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Resoconto del Consiglio di Zona 5 del 27/11/2003 inizio
effettivo alle ore: 20.34 Appello:
29 presenti: 13 su 16 del centrosinistra / 16 su 25 del centrodestra (altri
arrivano nel corso della seduta) Il Presidente nomina gli
scrutatori: Pennisi
(FI), Morana (UDC), Trimboli (PDCI) Da
O.d.G. del C.d.Z. 5 del 20.11.2003 11 - Mozione del
centrosinistra su “Parcheggio sotto la Darsena”:
il Presidente del C.d.Z. 5 lascia la parola al consigliere del centrosinistra
designato al ruolo di relatore. De Allegri
(DS): (relatore) la sera del C.d.Z. straordinario sulla darsena ci sono stati
molti interventi di cittadini-tecnici che hanno fatto molte critiche al
parcheggio sotto la Darsena. Legge il testo della mozione del centrosinistra in
cui si chiede una sospensione dell’iter progettuale per concedere un momento
di riflessione e approfondire l’argomento coinvolgendo i C.d.Z.. Presidente del C.d.Z. 5: ricorda che il C.d.Z. 6 ha giustamente
rivendicato la sua esclusiva competenza territoriale sull’argomento. Pertanto
questa sera si esprimono solamente opinioni politiche. Zolla (AN): chiede qualche minuto di sospensione per una riunione
del gruppo di AN Il C.d.Z. 5 è sospeso per
una riunione del gruppo di AN (dalle
20.50 alle 20.59) Il C.d.Z. 5 riprende alle
20.59 Appello:
35 presenti: 16 su 16 del centrosinistra / 19 su 25 del centrodestra Berti (PRC):
la Darsena non è solo della Zona 6, è di tutti i milanesi. Inoltre i problemi
di traffico e di parcheggio si ripercuotono anche sulla Zona 5, perciò è
giusto che si dibatta anche in questa sede. Il parcheggio sotto la darsena non
risolve il problema dei parcheggi e ne crea altri legati al traffico. Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): nessuno mette in dubbio
che formalmente la competenza territoriale sia della Zona 6, ma la Zona 5 è
comunque libera di esprimere la sua opinione sull’argomento che ha
ripercussioni notevoli anche sul nostro territorio per quanto concerne sia il
traffico che i parcheggi. Nel C.d.Z. straordinario sulla Darsena ci sono stati
molti interventi di cittadini che erano anche tecnici importanti e che hanno
espresso molte critiche e manifestato perplessità su questo progetto. Molte
sono state le questioni poste. Le risposte dei tecnici del comune e
dell’assessore Goggi in molti casi sembravano più rivolte a spiegare e
garantire la correttezza formale dell’iter burocratico, cosa che nessuno aveva
messo in discussione. È però mancata la risposta alla domanda più ovvia ma
anche la più importante: perché fare un parcheggio proprio sotto la darsena?
Milano ha più di 1800 km di strade, perché andare proprio sotto la darsena a
fare il parcheggio? Procaccini (AN): per gli stessi motivi per cui AN non ha partecipato
ai lavori del C.d.Z. straordinario sulla darsena, questa sera AN non parteciperà
al dibattito sull’argomento e non parteciperà al voto a norma dell’Art. 8
comma 4. Armanini (PRC): ricorda che il parcheggio sotto la Darsena è stato
voluto dal Sindaco Albertini che grazie ai suoi poteri di Commissario speciale
al Traffico non ha sentito il parere di nessun C.d.Z.. La mozione chiede solo
una sospensione per una riflessione e può quindi essere votata anche dalla
maggioranza. Si vota: 16
Favorevoli: DS, M, IDV-LDP, V, PDCI, PRC, Gandolfi 16
Contrari: FI, LN, UDC 0
Astenuti: 4
non voto Art. 8 comma 4: AN RESPINTO [Nota
regolamentare: perché una mozione venga approvata è necessario il voto
favorevole della metà più uno dei presenti. In caso di parità tra voti
favorevoli da un lato, e voti contrari sommati agli astenuti dall’altro, la
mozione viene respinta. Coloro che non partecipano al voto in base all’Art. 8
comma 4 vengono conteggiati tra i presenti per garantire il numero legale, ma
non vengono conteggiati nel computo per l’esito della votazione.] 12 - Mozione
della Lega Nord (consigliere Camilleri) con oggetto “Contro il voto agli
immigrati”: il Presidente del C.d.Z. 5 lascia la parola al consigliere
della Lega Nord designato al ruolo di relatore.
Camilleri
(LN): (relatore mozione Lega Nord) legge il testo della mozione contro il voto
agli immigrati. Presidente del C.d.Z. 5: ricorda che nell’ultimo C.d.Z. 5 è stata
presentata una mozione del CentroSinistra sul medesimo argomento ma di segno
contrario a questa. In base all’Art. 25 comma 4 viene discussa contestualmente
a quella della Lega. Pertanto lascia la parola al relatore della mozione del
CentroSinistra. De Allegri (DS): (relatore mozione CentroSinistra) la mozione del
CentroSinistra è di segno opposto a quella della lega e segue la traccia di una
analoga mozione che è stata approvata in C.d.Z. 4 anche con i voti della
maggioranza. Legge il testo della mozione del CentroSinistra. Invita la
maggioranza del C.d.Z. 5 a seguire l’esempio della maggioranza del C.d.Z. 4,
votando favorevolmente al testo della mozione del CentroSinistra. Dibattito – intervengono
i consiglieri: Pioli (IDV-LDP): la mozione della lega è stata calata dall’alto
poiché lo stesso testo è stato presentato in altri C.d.Z. di Milano. Accusa di
razzismo la mozione della Lega e cita una frase del senatore Schifoni (LN).
Chiede ai consiglieri della LN di dissociarsi da tali affermazioni. Berti (PRC): le proposte della mozione della LN sono razziste e
aberranti, non meritano di essere tenute in alcuna considerazione. Luccietto (FI): si dissocia dalle accuse di razzismo fatte nei
confronti della mozione della LN. Sottolinea invece la necessità di accelerare
le procedure per fare ottenere la cittadinanza italiana. Il gruppo di FI lascia
libertà di voto. Marzocco (FI): annuncia la sua astensione su entrambe le mozioni
perché pretestuose. Il vero problema non è il voto agli extracomunitari, ma la
legge emanata nel 1992 che ha reso più difficile diventare cittadini italiani.
Sarebbe invece utile un approfondito dibattito del C.d.Z. sul concetto di
cittadinanza. Entrambe le mozioni presentate contengono delle imprecisioni e
sono soprattutto demagogia e aria fritta. Procaccini (AN): si associa a quanto detto da Marzocco e si dice
stupito della mozione della LN, visto che viene dopo una Legge come la
Bossi/Fini e che il voto agli extracomunitari ne è una conseguenza naturale.
Sarebbe meglio discutere in modo approfondito il testo di una nuova mozione.
Rimane comunque stupito della posizione dell’amico Camilleri (LN). D’Ambrosio (AN): dice che l’intento di Fini sul voto agli
extracomunitari è stato frainteso da molti. Non comprende la mozione della LN e
ne denuncia alcune gravi imprecisioni. In particolare ricorda che la proposta di
Fini prevede il voto per gli extracomunitari residenti in regola e che non hanno
commesso reati, ciò è giusto e saggio. Revelli (FI): cita una legge presente a Bolzano che nega la
cittadinanza agli italiani residenti da due anni. Pavoni (DS): non è affatto stupito della mozione della LN, anche se
la ritiene sbagliata e voterà contro. Se è vero che probabilmente il voto agli
extracomunitari non sposta l’area di voto, è però vero che offre loro la
possibilità di eleggere dei loro rappresentanti. Maschio (FI): si asterrà su entrambe. Propone di chiedere il parere
degli italiani attraverso lo strumento referendario, come si fa in Svizzera. Trimboli (PDCI): estendere il voto agli extracomunitari è un passo
importante, come lo è stato l’estensione del voto alle donne. Bisogna fare i
conti con i mutamenti della nostra società. Rusconi (AN): precisa che le convergenze scaturite dalla proposta di
Fini con le opposizioni non fanno certamente diventare AN di sinistra. Come pure
il fatto che la proposta non sia piaciuta alla LN non muta il fatto che questa
appartenga alla maggioranza. Comprende anche che per dovere di partito la LN
abbia presentato questa mozione e nonostante la stima per i colleghi della LN
dice di non condividere la loro mozione che contiene anche alcune gravi
inesattezze. Ricorda di essere nato all’estero, essendo svizzero, e che quindi
anche lui è uno straniero che vive e lavora da anni in Italia. Ricorda alla
Lega che non si è onesti solo perché si è italiani. Condivide invece la
mozione del CentroSinistra poiché si richiama alla proposta fatta da Fini,
anche se manca il diritto di reciprocità. Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): si dice favorevole alla
proposta del consigliere Maschio che proponeva di chiedere l’opinione degli
italiani attraverso un referendum. Sarebbe però auspicabile che ciò avvenisse
su tutte le questioni importanti, ma perché ciò possa essere fatto senza che
il referendum si trasformi in uno strumento plebiscitario è anche opportuno,
anzi indispensabile, che si pongano delle condizioni per una corretta e completa
informazione dei cittadini sulle varie questioni e non una situazione mediatica
come quella attuale. Inoltre, in Italia, l’Art. 75 della Costituzione limita
il referendum alla sola abrogazione delle leggi (o parti di leggi) vigenti,
quando in tutte le maggiori democrazie occidentali esiste il referendum
propositivo. Bisognerebbe quindi, prima di tutto, introdurre il referendum
propositivo anche in Italia. Tornando alle mozioni, non sa se sia giusto
definire “razzista” la mozione della LN, ma sicuramente è discriminatoria e
lontana dalla realtà della società italiana, in particolare dove si dice (cita
la mozione della LN): “[…] a persone
che non possono essere considerate espressione del nostro tessuto
socio-economico-culturale”. Questa frase non ha alcuna attinenza con la
realtà poiché gli stranieri – il consigliere Rusconi ne è un esempio –
fanno parte a pieno del tessuto socio-economico-culturale della nostra società.
Alla Lega potrà anche non piacere, ma deve prendere atto che nelle moderne
società complesse tutto ciò è assolutamente normale. Richiamandosi
alla frase del senatore Schifoni (LN) citata da Pioli, in quel caso nessuno può
avere dubbi che si tratta di razzismo a livelli estremi. Se la LN di questo
C.d.Z. non è razzista, allora lo dimostri dissociandosi per iscritto dalle
affermazioni del loro senatore. Morana (UDC): non condivide la mozione della LN e voterà contro.
Voterà invece a favore della mozione del centrosinistra. Berdot (DS): gli extracomunitari sono parte della nostra società e
spesso fanno anche lavori che gli italiani non vogliono fare e vengono sfruttati
dagli italiani. A Maschio ricorda che in Svizzera le donne non hanno diritto di
voto. [Nota
informativa: questa ultima affermazione non è esatta, poiché in Svizzera le
donne votano dal referendum federale del 1971] Ferrari (FI): la possibilità di votare non necessariamente
corrisponde all’andare a votare. Una legge emanata nel 1992 ha allungato da 5
a 10 anni il periodo di residenza in Italia necessario per ottenere la
cittadinanza italiana. Legherebbe quindi la questione del voto anche a una
riforma dei requisiti per ottenere il diritto di cittadinanza. Non ritiene
razzista la mozione della LN. Marzocco (FI): (per fatto personale) chiarisce meglio quanto già
detto. Zucco (FI): si sente a disagio quando il C.d.Z. si occupa di
questioni così alte. Se ci si deve esprimere facciamolo con coerenza
intellettuale: dice no a dichiarazioni scritte che neghino dichiarazioni fatte
da altri, ci sarebbero troppi casi (cita frase di D’Alema). Il diritto di voto
deve essere concesso secondo regole precise. Sarebbe favorevole a un C.d.Z.
straordinario in cui si approfondisse l’argomento. Berti (PRC): (per fatto personale) la mozione della LN è razzista,
basta leggere il testo: “[…] a persone
che non possono essere considerate espressione del nostro tessuto
socio-economico-culturale”. Mondi (FI): vista la situazione del terrorismo internazionale, non
è questo il momento giusto per estendere il voto agli extracomunitari. Ferrari (FI): (per fatto personale) chiarisce meglio quanto già
detto. De Allegri (DS): (per fatto personale) difende l’affermazione di
D’Alema citata da Zucco. Alla LN dice che ha paura del diverso. Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): (per fatto personale)
precisa a Zucco che in linea di principio condivide il fatto che non sia
opportuno chiedere di dissociarsi da frasi di altri. Ma in questo caso si tratta
di una grave affermazione razzista fatta da un senatore dello stesso partito, la
Lega Nord, di chi ha presentato una mozione accusata da alcuni di razzismo.
Diventa quindi importante capire se il gruppo della LN di questo C.d.Z.
condivide o meno tali affermazioni, come pure è importante per capire se il
gruppo della LN di questo C.d.Z. sposi o meno le tesi razziste. Credo sia
importante anche per la maggioranza per capire con chi hanno a che fare. Armanini (PRC): la mozione del CentroSinistra apre al voto agli
extracomunitari. Apprezza l’intervento di Mondi (FI) per la sua schiettezza. Zolla (AN): la mozione della LN non è razzista. È invece razzista
tacciare di razzismo chi ha idee diverse dalle proprie. De Allegri (DS): (replica come relatore della mozione del
Centrosinistra): la mozione è volutamente generica perché vuole semplicemente
dare una indicazione generica come segnale politico. Camilleri (LN): (replica come relatore della mozione della Lega
Nord): nessuno della LN vuole dire no al voto agli extracomunitari, ma si chiede
il rispetto della Costituzione e delle Leggi vigenti sulla cittadinanza. Dice no
a eventuali accelerazioni al diritto di cittadinanza. Non si capisce poi perché
se si vuole concedere il voto agli extracomunitari lo si faccia solo per le
amministrative. Il diritto di voto deve essere collegato al diritto di
cittadinanza e non al reddito, come invece viene stabilito nella proposta di
Fini: questo sì che è discriminare in base al reddito. Per ottenere la
cittadinanza devono non solo risiedere, ma anche rispettare le regole vigenti. A
chi ha citato la Svizzera, ricorda che in quel paese per gli stranieri è
estremamente complicato ottenere la cittadinanza. Dichiarazioni di voto: Rusconi (AN): argomento meriterebbe ulteriore approfondimento e non
ha senso esprimersi sulle due mozioni contrapposte. Pertanto il gruppo di AN non
partecipa al voto in base all’Art. 8 comma 4 su entrambe le mozioni. Precisa
che nel caso di quella del CentroSinistra ciò viene fatto non perché non la si
condivida, ma per i motivi appena enunciati. Marzocco (FI): aveva annunciato la sua astensione su entrambe, ma
visto il dibattito ha cambiato opinione e voterà contro ad entrambe. Voterà
contro quella della LN perché non la condivide. Voterà contro quella del
CentroSinistra perché richiedono il diritto di voto solo per motivi di conteggi
elettorali. De Allegri (DS): respinge le accuse di Marzocco. Il CentroSinistra
chiede il voto agli axtracomunitari per questioni di principio. Si vota mozione della Lega
Nord: 7
Favorevoli: Camilleri (LN) Mondi, De Padua, Rugginenti, Caime, Papa (FI) Pennisi
(*) 19
Contrari: DS, M, IDV-LDP, V, PDCI, PRC, Gandolfi + Morana (UDC), Viverit e
Marzocco (FI) 7
Astenuti: tutti di FI 5
non voto Art. 8 comma 4: AN RESPINTA (*)
il consigliere Gandolfi fa notare allo scrutatore di minoranza, Trimboli (PDCI),
che Pennisi (FI) aveva votato “astensione”, ma poco prima della chiusura del
voto elettronico un altro consigliere di FI aveva premuto il pulsante di Pennisi
cambiando il voto del collega di partito in “favorevole”. Il voto di Pennisi
risulta quindi “favorevole” sebbene lui abbia espresso diversa volontà. Il
CentroSinistra denuncia l’episodio e chiede la ripetizione della votazione.
Gli interessati dicono di portare le prove di quanto detto. Il Presidente invita
ciascun consigliere a premere solo il proprio pulsante e a votare seriamente. La
votazione non viene ripetuta. Si vota mozione del
CentroSinistra: 17
Favorevoli: DS, M, IDV-LDP, V, PDCI, PRC, Gandolfi + Morana (UDC) 12
Contrari: FI, LN 5
Astenuti: Revelli, Maschio, Luccietto, Pessognelli, Zucco (tutti di FI) 5
non voto Art. 8 comma 4: AN RESPINTA ---------------fine
O.d.G. del C.d.Z. 5 del 20.11.2003----------------
Da
O.d.G. del C.d.Z. 5 del 27.11.2003 1 - Approvazione dei
verbali delle precedenti sedute (art. 69, comma 3 e seguenti, Reg. Consiglio
Comunale): il
Presidente del C.d.Z. 5, mancando la documentazione in aula, rinvia il punto
alla prossima seduta. 2 –Comunicazioni del
Presidente: 1)
arrivata ordinanza sul blocco del traffico di domenica 30.11.2003; 2)
è pervenuto il rendiconto tecnico sui primi sei mesi di attività del
Depuratore di Nosedo; 3)
arrivati documentazione dall’assessorato all’Ambiente; 3 –Comunicazioni dei
Consiglieri di Zona: intervengono
i consiglieri: Rapillo (M): presenta una ISTANZA (sottoscritta dalla Margherita)
con oggetto “Problematiche del piazzale della Chiesa al Gratosoglio” Caime (FI): intervento solo verbale: ricordando che nel passato
C.d.Z. il consigliere gandolfi gli aveva dato del “millantatore” e del
“buffone” per la questione della mozione sulle aree dei cani, asserisce che
alcuni gli avrebbero riferito di un signore che si aggirava per i giardini di
via Boeri spacciandosi per consigliere di zona e attribuendosi i meriti delle
future aree cani. Tale signore sarebbe completamente pelato. Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): intervento solo verbale:
replica a Caime ringraziandolo di aver appena dimostrato che quello che era
stato detto nel passato C.d.Z. non erano solo illazioni rivolte a Caime, ma la
constatazione di un dato di fatto sul modo di operare di Caime. Per quanto
riguarda le allusioni appena fatte da Caime, se erano riferite al sottoscritto
sono completamente false. Come ho già informato il C.d.Z. nel passato
consiglio, l’unica cosa che il consigliere Gandolfi ha fatto è stato quello
di consegnare al portinaio di via Boeri 11, affinché lo ponesse nelle bacheche
di fianco alla mozione che aveva fatto affiggere Caime, uno scritto in cui si
chiarivano le metodologie scorrette usate da Caime con la sua mozione. Poiché
il sottoscritto tiene sempre comportamenti corretti e limpidi, quello stesso
scritto è stato fatto protocollare presso questo C.d.Z. 5. Tutto ciò che fa il
consigliere Gandolfi, come pure tutto il CentroSinistra, è sempre alla luce del
sole, depositato agli atti, ufficiale e quindi documentabile. Chiede che le
affermazioni fatte da Caime siano messe a verbale e che lo stesso, come
prevedono i regolamenti, consegni una versione scritta del suo intervento. Da
quanto accaduto dallo scorso consiglio e da alcuni chiarimenti avuti è emersa
la buona fede della consigliera Viverit, la cui unica colpa può essere stata
quella di aver sottoscritto frettolosamente la mozione preparata da Caime.
Viceversa, Caime, con i suoi interventi ha chiarito che nel suo caso di buona
fede non si può certo parlare, ma solo di metodo scorretto nei confronti del
CentroSinistra, ma anche della stessa Commissione Ambiente che sul tema delle
aree cani ha sempre lavorato costruttivamente senza divisione tra gli
schieramenti. Muzzana
(M): interviene sulle aree del Parco Ticinello Fumagalli (M): intervento solo verbale: presenta una INTERROGAZIONE
(sottoscritta dalla Margherita) sul supermercato di via Gargano Pioli (IDV-LDP): presenta un ORDINE DEL GIORNO (sottoscritto dal
CentroSinistra) con oggetto “Affermazioni razziste del senatore Schifoni della
Lega Nord” Trimboli (PDCI): presenta uno scritto in qualità di scrutatore
della minoranza in cui denuncia le irregolarità nel voto al punto 12 in cui il
consigliere papa ha cambiato il voto del consigliere Pennisi da “astenuto” a
“favorevole”. Chiede la ripetizione del voto. De Allegri (DS): intervento solo verbale: chiede serietà nei lavori
del C.d.Z.; avrebbe poi voluto sapere cosa pensavano i consiglieri di AN di
questa zona sulle affermazioni fatte da Fini e sull’uscita dal partito di AN
dell’onorevole Alessandra Mussolini. Purtroppo però i consiglieri di AN sono
tutti usciti dall’aula. Caime (FI): (per fatto personale) ribadisce i concetti già espressi
e asserisce che i meriti della futura area cani che verrà fatta nei giardini di
via Boeri sono suoi e di nessun altro. Aggiunge che in questi cinque anni il
consigliere Gandolfi non ha fatto nulla. [Il
CentroSinistra reagisce alle affermazioni ingiuriose e false di Caime.] Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): (per fatto personale)
invita Caime a fornire una versione scritta e firmata delle sue affermazioni in
C.d.Z. 5, assumendosene le piene responsabilità. [Caime esce dall’aula
dicendo che non lascia nulla di scritto] Invita inoltre il Consigliere Caime a
fornire la documentazione di quello che lui sostiene essere un suo merito. Ciò
sarà impossibile, perché Caime non ha fatto proprio nulla per l’area cani di
via Boeri. Il CentroSinistra, al contrario, ha la documentazione che prova
quello che il CentroSinistra ha fatto nel corso di questi anni per la richiesta
dell’area cani nei giardini di via Boeri e Aicardo, poiché è tutto
protocollato, ufficiale e agli atti. Meriti che sono anche della Commissione
Ambiente con cui si è collaborato proficuamente su questo tema. De Allegri (DS): si lamenta per la convocazione dei capigruppo in
coda al Consiglio. Chiede di chiudere subito i lavori del C.d.Z. per anticipare
di qualche minuto la riunione dei capigruppo. Presidente del C.d.Z. 5: alle 23.08 dichiara chiuso il C.d.Z. per raggiunto limite di orario e per svolgere la riunione dei capigruppo. I punti rimasti verranno trattati prima del prossimo C.d.Z. del 04.12.2003 in prima convocazione. |
Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41 20136 Milano MI
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