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Resoconto del Consiglio di Zona 5

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Resoconto del Consiglio di Zona 5 straordinario e monotematico sul termovalorizzatore del 25 febbraio 2008 

 

orario di convocazione: 18.30

inizio formale effettivo alle ore: 18.42

 

 

 

 

 

Vista la richiesta sottoscritta da 16 consiglieri 

ai sensi dell'Art. 7 comma 4 del regolamento del Decentramento Territoriale, 

il Consiglio di Zona 5

è convocato in seduta straordinaria e monotematica  

 

 

 

 

1 - Ipotesi costruzione nuovo impianto termovalorizzazione rifiuti:

 

Sono presenti:

- L'Assessore all'Arredo, Decoro Urbano, Verde - Maurizio Cadeo

- Il Presidente di AMSA Milano - Sergio Galimberti 

 

 

 

Il Presidente del C.d.Z. 5:

Numerosi i cittadini presenti, vuol dire che la questione interessa.

Ringrazia l’assessore e le autorità presenti.

L’organizzazione della serata:

1.    Interventi dei cittadini

2.    Relazioni di assessore e tecnici

3.    Dibattito dei consiglieri

 

 

 

 

 

1. Interventi dei cittadini

 

 

Tremolada – Circolo Nuova Società – Comitato NO agli inceneritori:

le obiezioni sono le seguenti: la localizzazione è vicina a un quartiere già difficile; il Parco Agricolo Sud è vittima di continue nuove costruzioni; la raccolta differenziata va valorizzata.

 

Dott. Castellotti - cittadino:

spera che discussione di stasera superi la divisione tra i partiti perché la salute è prioritaria. La soluzione del problema rifiuti è la raccolta differenziata e viene fatta sia in comuni amministrati da destra che di sinistra. Invita ad andare su internet e cercare “nano patologie”. Ci son malattie strane indotte sia da bombe con uranio impoverito sia da crollo delle torri gemelle. Sono indotte da polveri ultrasottili, quelle prodotte dagli inceneritori e non c’è filtro in grado di fermarle e arrivano nei polmoni e nelle cellule, provocando varie malattie, tra cui anche quelle tumorali. Pensiamo alla salute dei cittadini.

 

Dott. R. Revelli:

porta dati tecnici nel campo dello smaltimento dei rifiuti. Legge un testo scritto con una serie di dati dal Rapporto sui rifiuti dell’APAT.

Si può fare confronto tra Brescia e Milano. A Brescia c’è assessore dei Verdi che dice che funziona bene.

 

 

Appello: ?? presenti: 11 su 16 del centrosinistra / ?? su 25 del centrodestra

[altri consiglieri arrivano poi nel corso della serata]

 

 

 

Il Presidente del C.d.Z. 5:

conferma assessore Masseroli per mercoledì mattina.

 

 

 

 

 

2. Relazioni di assessore e tecnici

 

 

Assessore all'Arredo, Decoro Urbano, Verde del Comune di Milano – Maurizio Cadeo:

inizia con la storia di Milano: città in regola con direttiva europea. Non è sempre stato così. Verso la fine degli anni ’90 non erano in regola. La quantità di rifiuti prodotta è un indice del progresso che avanza. Ricorda JFK. Il problema dei rifiuti si risolve con senso di responsabilità da parte dei cittadini. Giusto che qualsiasi scelta si faccia la si condivida con i cittadini nella massima franchezza, indicando i pro e i contro e confrontandosi dal punto di vista scientifico e tecnico. Senza voler passare sopra la testa della gente.

Milano è uscita dall’emergenza con la raccolta differenziata e con la costruzione di Silla 2. La raccolta differenziata è una soluzione concreta al problema dei rifiuti, ma non è antitetica alla termovalorizzazione.

Se siamo d’accordo che le discariche vanno abolite, bisogna decidere come smaltire i rifiuti. Una quota va smaltita con la termovalorizzazione.

I rifiuti continuano ad aumentare. Bisogna evitare di ripetere il caso di Napoli. 507.000 tonnellate in più nei prossimi anni.

È necessaria una raccolta differenziata ma anche un nuovo termovalorizzatore.

Al momento non è ancora stata presa nessuna decisione. La decisione verrà presa in futuro. Per ora è in corso una discussione tra le varie istituzioni. È aperto il tema del confronto. Anche la Provincia ha detto che un secondo termovalorizzatore è necessario. Il tema non riguarda solo Milano ma tutta la provincia. Ci confronteremo.

Per ragioni logistiche dovrebbe essere fatto a sud, ma questa è l’unica indicazione. Si stanno confrontando su dove metterlo. Potrebbe essere a Milano, ma anche fuori da Milano. Esclude che sia stato già deciso di farlo in Zona 5. Prendiamo insieme la decisione di dove farlo. Risolviamo il problema per tutti. Spera in un confronto sereno.

Se non vogliamo le discariche ci vogliono i termovalorizzatori.

 

Presidente AMSA - Sergio Galimberti :

per i dati tecnici in un secondo passaggio.

Per ora rimane sulle generali. Conferma che non c’è ancora una localizzazione predefinita per il termovalorizzatore. Spera si superino tutte le demagogie. Quando s parla di salute andate a leggere le dichiarazioni di Veronesi. Entro metà maggio faranno convegno con i massimi esperti per dibattere sulla termovalorizzazione. Se qualcuno sostiene che producono sostanze inquinanti, quando invece producono energia elettrica e calore. Sono impianti industriali avanzatissimi. Silla 2 è uno dei migliori al mondo per abbattimento di sostanze inquinanti. Consente di eliminare gli inquinamenti condominiali, che sono altre fonti di inquinamento.

Milano è una città complessa in cui è difficile fare la raccolta dell’umido. Richiede anche l’umido degli impianti idonei. Ci stiamo studiando. Tutta l’Europa sta andando verso la termovalorizzazione.

 

Dott. Sgorbati - ARPA:

non si può ancora parlare di un progetto, ma per fare informazione su un problema dei nostri giorni. Sulla termovalorizzazione siamo impegnati in una analisi e nei controlli. Fanno le valutazioni per verificare se i termovalorizzatori o altri impianti sono compatibili con il territorio dove lo si vuole mettere. Vi è sempre canale aperto con i cittadini in quanto diffondono e rendono pubbliche le informazioni che raccolgono. Non hanno una posizione pro o contro, forniscono solo dei dati.

Spiega cosa fanno prima della collocazione di un eventuale impianto. Primo quesito è stabilire se serve o no. La seconda valutazione riguarda l’impatto dell’impianto nella collocazione nel territorio. Sono due fasi anche di tipo politico che coinvolgono le istituzioni.

Una volta stabilità l’opportunità di avere un impianto bisogna analizzare dove lo si vuole posizionare. Si analizza il sito candidato e su questo si fa una valutazione di impatto ambientale. Una volta superata questa fase si passa alla parte decisionale delle istituzioni. Vanno valutate tutte le eventuali situazioni di impatto con l’ambiente, comprese la movimentazione dei camion e tutto quanto può riguardare la gestione dell’impianto.

Ci sono analisi delle ricadute al suolo degli inquinanti prodotti dai termovalorizzatori. Possono essere previsti nel dettaglio. Ci sono una serie di forme di autorizzazione necessarie. Una volta creato l’impianto vi sono una serie di doppi controlli. Controllo sul corretto funzionamento delle apparecchiature. Monitoraggio continuo del funzionamento. Poi annualmente si fanno delle misure dirette sugli inquinanti.

Mostra alcune tabelle dei controlli fatti su Silla 2. La prima tabella è sugli idrocarburi e una sulle diossine. Tutti molto al di sotto dei limiti di legge. In base ai dati raccolti sono perfettamente consapevoli di quello che comporta un impianto.

 

 

 

 

 

3. Dibattito dei consiglieri

 

 

Ugliano (PD) cons. comunale:

diciamo le cose come stanno. Non è vero che non pensate alla Zona 5, lo dicevate a luglio 2007 che la zona sarebbe stata tra via Ripamonti e il Gratosoglio. Più di recente il 31 gennaio 2008 Masseroli dice “perché solo a Sesto, facciamone due”.

Bisogna cominciare a ridurre i rifiuti, ridurre gli imballaggi. Non ne parla nessuno. Parliamo di riciclaggio. Anche nella raccolta differenziata si può fare di più. Raccogliamo l’umido. È complicato, ma a Milano tutto è complicato, ciò non toglie che lo si possa fare.

La Provincia ha detto prima si fanno tutte queste cose e se non è sufficiente allora si pensa a potenziare alcuni impianti.

Nel piano della Provincia c’era la prescrizione di non fare l’impianto là dove ci sono già impianti di impatto ambientale, in Zona 5 ci sono già de depuratori.

Qualche giorno fa c’è stata una Commissione e a una sua domanda gli è stato confermato che c’è la volontà di fare un termovalorizzatore.

Si possono fare tante altre cose in alternativa al termovalorizzatore. Guardiamo ad altri esempi. C’è un’ampia gamma di soluzioni possibili.

 

Pezzoni (SD) cons. provinciale:

precisa il Piano della Provincia dei rifiuti. La Provincia non ha deliberato nessun nuovo impianto, tanto è vero che il piano dei rifiuti l’ha votato solo la maggioranza.

Si sta lavorando sulla possibilità di dismettere l’impianto di Sesto e sostituirlo con uno nuovo, ma non sarà certo AMSA a farlo.

Stanno anche verificando quello che accade in altri stati europei. Il primo obiettivo è la riduzione dei rifiuti. L’obbligo di legge è di arrivare al 65% di raccolta differenziata e Milano è solo al 35%.

Ganapini dice che incenerimento è una tecnica ammessa, ma non è una tecnica di riciclaggio. La strada è di ridurre

 

Assessore all'Arredo, Decoro Urbano, Verde del Comune di Milano – Maurizio Cadeo (replica):

ad Ugliano replica che la stampa scrive quello che vuole e non sempre corrispondono ai fatti. Lui conferma che non c’è nessuna decisione presa. Oggi smentisce quello scritto dai giornali.

Sulla resa economica dei termovalorizzatori, a hanno anche un costo notevole. Il fatto che a Milano non è aumentata la tassa dei rifiuti è anche grazie alla resa del termovalorizzatore.

La Provincia al primo punto parla della riduzione dei rifiuti ed è condiviso, ma nessuno in Europa è riuscito a raggiungerlo. Manteniamolo come obiettivo, ma il problema rimane. Teniamo presente quello che può accadere. Non aspettiamo il 2011 per intervenire. È la Provincia che ha calcolato le tonnellate di rifiuti che ci saranno nel 2011.

Ha chiesto che i cittadini vengano informati sulla raccolta dell’umido informando anche sui costi. Se la gente lo vuole fare lo faremo. Purché l’umido venga poi usato. Cita alcuni dati del piano provinciale.

[i cittadini chiedono di invitare l’assessore provinciale invece di citare male quello che dice]

 

Berdot (SD):

i rifiuto non sono il simbolo del progresso. Il progresso è riuscire a smaltirli. Lei non è un tecnico e non può confutare i dati ARPA, ma sa che abbiamo superato i 35 giorni consecutivi di inquinamento e non ha visto l’ARPA sbracciarsi. Siamo già in una situazione altamente inquinata. Qui in periferia ci mettete tutte le cose che non volete al centro.

 

Fasulo (FI):

ringrazia gli intervenuti. È appena stato nominato Presidente della Commissione Nuove Tecnologie Ecocompatibile e Termovalorizzatori. In Europa ci sono circa 400 termovalorizzatori, alcune addirittura nel centro di città. Le amministrazioni sono di vario colore politico. Con la termovalorizzazione si possono sostituire le caldaie che sono all’origine del superamento dei limiti degli inquinanti in città. Il teleriscaldamento eliminerebbe anche molti costi per i cittadini.

 

Pavoni (PD):

chiede di avere un confronto anche con la Provincia per analizzare la problematica. La condivisione con i cittadini non può essere limitata a tre interventi dei cittadini in pochi minuti. La Commissione Ambiente in Zona non si è mai riunita sul problema. La problema non la si può chiudere così. Continuiamo ad aggiungere inquinamento all’inquinamento già esistente. Non si può andare avanti così. Vuole conoscere i dati sulla salute.

 

Zolla (AN):

in quest’ultimo periodo l’immagine dell’Italia è sulle discariche di Napoli. Ricorda che la Zona 5 merita una maggiore considerazione politica, al di là che un termovalorizzatore possa creare o meno dei danni alla salute. La Zona 5 subisce delle cattiverie che non merita senza avere dei vantaggi adeguati. Se ci devono essere delle opere pubbliche che creano dei disagi, è anche giusto che il C.d.Z. 5 possa incidere su alcune decisioni e adeguati finanziamenti. La Zona 5 ha più abitanti di moli altri comuni. Facciamo in modo che possa incidere nelle decisioni.

Nel piano provinciale era inserito un termovalorizzatore, ma è sparito perché l’estrema sinistra ha ricattato Penati. Siccome c’erano troppi interessi legati alle poltrone allora è stato levato.

 

Assessore all'Arredo, Decoro Urbano, Verde del Comune di Milano – Maurizio Cadeo (replica):

annuncia che deve andare via alle 20.30. Venendo qui si è spogliato della veste politica, ma vede che il discorso si sta politicizzando. Se anche passassimo al 60% di raccolta differenziata del resto dei rifiuti cosa ne facciamo.

[centrosinistra protesta perché ci sono altri consiglieri che devono parlare]

Ribadisce che non c’è nessuna decisione presa.

 

Presidente AMSA - Sergio Galimberti (replica):

si dice esterrefatto per livello del dibattito. A Ugliano replica che AMSA sta continuando a fare informazione sul ciclo integrato del prodotto per fare la raccolta differenziata. Deve essere un progetto comune a tutti. Vogliono creare una Fondazione dell’Ambente a Milano. Dobiamo lavorare assieme con il coinvolgimento di tutti. I cittadini hanno anche loro delle responsabilità e devono fare la loro parte. Bisogna sensibilizzare tutti. I progetti di raccolta differenziata di AMSA sono tra i più avanzati. Faranno un nuovo impianto di raccolta differenziata a Asti. I termovalorizzatori tele riscaldano 500.000 famiglie e elimina molte fonti di inquinamento eliminando le caldaie.

 

Repossi (V):

prende atto che Cadeo vuole fare ripartire la raccolta dell’umido a Milano. Importante rilanciarla visto che già la si faceva e può riguardare il 30% dei rifiuti.

Si possono ridurre gli imballaggi a monte, questo darebbe un risultato come la vendita dei beni liquidi alla spina. Prima di dire che occorre un inceneritore a Milano, prima bisogna fare queste azioni e magari ci si accorge che non è necessario fare un nuovo inceneritore. Capisce cha AMSA abbia interesse a fare un inceneritore, ma il Comune ha il dovere di seguire altre strade prima.

Si può migliorare anche in molti altri settori come nei cementifici. Vuole dimostrare che un inceneritore non è necessario.

Il Cip 6 non ritiene sia lecito per i termovalorizzatore. Non è avanzamento di civiltà aumentare la quantità di rifiuti. Se ci fosse una tassa di rifiuti inversamente proporzionale i cittadini sarebbero stimolati a produrre meno rifiuti.

C’è un decreto fatto dal Governo Berlusconi che non viene neanche tenuto in considerazione.

Prendiamoci una pausa per fare tutte queste cose. Dopo ne riparliamo.

 

Morelli (LN):

verranno tre assessori in Zona, ciascuno per un problema diverso della Zona 5. In due settimane recuperiamo le assenze di anni degli assessori nella Zona.

Questa sera parliamo di inceneritori. Dopo che in Zona sono stati fatti due depuratori. Aspettavamo dei parchi, che se ci sono occupati da campi nomadi abusivi. Se colleghi assessori sproloquiano sui giornali è necessario smentirli.

In zona ci sono parchi che non esistono come il Parco Ticinello, Parco Vettabbia e di altri che non ci sono ancora. Compresa l’aggressione al Parco Sud. Chiede maggiore tutela del Parco Sud che è continuamente minacciato. Ci porti qualcosa sul tavolo, ma non l’inceneritore. La zona sud è già la discarica di Milano. Risolviamo i problemi della zona.

 

Muzzana (PD):

mostra il bidoncino che Albertini aveva dato a tutti i cittadini ma che è rimasto inutilizzato. Perché AMSA non ha proseguito su questa strada?

Chiede a Sgorbati se è vero che non esiste una legge per stabilire la misurazione delle polveri ultrasottili e come si misura all’uscita dai camini. Come mai non esiste più la Legge Ronchi, chi l’ha tolta? Berlusconi.

 

Bove (FI):

ringrazia gli intervenuti. Sono noti i problemi della Zona 5 che ha avuto numerosi interventi e avrà interventi che creeranno dei malumori. Utile aver creato un’apposita Commissione di zona sull’argomento. Non è entusiasta dell’ipotesi che vi sia un termovalorizzatore nella nostra zona. E non è entusiasta perché lo si vuole fare nel Parco Sud. Il termovalorizzatore sembra efficiente nello smaltimento dei rifiuti, ed è anche vero che ci sono dei risparmi sull’inquinamento ed è una scelta interessante, ma lecita la preoccupazione dei cittadini in zona. Vero che è necessario procedere anche nella direzione della raccolta differenziata. Per educare alla raccolta differenziata facciamo multe personali e non ai condomini.

 

Assessore all'Arredo, Decoro Urbano, Verde del Comune di Milano – Maurizio Cadeo (replica):

[mi rifiuto di riferire l’intervento dell’assessore come forma di protesta visto che se ne va prima di sentire tutti gli interventi dei consiglieri]

 

Gandolfi (IdV):

neanche questo Consiglio fa la raccolta differenziata. Diamo il buon esempio. Ho fatto na istanza per chiederla 6 mesi fa e ancora non c’è. Questo dice tutto.

 

D’Ambrosio (AN):

in questo caso stiamo analizzando un problema che non esiste visto che l’inceneritore non esiste ancora. Ricorda che la maggioranza ha istituito addirittura una Commissione apposita. Non comprende le lamentele dell’opposizione a cui non sta mai bene niente. Accoglie in modo positivo l’intervento del consigliere Repossi (V) che ha portato dei contributi propositivi al dibattito. È orgogliosa di essere al nord in cui vengono adottati modelli tecnologici per i rifiuti più avanzati rispetto al sud, vedi il caso Napoli.

 

Gandolfi (IdV):

ringrazia chi è rimasto in aula, stigmatizza invece l’assessore che è arrivato con tre mesi di ritardo ed è andato via prima senza ascoltare tutti i consiglieri. Un vero maleducato. Non è così che si condividono le cose con i cittadini e le istituzioni sul territorio.

non sono un tecnico, ma sono capace di ragionare con buon senso e il buon senso mi dice che prima di fare un termovalorizzatore si devono tentare altre strade: rafforzare la raccolta differenziata; tentare la riduzione dei rifiuti.

Prima di arrivare a poter pensare a un termovalorizzatore a Milano voglio prima vedere degli sforzi sulle altre strade. Spero che questa sia la strada che si voglia perseguire con la nuova Commissione creata pochi giorni fa in Zona, ma l’intervento del Presidente di tale Commissione non mi fa sperare bene. Invito i cittadini a partecipare numerosi alle riunioni della nuova Commissione che si occuperà del Termovalorizzatore.

Per completezza di informazione invito a vedere l’intervista ad un esperto nell’ultimo DVD di Grillo: i dati sui rischi per la salute sono da mettersi le mani nei capelli. La prossima volta invitiamo anche degli esperti che non sono a favore del termovalorizzatore.

 

Gussoni (AN):

vero che l’assessore se ne è andato e anche i cittadini, ma i cittadini se ne sono andati quando sono iniziati gli interventi dei consiglieri. Per la raccolta differenziata ci vuole tempo. Solo pochi hanno detto che il termovalorizzatore non serve.

Quando era consigliere provinciale aveva deliberato la tangenziale esterna, ma il centrosinistra ha fondato la sua campagna elettorale sulla sua inutilità. Penati disse che non serviva. Oggi alla conferenza stampa di Penati con il nuovo Presidente della Serravalle, e ha detto che serve la tangenziale.

[Pezzoni spiega che è stato cambiato il percorso]

 

De Allegri (SD):

accusa il Presidente per aver violato i Regolamenti. Critica il fatto che l’assessore se ne sia andato prima della fine. Chiede di avere i dati proiettati.

Dal 1999 ad oggi le giunte di centrodestra hanno raggiunto solo il 32% di raccolta differenziata invece del 65% previsto dalle norme europee.

Chiede chiarimenti dei trasporti verso Asti.

Chiede valutazioni sulla plastica e come mai AMSA non abbia dei tempi previsti.

I tempi di costruzione sono lunghi, quindi non è possibile crearli entro il 2011.

Su Silla chiede se sia finalmente arrivato al 100% del suo utilizzo.

 

Zucco (FI):

ben venga intervento di Fasulo su considerazioni concrete. Sforzo di non ideologizzare il problema, ma ciò non vuol dire non prendere atto di alcune posizioni preconcette. Il termovalorizzatore non è alternativo alla separazione dei rifiuti. La separazione non ricicla totalmente i rifiuti, ne rimane comunque una parte con non può essere smaltito. Il termovalorizzatore utilizza questa parte per produrre energia elettrica. È ideologico porlo come antitetico alla raccolta differenziata. Giusto dibattere sulla ripresa della raccolta dell’umido.

 

Dott.ssa Gussoni – Piani Bonifica del Comune di Milano:

segue anche aspetti ambientali dei piani urbanistici per valutare la compatibilità ambientali dei vari progetti. Si occupano anche dello studio della localizzazione del termovalorizzatore e non è ancora definita. Solo anni fa era stato proposto che fosse fatto in zona diversa da dove è Silla. Come indicazione si era pensato di fare nella parte sud di Milano. C’è ora un processo di valutazione delle varie alternative possibili. Per ora non è stata decisa la localizzazione, tutte le valutazioni sono ancora aperte.

Si occupa da sempre di ambiente. Condivide la necessità della raccolta differenziata spinta al massimo. Il problema però non si risolve solo con la raccolta differenziata ma anche alla riduzione a monte e non lo si può fare a livello locale. Va cambiata la mentalità generale e il processo di produzione all’origine.

C’è già stato incontro tra Provincia, Regione, Comune dove si è già detto che la decisione verrà decisa assieme.

Sul Parco della Vettabbia hanno fatto le indagini del sottosuolo di tutta l’area e ora potranno partire i lavori.  

 

Dott. Sgorbati - ARPA:

l’ARPA non è prona nei dati che raccoglie. Ciascuno può controllare i loro dati. Loro sono tecnici e non amministratori pubblici. Vi è un livello globale di condivisione sui dati raccolti da ARPA.

Sulle polveri e gli inquinanti si devono rapportare alle leggi esistenti. E questo comporta delle scelte a monte di tipo politico.

Loro si occupano di misurare bene quello che la Legge dice che devono misurare. Fanno attività di ricerca applicata, ma non sta a loro fare valutazioni su come impiegare il denaro pubblico e fare scelte politiche. Loro sono solo un ente di controllo.

Vero che siamo in una zona vulnerabile per il Pm10. In Regione Lombardia il Piano è stato approvato con una maggioranza più ampia di quella politica. Il problema è che la pianura padana è quella che è. E il problema del Pm10 non è sempre conseguenza delle emissioni locali.

Sulle potenzialità di Silla 2, l’impianto ha agito per 900 tonnellate al giorno fino a qualche anno fa. Nel 2004 è stato chiesto di portarlo a 1.400 tonnellate dalla Regione, ma con compensazioni di tipo ambientale e un esame dei dati del primo periodo.

Il livello dell’impianto è il migliore ottenibile da quel tipo di impianto. Entro 45 giorni dovrebbero riprendere a funzionare tutte e tre le linee e l’esercizio riprenderà a pieno ritmo. Sul sito AMSA ci son tutti i dati aggiornati mensilmente.

 

 

Presidente del C.d.Z. 5: alle ore 21.34 circa, essendo esauriti i punti all’ordine del giorno, dichiara chiuso il C.d.Z. 5.

 

 

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N.B.: qui di seguito riporto la corrispondenza delle sigle abbreviate con il corrispondente partito:

 

FI – Forza Italia

AN – Alleanza Nazionale

UDC – Unione Democratica Cristiana

LN – Lega Nord  

D - Gruppo misto "Destra"

PD – Partito Democratico  

SD - Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo

PRC – Rifondazione Comunista

LUDF – Lista Uniti con Dario Fo

V – Verdi

RP – Rosa nel Pugno

IdV – Di Pietro Italia dei Valori

 

 

        

Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche

c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41  20136 Milano MI

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