
insediamento comporta delle difficoltà ma dobbiamo essere in grado di dare una
risposta a tutte le persone che vivono nella nostra città, purché non creino
situazioni di insicurezza. Dobbiamo dare delle regole e che vengano rispettate. Si
impegna a fare in modo di mantenere nei fatti il suo impegno. Le difficoltà
oggi esistenti devono essere superate. Disponibile
a un incontro con la Fondazione e i cittadini per risolvere i problemi. È
nostro dovere dare una risposta. Certo non può garantire che le cose saranno
perfette, ma promette un impegno quotidiano affinché ciascuno faccia la sua
parte. Metteremo
anche delle tende. Lo spazio va ripulito e l verde mantenuto. Dibattito
dei consiglieri: Angiulli
(RP): come
consiglieri di zona abbiamo più volte denunciato questi problemi. Non facciamo
tappezzeria. Non vuole dire che il Gratosoglio è una pattumiera, ma è una zona
a cui vengono mandati tutti i problemi di Milano. Abbiamo
iniziato con gli zingari, ma ci siamo abituati al problema. Abbiamo avuto il
depuratore. La comunità Oklaoma che si occupa dei ragazzi disadattati. I
problemi che analizziamo questa sera ci sono caduti dal cielo, nessuno ci ha
detto nulla e ci hanno comunicato la decisione quando già era presa. Chiedono
che Gratosoglio abbia la sua possibilità di vivere. Abbiamo
chiesto una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine. Anno
tolto gli alberi senza rimetterli. Non
vuole la lotta tra poveri. Discutiamo prima per organizzare un’accoglienza
come si deve. Bramati
(FI) Pres. Comm. Servizi Sociali di Zona
5: abbiamo
fatto una Commissione per analizzare il Piano Freddo. Vuole capire le
problematiche visto ce lui non è di questo quartiere. È però stato qui almeno
quattro volte per verificare la situazione e conferma che le condizioni sono
quelle denunciate dai cittadini. Vuole
però rilanciare questa iniziativa. Ci sono cittadini del quartiere che
collaborano con questa struttura. Il quartiere non è contrario, ma non
comprendono il piano del comune. Chiede all’assessore di spiegare meglio come
è possibile l’integrazione di questa iniziativa e di altre col territorio. Brusatori
(LUDF): era
al sopralluogo. La struttura da dentro è anche bella, ma i cittadini del centro
potevano farsi carico di questa struttura così caritatevole. Qui nasce il
problema. Capisce che si doveva fare il depuratore. Ora si parla di un
inceneritore. Un centro di accoglienza si poteva fare anche in centro. Perché
farlo ai margini della città costringendo queste persone a fare tragitti lunghi
per arrivarci. Abbiamo
capito che la casa gialla ce la dobbiamo tenere. Gratosoglio
denuncia che sono state fatte tutta una serie di attività lodevoli per la
solidarietà, ma che creano problemi. Li elenca. Ora arrivano anche i cinesi.
Gratosoglio chiede di raccogliere qualcosa in cambio. Non ha niente come servizi
sociali, scuole, campi giochi. Morelli
(LN): aveva
chiesto l’incontro parecchi mesi fa. Non si limita a parlare della scuola
gialla perché ci sono problematiche strutturali nel quartiere a cui è stata
aggiunta la scuola gialla. Si
dice disponibile a incontrare i cittadini, i cittadini ci sono chiediamo se
vogliono chinatown e la scuola gialla? Oggi
è andato al campo Nomadi regolare ed è dovuto scappare perché rischiava il
linciaggio. Chiaro
che i cittadini rischiano la vita. Invita l’assessore a camminare nelle vie e
a salire sui mezzi pubblici. Viva il territorio. In
via Dudovich c’è un campo nomadi abusivo che brucia rifiuti. Mandiamo via i
nomadi prima di parlare di un inceneritore. Ragioniamo
pure attorno a un tavolo. I cittadini chiamano noi quando vede gente che orina.
Venga con noi nel quartiere. Pavoni
(PD): dobbiamo
fare una riflessione sul fatto che la critica viene da una componente della
maggioranza. È preoccupante visto che manca l’accordo in chi governa la città. Ringrazia
l’assessore per le promesse. La realtà delle periferie è delicata e basta
poco per rompere l’equilibrio. C’è disagio e sofferenza e
l’amministrazione deve essere più attenta quando trasferisce simili
strutture. Non
basta intervenire con la casa gialla, bisogna intensificare gli interventi
dell’AMSA e migliorare i trasporti pubblici e tutto quello che è necessario. Gussoni
(AN): gli
pare ci sia un clima di campagna elettorale. Un plauso agli interventi dei
cittadini che hanno posto dei problemi reali che non avevano obiezioni alla
struttura della ex scuola gialla che svolge un ruolo importante. Anni
fa faceva il volontario nelle ambulanze e avevano un barbone che dormiva dove
tenevano le ambulanze. Gli hanno detto di andarsene, lui se ne è andato ubriaco
ed è finito sotto una macchina. Gli hanno portato soccorso e poi lo hanno
tenuto a dormire nel capannone delle ambulanze. Nessuno
ha detto no alla struttura, ma alle situazioni di degrado che si verificano. La
struttura si può riconciliare col quartiere. Ma il quartiere ha bisogno di una
mano. Il
problema nomadi è tutta un’altra storia, lì servono forti interventi di
ordine pubblico. Berdot
(SD): ringrazia
assessore venuto per parlare da un problema reale. Ringrazia chi si occupa delle
persone che danno così fastidio. Non è facile occuparsi di persone sporche e
villane. Ringrazia i volontari che si occupano di loro. Questo servizio va
fatto. Il
problema è che la scuola gialla doveva diventare la casa delle associazioni, già
15 anni fa se ne parlava. In 15 anni non è mai stato fatto. In un mese avete
trovato i soldi per spostarci una situazione che dava fastidio al centro. Non
siamo il tappeto sotto cui nascondere la polvere. Troppo facile. Al
quartiere c’era un punto prestito libri che è stato chiuso. Quando si tolgono
i servizi si perde il territorio. Non
può essere la fondazione a farsi carico delle situazioni di degrado esterne
alla struttura, deve essere il comune a pensarci. Tenconi
(ex consigliere comunale): poco
da aggiungere al consigliere Morelli e Brusatori. Il Gratosoglio è un quartiere
abitato da anziani in prevalenza. Questo è un fatto importante se consideriamo
che i problemi denunciati sono importanti. L’attenzione del comune al
quartiere non ha tenuto conto delle caratteristiche di questo quartiere. Sui
nomadi è stato tre volte nel campo nomadi. La prima volta ha fatto il giro del
campo ed è stato fermato per tre volte dai nomadi. Attorno al campo sono
spariti gli ortisti abusivi cacciati dai nomadi con le minacce. Accendiamo i fai
su questo campo nomadi regolare. Muzzana
(PD): Tenconi
è ora un cittadino e non doveva parlare ora che è lo spazio dei consiglieri. Chiede
perché prima di fare la delibera comunale il Consiglio di Zona 5 non è stato
informato. La
scuola gialla era stata chiesta anche dall’Anffas ma nessuno gli ha dato
retta. Perché non sono stati coinvolti i cittadini nella decisione. Forse li
trattate da servi. Chiede
perché trasferiti da dove erano? Erano in via Bertoni da 500 anni. Non è
contro a intervenire al bisogno. La mangiavano in 700 qui in 200, e gli altri
dove sono andati, chi se ne occupano? I
consiglieri non vengono mai informati di nulla o in ritardo. Zolla
(AN): ringrazia
assessore. Sono necessari approfondimenti sulla scuola gialla che riguarda delle
persone che hanno dei problemi gravi. Ma è anche vero che ci sono dei disagi
che non devono passare in secondo piano. Ogni
volta che c’è un assessore ospite in zona chiede come mai la decisione non
sia stata concordata con i cittadini e il consiglio di zona. Troppo spesso ci si
dimentica del Consiglio di Zona. Esiste un regolamento che da dignità e poteri
operativi ai Consigli di Zona. Manca solo qualche riga del consiglio comunale
per rendere reale ciò che è scritto su quel regolamento. È ennesimo esempio
di mancanza di dignità data a una istituzione come il C.d.Z. 5. Si
augura che la prossima volta che ci si vede si sia data la dignità. Garufi
(PRC): importante
la presenza dell’assessore, ma arrivano solo quando ci sono i problemi e i
cittadini sono arrabbiati. Manca una programmazione per la città e per il
quartiere. Tutto è lasciato al caso. Il C.d.Z. è usato solo per coprire i
problemi. Cosa pensate di fare per i quartieri della zona. Sulla nostra zona si
dice che arriverà l’inceneritore e molte altre cose. Non siamo disponibili ad
accettare più una cattiva politica sul territorio. Chiama l’assessore alle
sue responsabilità. Bove
(FI): ringrazia
per questo dibattito. I problemi sono noti. Le istanze dei cittadini che
presentano 800 firme vadano prese in considerazione. La
casa gialla è un esempio di intervento dirigista da parte
dell’amministrazione centrale. Per questa ragione ha suscitato delle
perplessità all’inizio. Comunque è una struttura decorosa che però crea dei
disagi. Non è accettabile sfruttare questi momenti come speculazione politica.
Importante che arrivino i segnali del disagio che monta. Ci sono altre
situazioni come la chinatown che creano problemi il Gratosoglio chiede i servizi
al livello del resto della città. Decensi
(PD): un
po’ di rabbia ce l’ha. La situazione è già molto in emergenza. Già da
tempo anche le dirigenti scolastiche segnalavano i problemi che denunciano oggi.
La casa gialla è arrivata in una situazione già problematica. Le scuole del
quartiere sono in agonia. Si
aspetta che venga insieme ai colleghi di giunta perché lavorino in modo
sinergico sui vari problemi. Masseroli ha detto che se vengono i cinesi avremo
gli oneri di urbanizzazione. Gandolfi
(IdV): Milano
è una città disposta ad essere solidale con i più sfortunati e il Gratosoglio
non fa eccezione. Ricorda di essere cresciuto in via Boeri dove c’è l’Opera
Cardinal Ferrari che svolge una funzione analoga ed è vissuta come un orgoglio
per chi vive vicino. Ogni anno i cittadini che abitano vicino raccolgono i
vestiti usati per regalarli ai più bisognosi. È una dimostrazione di come
Milano è una città disposta ad essere solidale con i più sfortunati, ma
chiediamo al comune di fare la sua parte nella gestione delle problematiche
annesse a situazioni che possono diventare problematiche se abbandonate a loro
stesse. Il
problema della ex scuola gialla non è solo di adeguare la struttura
architettonica interna alle funzioni che è stata chiamata a svolgere, quanto
soprattutto per tutta una serie di situazioni che si verificano all’esterno e
che tocca al comune gestire. Il problema è che tutto ciò è stato inserito in
un contesto già problematico del quartiere, con tutta una serie di questioni
rimaste irrisolte da anni. Troppe
volte abbiamo denunciato le situazioni di degrado e le insufficienze dei vari
quartieri, del Gratosoglio, ma anche dello Stadera. Purtroppo le risposte del
comune si fanno attendere. Ci mettono mesi anche solo per rifare le strisce
pedonali. Per
il Gratosoglio abbiamo chiesto di attrezzare dei nuovi giardinetti per il gioco
dei bambini e delle aree cani per garantire una civile convivenza. Ma non sono
ancora stati realizzati. Abbiamo
chiesto di fare manutenzione nelle stradine, nei marciapiedi e nei giardinetti
esistenti: ma nulla è stato fatto. Abbiamo
chiesto lo spostamento del mercato per rimetterlo dove era prima, mozione votata
all’unanimità, ma nulla accade e nessuno ci risponde. È
la mancanza di risposte concrete che non va bene. Sono
i ritardi clamorosi che non vanno bene. Mi
ha fatto piacere sentire tanti buoni intenti e tante promesse dall’assessore,
ma con tutto il rispetto in questi anni di promesse ne abbiamo sentite tante, è
ora di fare i fatti. Voglio vedere le richieste dei cittadini per una vita
civile accolte e realizzate. D’Ambrosio
(AN): lei
è per investire i soldi nel sociale e prevenire situazioni difficili. Il
problema non è stigmatizzare questa struttura, ma a questo tavolo serviva anche
l’assessore alla sicurezza. La casa gialla è poca cosa rispetto a tutto il
resto. Chiede maggiori controlli sul quartiere. Su alcuni temi c’è
condivisione tra le parti politiche. Ci deve essere un lavoro di concerto tra i
vari assessori. Chiede
di fare rivivere di più il CAM e i CAG. Sarina
(LN): scuola
gialla e chinatown, qui vediamo tutto giallo. A
parte le battute, vorrebbe vedere uno spirito più collaborativo tra i
consiglieri di zona, fermo restando le distinzioni politiche. Noi rappresentiamo
i cittadini della nostra zona. L’assessore
ha parlato di un progetto di ristrutturazione della scuola gialla, chiede i
tempi e quanto ci mette la fondazione Cariplo. Come
presidente della Commissione Sicurezza chiede che in orari caldi della gestione
della scuola gialla vi sia la presenza di pattuglie di Forze dell’Ordine come
accade in viale Ortles. Chiede all’assessore di farsi portavoce della
richiesta. INTERVENTI DEI CITTADINI: Sig.
Secondino: soddisfatto
delle risposte dell’assessore. Non siamo sprovveduti. Vogliamo collaborare,
non fare politica. Chiedono di risolvere i problemi. Il Consiglio straordinario
lo hanno chiesto a ottobre, lo facciamo ora. Abbiamo presentato problemi reali. Assessore
ai Servizi Sociali – Mariolina Moioli
(replica): la
scuola gialla è dentro una situazione problematica. Siamo vicino a un campo
regolare di nomadi, ma è una zona franca e non devono esistere zone franche. Certo
è complicato affrontare problemi esistenti incancreniti da anni. Il
problema nomadi è aggravato da continui arrivi dalla Romania. Ma cercheremo di
risolverli. [polemiche
e battibecco col consigliere Zolla (AN) che interrompe l’assessore e lo
contesta.] Il
problema nomadi nasce da responsabilità trasversali. Questi vivono qui da
quando qualcun altro ha governato la città. Per integrare le persone non si può
fare venire qui tutti. Il
tema di questa sera è stato sviluppato in modo civile e positivo. La inducono
ad assumersi delle responsabilità. Le sue non sono promesse, ma un impegno di
venire incontro ai bisogni. Da lei dipende il settore degli anziani e quindi
tocca a lei trattare il tema. Troviamoci in Commissione e discutiamone. I
custodi sociali erano 25 ora più di 300. Ci sono i problemi dei giovani,
ragioniamo anche su quello. Sta per partire un piano triennale dei servizi
sociali. La
fondazione fa il suo compito con i contributi del comune. Le persone che
accogliamo devono imparare a rispettare le regole. Sulla
casa gialla lavoriamo con il Consiglio di Zona e le Commissioni competenti.
Chiaro che se c’è sporco AMSA deve pulire di più. Saremo vigili per lavorare
insieme per superare i disagi. Il
tema della sicurezza non è dovuto alla casa gialla e sono legati al quartiere e
anche a situazioni esterne. Si fa carico di parlare con De Corato per vedere
cosa si può fare per dare maggiori garanzie. Anche
il tema delle scuole in parte le appartiene. Oltre le promesse l’impegno a
fare quello che serve. Sul
decentramento lei fa quello che le spetta cioè i vari piani di zona, ma ci sono
assessorati competenti che se ne devono occupare. Presidente del C.d.Z. 5:
alle ore 20.41 circa, essendo esauriti i punti all’ordine del giorno, dichiara
chiuso il C.d.Z. 5.
----------------------------------- N.B.:
qui di seguito riporto la corrispondenza delle sigle abbreviate con il
corrispondente partito: FI
– Forza Italia AN
– Alleanza Nazionale UDC
– Unione Democratica Cristiana LN
– Lega Nord D - Gruppo misto "Destra" PD
– Partito Democratico SD - Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo PRC
– Rifondazione Comunista LUDF
– Lista Uniti con Dario Fo V
– Verdi RP
– Rosa nel Pugno IdV
– Di Pietro Italia dei Valori
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Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41 20136 Milano MI
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