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Resoconto del Consiglio di Zona 5 straordinario sul Contratto di Quartiere II al Gratosoglio del 6 marzo 2007 orario
di convocazione: 18.30 inizio
formale effettivo alle ore: 19.05 Presidente del C.d.Z. 5: ringrazia
tutti i presenti. Ringrazia gli assessori. Masseroli è arrivato, la Moioli è
in arrivo. Questo Consiglio segue una riunione congiunta delle Commissioni Casa
e Urbanistica in cui si è dato spazio all’Aler e ai cittadini. L’ordine
dei lavori sarà: 1.1
- interventi di associazioni, comitati e cittadini 1.2
- interventi degli assessori 1.3
- dibattito dei consiglieri 1.4
- replica e conclusioni degli assessori Sono
presenti: L’Assessore allo Sviluppo del Territorio - Carlo Maria Giorgio
Masseroli (arriva alle 19.05) L’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali - Mariolina
Moioli (arriva alle 19.47) 1.1
- interventi di associazioni, comitati e cittadini Sig.ra Signorini – di
Gratosoglio Informa: legge
una comunicazione di Gratosoglio Informa. 100imo volantino di GRIN. Circa uno a
settimana per informare e che vengono strappati da ignoti. Inquilini del
Gratosoglio hanno avuto ragione sulla scorretta dislocazione della residenza per
giovani coppie. Elenca
una serie di interventi che hanno seguito le richieste di GRIN. Chiedono
riqualificazione del territorio. Criticano le imposizioni dei progettisti senza
confronto con i cittadini. Si sono aperti cantieri nonostante le proteste dei
cittadini. Si
sono tagliati alberi con la menzogna. Alcuni funzionari hanno offeso i
cittadini. Non vengono ascoltati i cittadini e si fanno riunioni segrete che
escludono i cittadini. Sig. Manera – Comitato
di Quartiere Gratosoglio: parla
come Comitato e come SUNIA pongono una serie di problemi di cui chiedono la
risoluzione. Sollecitano
l’apertura dei cantieri per il recupero degli stabili. Riaprire il Patto
Locale per la Sicurezza. Gli
abitanti vogliono vedere la realizzazione del CQ 2. Il Comune ci ha messo dei
mesi per nominare i nuovi funzionari. Chiedono
la convocazione del Comitato di Attuazione, fino ad ora convocato una sola
volta. Continua
a slittare la gara d’appalto per i cantieri degli stabili. Gli
alloggi continuano ad allagarsi. Le
attese sono state troppo lunghe. Chiedono fatti certi. Chiedono
con urgenza la realizzazione di un presidio fisso della Polizia Locale. Chiedono
la formazione di una speciale Commissione a termine della Zona 5 sul CQ2. Padre Eugenio Brambilla
– Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa: richiama
il concetto di partecipazione. Ci sono difficoltà sugli aspetti sociali del
CQ2. Ci
sono problemi grossi come quello della sicurezza letto nell’ottica
dell’educazione. Il
mondo dell’associazionismo e le scuole hanno un dibattito vivo
sull’argomento. Le
azioni sociali non possono essere facoltative nel CQ2, sono fondamentali. La
sicurezza l’hanno sempre letta come intervento coordinato: si al presidio, ma
si alle azioni educative nel territorio. Chiede maggiore coraggio per investire
negli aspetti educativi. Il
Patto Locale della Sicurezza non ha dato la continuità che avrebbe dovuto dare.
Chiede analisi seria di quello che c’è sul territorio e da lì lavorare per
la continuità di questi progetti. È il momento di dare continuità agli
aspetti educativi. Sulla
manutenzione chiede di accelerare la progettazione degli spazi dedicati
all’associazionismo, quelli sotto le torri. I ragazzi del quartiere non hanno
quasi neppure una palestra. Vuole
capire come si vuole procedere con il Laboratorio di Quartiere. Il
Comitato di controllo: quale futuro ha? Lavoriamo
in modo coordinato con tutte le entità competenti sul CQ2. Chiede
aiuto per crescere nella coesione sociale. Raffaele Tizi –
Associazione Antigua – Tavolo Territoriale Minori: legge
un documento prodotto dal Tavolo Territoriale Minori. La
realtà dei quartieri si è fatta sempre più complessa e le problematiche si
sono aggravate: abitative, di dispersione scolastica, di microcriminalità, di
integrazione sociale multietnica, di fragilità familiare, di vissuti di
esclusione, di scarsità di servizi, di mancanza di luoghi di aggregazione
minorile e giovanile. Difficoltà
di comunicazione con enti istituzionali a cui spetterebbe la gestione di queste
situazioni problematiche. Mancanza di personale, scarso coordinamento con
conseguente perdite di tempo e di energie. Spesso l’unico referente sembra
essere il Tribunale dei Minori che anch’esso a volte non riesce ad ottenere i
servizi richiesti o la risoluzione delle problematiche segnalate. Negli
ultimi anni come associazioni e realtà del territorio si sono organizzate
iniziative e progetti che per le carenze segnalate e per la mancanza di un
preciso referente istituzionale non riescono ad avere la necessaria continuità
nel tempo e incidere in modo significativo sui bisogni.
Chiedono
la partecipazione del Servizio Sociale al Tavolo Territoriale Minori avviato da
tre anni. Un miglior coordinamento, una chiarificazioni dei ruoli e delle
funzioni dei vari uffici comunali. Maggiore sinergia tra i vari soggetti per
avere risposte più puntuali ed efficaci. Elenca
tutte le numerose associazioni e realtà del territorio che hanno sottoscritto
il documento. Appello:
34 presenti: 13 su 16 del centrosinistra / 21 su 25 del centrodestra Presidente del C.d.Z. 5: lascia
la parola agli assessori 1.2
- interventi degli assessori Carlo Maria Giorgio
Masseroli - Assessore allo Sviluppo del Territorio: ringrazia
per l’invito. Da quando è assessore ha responsabilità dei CQ2. in passato
era competenza dell’assessorato alla Sicurezza e Periferie. Lo ritiene un
passaggio corretto dare la competenza all’assessorato allo Sviluppo del
Territorio. Anche
loro auspicano di portare avanti un lavoro coordinato con gli altri assessori
competenti e l’Aler. Vero che si è perso tempo sul tema dei CQ2. si assume
una parte di responsabilità dovuta a una fase di passaggio di competenze da un
assessorato all’altro. Hanno
ripreso in mano tutti i CQ2 e stanno per ripartire con tutti i tavoli
territoriali con l’intenzione di portare avanti gli interventi. Cosa
ne è dei Comitati di Controllo? Sono stati individuati i consiglieri che se ne
occuperanno e stanno per ripartire. Nei primi due interventi ha sentito un certo
distacco dalle istituzioni. Non lo ritiene un approccio come quello voluto dai
CQ2. Chiede reciproca fiducia. L’amministrazione chiede un approccio condiviso
che chieda un percorso comune. Hanno
presente come è il problema della casa a Milano. Ci sono varie sfaccettature.
Ritiene che le case Aler libere devono essere date a giovani in fase
transitoria. Come aiuto per superare lo stato di necessità. Loda
l’energia e la passione dell’arch. Gatto del Comune. Il CQ 2 non è però la
panacea di tutti i mali. Concorda
con padre Eugenio per cercare di investire in percorsi di educazione. Una
condivisione per uno sviluppo della città. Sperava di maggiore flessibilità
nei CQ 2. è pronto di discutere nel dettaglio qualsiasi proposta alternativa
per rispondere ai problemi che sono eventualmente emersi. È chiaro che delle
scelte però devono essere fatte. Se c’è collaborazione è disposto al
dialogo e alla fiducia reciproca. Presidente del C.d.Z. 5: in
attesa dell’assessore Moioli che è in una Commissione centrale. Chiede di
incominciare aprire il dibattito. Dott.sa Anzaghi –
Responsabile Settore Anziani dell’assessorato alla Famiglia: CQ
2 può essere nuova strategia del fare per vivere meglio. Dare una continuità
di rete per operare. Gli è piaciuto intervento di padre Eugenio. Vogliono
migliorare la qualità della vita in particolare degli anziani del quartiere. Vogliono
estendere il portierato sociale già attivo in Zona 5. servizio per stare vicino
agli anziani e fornire un servizio ai cittadini. Esistono già 3 postazioni. Nei
CQ 2 c’è l’estensione di questo servizio. Stanno lavorando per ridefinire
il modello di questo servizio per migliorarlo ulteriormente. A
questi custodi e portieri sociali saranno affiancati dei tutor per la sicurezza
per risolvere questioni di condominio e di microcriminalità. [arriva
assessore] i
Centri Diurni Integrati sono un’altra struttura utile per la popolazione di
anziani parzialmente autosufficienti. Alcuni centri esistenti sono stati
ristrutturati. Mariolina Moioli - Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali: Si
scusa per il ritardo. Da tempo limitato stanno ragionando con assessore
Masseroli per capire le reciproche competenze nei CQ2. hanno attivato un gruppo
di lavoro per entrare nel merito di quello già avviato e integrare i diversi
interventi già presenti sul territorio. Le
competenze degli assessorati Vogliono
una integrazione tra il sociale e l’educativo. Collaborazione forte con la
Zona e con chi si occupa di sociale e di educazione. Metodologia nuova: i tavoli
tematici che si occupano del sociale condividano i problemi e le possibili
risposta da dare. Insieme
a Masseroli riavvieranno sia il confronto sia la partecipazione. Valuteranno le
varie iniziative anche in base al nuovo Bilancio del Comune e annuncia che vi
sarà un incremento per le politiche sociali. Chiedono un percorso insieme alla
Zona. Più che parlare del passato vuole parlare del futuro. 1.3
- dibattito dei consiglieri Pavoni
(U): questo
C.d.Z. 5 straordinario è avvenuto grazie a una richiesta fatta dai consiglieri
di opposizione. Trova ideologico approccio di Masseroli che distingue tra i
Comitati e le associazioni in base alla loro appartenenza. Il
passaggio di competenza di assessorato pare abbia creato ulteriore scetticismo
nei cittadini. Come recuperare questo distacco che si è creato? Bisogna
risolvere questo problema. Non si deve trascurare come intermediario del C.d.Z.
5. un percorso continuo con la zona, per questo proponeva una Commissione di
zona che seguisse il CQ 2. Chiede di appoggiare questa richiesta. Non
consideriamo i cittadini solo come fonte di disagio. Consideriamoli anche per
gli aspetti positivi. Rispettiamo gli impegni. Spera che darete dei risultati. Presidente del C.d.Z. 5: sulla
Commissione esiste già la Commissione Casa che ha questa competenza specifica. Già
da settembre si parlava di questo C.d.Z. straordinario nei capigruppo, ma la
maggioranza chiedeva tempo affinché gli assessori fossero pronti. Brusatori
(LUDF): ricorda
interrogazione del luglio che attende la risposta. Il
CQ 2 era stato propinato come una ristrutturazione straordinaria, ma è altra
cosa. C’è stata una assenza per 20 anni. Il Gratosoglio aveva molti servizi
che ora mancano. Entra
in particolari tecnici sull’uso di lana di vetro usata dall’Aler non idonea
e prevista anche per i 18 edifici del CQ 2. Allocazione
delle residenze per giovani coppie e studenti non giuste. Spostate ma non
entrambe in luoghi idonei. Residenza
per studenti è troppo vicino ai binari del tram.
Chiede
chiarimento su cifre: 42 milioni di euro utilizzati in che modo? Troppi
soldi spesi in materiale propagandistico invece che ristrutturare le case. Esposto
(LF): presenta
una interrogazione scritta. Chiede chiarimenti sulla progettazione
partecipazione. Critica orario del Laboratorio di quartiere. Cita
il sito Aler e Regione Lombardia e intenti enunciati. Chiede chiarimenti su come
giovani coppie possano accedere. Berdot
(U): ringrazia
assessori per essere venuti, visto che non capita spesso che vengano sul
territorio. Situazione
al Gratosoglio è scandalosa. Per questo ha votato a favore del CQ 2. Ma ci sono
ancora ritardi nelle manutenzioni. Per questo la gente diffida della buona
volontà del comune. Gratosoglio
non vuole essere un quartiere di assistiti. Chiede
spiegazione su questa nuova figura del tutor. Usiamo l’italiano. Vogliono
stessa qualità della vita del centro. Avete
chiuso il punto prestito libri. Tolto la scuola gialla. Messo il depuratore. Bisogna
investire nel quartiere. Nel verde e nei giardini. Gandolfi
(IdV): facendo
riferimento alle buone intenzioni enunciate dagli assessori, spera che non si
tratti di semplici parole ma che ad esse corrispondano dei contenuti. Un
paio di anni fa, quando la competenza era dell’assessore alle Periferie e alla
Sicurezza, il C.d.Z. 5 era stato chiamato a dare un parere sul Regolamento del
Comitato per il Contratto di Quartiere e in quella occasione era stata votata
forse all’unanimità una proposta divisa in cinque punti che chiedeva delle
modifiche a quel Regolamento. Richieste del C.d.Z. 5 condivise da maggioranza e
opposizione. Nessuna di quelle modifiche è stata accolta dal responsabile
tecnico dell’assessorato. Chiede all’assessore di dare una dimostrazione
della sua disponibilità al dialogo riprendendo in mano quella delibera del
C.d.Z. 5 e valutando nuovamente la possibilità di accogliere almeno alcune di
quelle richieste di modifica. Per
quanto concerne poi il CQ 2 Gratosoglio, al di la del fatto che nel sui insieme
il progetto sia composto di molte parti, quella maggiormente attesa dai
cittadini è quella che vede la ristrutturazione dei 18 stabili. Questa è la
massima priorità tra i vari punti del CQ 2. Si tratta di manutenzioni attese da
decenni e chieste giustamente con forza e passione dai Comitati. Non concorda
con l’assessore quando dice di aver ravvisato ostilità da parte dei Comitati.
È la normale sfiducia che nasce da una situazione di degrado cresciuta negli
anni e che non ha mai ricevuto le adeguate risposte, anni di promesse non
mantenute ed è quindi normale che chiedano con forza di avere delle risposte
vere nei fatti. Agli
assessori presenti, ma anche alla Giunta nel suo insieme, chiede di avere anche
uno sguardo più avanti nel tempo perché il CQ 2 Gratosoglio è un intervento
importante ma riguarda solo metà del Gratosoglio, bisogna quindi individuare le
risorse e gli strumenti per cercare di fare una riqualificazione complessiva
anche degli stabili che sono esclusi dal CQ 2 Gratosoglio. Sempre
nel periodo in cui la competenza era dell’assessore alle Periferie e alla
Sicurezza si era annunciato il Patto Locale della Sicurezza con addirittura la
presentazione durante un apposito C.d.Z. 5 straordinario. Chiede che ne è stato
del Patto Locale della Sicurezza. Gli è parso di aver capito che con il cambio
di competenza degli assessorati questo strumento si è perso per strada. Sostiene
la necessità della richiesta portata avanti da padre Eugenio, cioè la certezza
di avere una continuità per quanto concerne gli interventi educativi e sociali.
Una certezza di continuità non solo nel domani, ma anche nel dopodomani, perché
questo tipo di interventi sono molto importanti ma hanno bisogno di tempi lunghi
per produrre i risultati desiderati. Possono riuscire solo se sono progettati
sul lungo periodo. Infine,
ha ragione il Presidente del C.d.Z. 5 quando ci ricorda che esiste già in zona
la Commissione Casa che tra le sue competenze ha anche il CQ 2 Gratosoglio, ma
è una Commissione che esiste solo sulla carta perché in più di sei mesi di
esistenza si è riunita una sola volta, cioè nell’occasione in cui è saltato
l’annunciato e previsto C.d.Z. 5 straordinario sul Gratosoglio e siccome
l’Aler e i tecnici del comune erano già stati convocati, si è ritenuto di
convocare con urgenza la seduta congiunta delle Commissioni Casa e Urbanistica.
Visto che la Commissione Casa esiste, facciamola lavorare, altrimenti è una
presa per i fondelli. Caime
(FI): ringrazia
i presenti. Con amarezza deve constatare che la politica dell’opposizione è
quella del perfezionismo ideologico. Nonostante che nei comuni di sinistra si
facciano meno cose rispetto a quelli del centrodestra. [contestato
dal pubblico] nel
Bilancio per il sociale a Milano impiegano il doppio di quello che a Roma usa la
sinistra. Il centrodestra governa meglio. [ancora
contestato dal pubblico] l’abbandono
del Gratosoglio non è negli ultimi anni ma è avvenuto negli ultimi 37 anni
riconducibile a Giunta di sinistra o centrosinistra che hanno abbandonato il
progetto casa e la manutenzione di tutti gli edifici. Chiede
di tenere conto della famiglia e di tutte le sue esigenze. La famiglia è al
centro del sociale. D’Ambrosio
(AN): rassicura
i cittadini sul fatto che i consiglieri tutti hanno a cuore il Gratosoglio. Molte
le Commissioni che hanno affrontato varie problematiche del quartiere. Evitiamo
i lamenti di quello che è stato. Cerchiamo di essere propositivi e costruttivi. Evitiamo
polemiche sterili. Evitiamo notizie false. Qualcuno diceva che si voleva
chiudere il CAM Gratosoglio, invece è sempre aperto e sempre più attivo. Mancano
strutture, è vero. Concentriamoci sui problemi concreti. Angiulli
(RP): a
Masseroli dice che si vogliono condividere le cose con i cittadini. Ma i
cittadini chiedevano proprio di condividere il CQ 2, ma così non è stato.
Dalle RSA alle case per studenti e giovani coppie. Chiede
di conoscere con certezza quando parte la ristrutturazione dei 18 palazzi. Vogliamo
collaborare. Non è solo i 18 caseggiati, il Gratosoglio è stato abbandonato
per decenni. È nato sfigato, è stato abbandonato. Rimane il problema delle
strade del quartiere con le buche. All’assessore
Moioli chiede uso di strutture pubbliche esistenti. Chiede
controllo e educazione per rispondere alla sicurezza. Non è compito del
portierato sociale. Noi chiediamo altra cosa. Chiede massima attenzione. Garufi
(PRC): come
si può affrontare i problemi delle giovani coppie quando esiste il problema
delle case. Non si costruiscono più case popolari e i giovani non possono
comperare le case sul mercato. La Giunta deve costruire nuove case popolari.
L’edilizia convenzionata non va bene per tutti. È
un problema grave che va affrontato. Ci sono migliaia di appartamenti vuoti che
poi vengono occupati da persone che hanno bisogno. È complicità obiettiva tra
la delinquenza e la trascuratezza dei responsabili di questo settore. Spera
che il CQ 2 sia realizzato al più presto. Procaccini
(AN): non
cercherà applauso. Ereditiamo scelte urbanistiche difettose in partenza, quando
sono stati costruiti. Il
CQ 2 è perfettibile, nulla è perfetto. È un inizio, propone degli interventi.
Ha visto già molti assessori passare in questo consiglio e ha visto sempre
scene di critica. Solo nel caso in cui l’assessore era di sinistra si sono
sentiti elogi da parte dell’opposizione. Lavoriamo
per migliorare la vivibilità del quartiere. Bove
(FI): le
parole di molti della sinistra non va oltre a uno spot elettorale. Il
Gratosoglio vive emergenze importanti che vanno superate. Ci vuole maggiore
attenzione da parte del consiglio comunale. I problemi esistono da moltissimi
anni. Portiamo i problemi concreti all’attenzione degli assessori. Sono
quartieri costruiti senza una logica progettuale. Ringrazia
assessori per essere venuti e li esorta a essere attenti a questi problemi. Bramati
(FI): ringrazia
per la presenza. Abbiamo
iniziato la legislatura creando alcune Commissioni, tra cui quella da lui
presieduta che si occupa di Educazione, Assistenza, Politiche Sociali. Su questo
aspetto guarda ai CQ 2 del Gratosoglio. Sono state fatte delle sollecitazioni in
questo senso a cui chiede di dare attenzione. Vuole
occuparsi dei problemi del territorio in cui è stato eletto. Un
compito fondamentale, qualsiasi strade si intraprenderanno, dateci la possibilità
di essere controllori seri e in modo continuo di quello che varrà fatto. Decensi
(LF): spera
di incontrare più volte l’assessore Moioli. Parlerà di scuola. Lo status quo
è disastroso e necessità di assistenza. Ci sono situazioni molto gravi nelle
scuole e i figli vengono spostati nelle scuole del centro. Scuola Arcadia, la
Palmieri e altre hanno molti problemi anche dovuti alle difficoltà di
integrazione. Vorrebbe
fare un giro con l’assessore nelle scuole del Gratosoglio. Nessun bambino
vorrebbe essere in una scuola brutta. È urgente intervenire sulle scuole. I
servizi sociali sono assenti. Presidente del C.d.Z. 5: non
si viene qui per fare vetrina. Gli assessori sono qui perché si vogliono
occupare dei problemi. 1.4
- replica e conclusioni degli assessori Masseroli - Assessore allo
Sviluppo del Territorio: tutti
concordiamo che ci sono dei problemi gravi in particolare nei quartieri
popolari. La famiglia si disfa. I genitori difendono i figli contro gli
insegnanti. C’è
una situazione di degrado che rischia di sfuggire di mano. È un problema serio
che riguarda la nostra città. Vuole
provare a dare risposta alle sollecitazioni che avete fatto. Pavoni
gli ha dato dell’ideologico. Lui ha solo percepito una diversa posizione con
cui venivano posti i problemi. Magari anche esasperata dai ritardi. In padre
Eugenio ha visto un modo diverso di porsi. La nostra impostazione è quella
della sussidiarietà. Dove c’è chi si rimbocca le maniche loro sono pronti ad
aiutarlo. Critica un CAG aperto quando in orari in cui i giovani non ci sono. Se
ci sono problemi concreti cerchiamo di risolverli insieme. Lamenta i mancati
aiuti da parte del Governo di centrosinistra. [contestazioni
dai consiglieri di centrosinistra e dai cittadini] Il
problema è che abbiamo un problema con i quartieri popolari. La risposta non può
essere ideologica, ma concreta. [cittadino:
“noi viviamo nella merda. A noi non ce
ne frega un cazzo della politica, risolvete i problemi.”] c’è
un tentativo di risposta che stiamo dando. Sono tentativi che hanno un impatto
difficile con la realtà. Le case Aler negli anni non sono state manutenute,
perché Comune e Aler non hanno i soldi per farlo. La
sua ipotesi di lavoro è un rapporto tra pubblico e privato che non costruirà
più case popolari ma cercherà di rispondere alle richieste con case in affitto
con case a prezzi calmierati. C’è un bisogno a cui dobbiamo dare una
risposta. La situazione è difficile per l’inero paese. Rimbocchiamoci le
maniche e cerchiamo di trovare delle risposte. I
CQ 2 sono un tentativo debole di risoluzione dei problemi. I consiglieri di zona
hanno il compito di collaborare nella risoluzione dei problemi. Fosse
stato per lui avrebbe buttato giù le case e le avrebbe rifatte. Evitare di
creare dei quartieri ghetto. Con i CQ 2 i problemi non si risolvono. Ci vogliono
progetti complessivi. Moioli - Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali: forse
i tanti anni di attesa e le tante delusioni gli hanno fatto vivere una
situazione difficile. Abbiamo l’ansia di voler fare bene, ma non ci sono tutte
le possibilità per fare tutto quello che vorrebbero. Per
il sociale, l’attività del Laboratorio di quartiere la riguarda. Vero che
manca un luogo dove ci si confronta, ma ricorda che c’è il C.d.Z. 5. Insieme
possiamo portare un valore aggiunto. La interessano le proposte concrete. Vuole
aiutare il Gratosoglio ma non con l’assistenzialismo. Vuole dare cittadinanza
ai giovani. Ci sediamo attorno ad un tavolo con tutti quelli che hanno titolo
per parlare e verifichiamo i problemi che ci sono e cerchiamo di risolverli
insieme. Vede
molti progetti sul tavolo come i portierati sociali. Però i custodi sociali non
risolvono i problemi del mondo. Devono essere integrati con il territorio.
Dobbiamo poi controllare che le risorse usate vadano a buon fine. È
la prima volta che ci vediamo in questo contesto, ma non sarà l’unica.
Nessuno di noi ha la bacchetta magica. Lavoriamo insieme e cerchiamo di
migliorare le condizioni di vita di tutti. A
volte reagiamo a provocazioni stupide. Cerchiamo di prendere un problema alla
volta e cerchiamo di risolverli. Presidente del C.d.Z. 5:
alle ore 21.22 circa, essendo esauriti i punti all’ordine del giorno, dichiara
chiuso il C.d.Z. 5.
----------------------------------- N.B.:
qui di seguito riporto la corrispondenza delle sigle abbreviate con il
corrispondente partito: FI
– Forza Italia AN
– Alleanza Nazionale UDC
– Unione Democratica Cristiana LN
– Lega Nord U
– Ulivo PRC
– Rifondazione Comunista LF
– Lista Ferrante LUDF
– Lista Uniti con Dario Fo V
– Verdi RP
– Rosa nel Pugno IdV
– Di Pietro Italia dei Valori
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Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41 20136 Milano MI
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