a cura di Luca Gandolfi

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Resoconto del Consiglio di Zona 5 del 16/04/2003

 

prima di iniziare i lavori, bisogna terminare i punti rimasti dell'O.d.G. del C.d.Z. 5 del 20.03.2003 non trattati a causa dell'interruzione avvenuta nel C.d.Z. 5 del 15.04.2003 dove quei punti erano già trattati in seconda convocazione.

I lavori si svolgono in seconda convocazione, è quindi sufficiente la presenza di 11 consiglieri per garantire il numero legale (Art. 4 punto 6 del Regolamento Interno).

Vista l'enorme mole di lavoro (finire l'O.d.G. del 20.03.2003, tutto l'O.d.G. del 27.03.2003, l'O.d.G. del 03.04.2003, l'O.d.G. del 10.04.2003) e il clima teso, per la quarta volta il C.d.Z. 5 viene convocato per le ore 19.30.

 

 

Da O.d.G. del 20.03.2003

 

inizio effettivo alle ore: 19.51

 

Appello: 25 presenti: 10 su 16 del centrosinistra / 15 su 25 del centrodestra

(altri arrivano nel corso della seduta)

 

Presidente del C.d.Z. 5: spiega lo svolgimento dei lavori della serata che riprende in seconda convocazione dalla discussione degli emendamenti del punto 9 dell'O.d.G. del 20.03.2003. Ricorda che è stato approvato l'emendamento 1 di Marzocco (FI) e rimangono quindi da discutere gli emendamenti: 12, 5, 6, 4. Informa che questa sera non possiamo usufruire della tecnologia per il voto e abbiamo la presenza di un solo funzionario.

 

Il Presidente nomina gli scrutatori: Caime (FI), D'Ambrosio (AN), Gandolfi (indipendente di CentroSinistra)

 

 

 

9 - Commissione Cultura - Proposta di acquisto di libri sulle Foibe per le Biblioteche Rionali:

 

Emendamento n°12, di Pavoni (DS):

Pavoni (DS): illustra l'emendamento che propone l'aggiunta, dopo il periodo "di acquisto di libri sulle Foibe", della seguente frase: "e sulle politiche di occupazione dell'Italia fascista in Europa con particolare riferimento all'area dei Balcani". Sottolinea la necessità di contestualizzare le Foibe e per questo chiede di inserire anche libri sulle occupazioni dell'Italia fascista. L'elenco dei libri infatti è stato proposto da una parte politica, cioè AN, e questo non è corretto.

Dibattito - intervengono i consiglieri:

Detti (V): i fatti delle Foibe sono stati orrendi, ma bisogna inquadrarli nel contesto storico. Invita a votare l'emendamento.

Rapillo (M): legge la definizione di "Foibe" sulla Treccani. Chiede obiettività storica e ricorda le stragi nazifasciste della popolazione slava. Inammissibile che una parte politica chieda acquisto di libri per le scuole senza chiederlo alle scuole.

Pioli (LDP): appoggia emendamento Pavoni.

Berti (PRC): appoggia emendamento Pavoni. Critica le risposte date da Marzocco che evidenziano l'inutilità della delibera.

Berdot (DS): appoggia emendamento Pavoni. La richiesta dei libri è stata fatta da studenti di destra. Nei licei non si studia mai la storia del XX secolo, per questo il ministro Berlinguer aveva reso obbligatorio lo studio di questo periodo storico. Ricorda che qualsiasi utente delle biblioteche può chiedere l'acquisto di un libro, come pure gli studenti possono chiedere al Consiglio d'Istituto. La delibera è inutile.

De Allegri (DS): è una delibera inutile figlia della destra, voluta da AN. È proposta faziosa di AN. Nessuno vuole nascondere le verità storiche, si chiede solo di contestualizzarle. L'emendamento chiede di inserirlo in contesto storico.

Rusconi (AN): contesta l'accusa di "faziosità" appena fatta. Ricorda che in Commissione c'era stato un maggiore approfondimento e alcuni sembrano aver ribaltato le loro posizioni. "è giusto riconoscere le vergogne nascoste" diceva qualche consigliere del CS oggi non presente. Evidentemente la verità fa paura.

Camilleri (LN): la sinistra alterna argomenti negazionisti a tentativi di giustificare le Foibe. Oppure preferisce il silenzio. Legge un articolo apparso su La Padania.

Marzocco (FI): dice che "faziosi" erano gli interventi di Zaolino e Scarano, non quelli del CentroDestra. I libri vanno in CTS e nelle scuole medie superiori, non più nelle biblioteche. Dice che i libri che "terrificano" tanto il CentroSinistra hanno anche il contesto storico.

[si accende discussione tra Revelli (FI) e Trimboli (PDCI)]

De Allegri (DS): (per fatto personale) ribadisce che non c'è paura nel trattare nessun argomento.

Muzzana (M): a suo tempo lui a scuola aveva studiato le Foibe, quindi tutti le possono studiare senza che il C.d.Z. sprechi i soldi.

Trimboli (PDCI): è arrivato tardi perché era presente a manifestazione per ricordare il giovane ucciso da alcuni fascisti. Si dice contrario al revisionismo storico

Zaolino (M): ok a emendamento Pavoni. Legge un pezzo di un libro di storia.

Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): constata che molti consiglieri del CentroDestra non sono in aula a seguire il dibattito: ciò evidenzia la scarsa capacità o volontà di alcuni di ascoltare le idee diverse dalle proprie. Constata anche che il clima è rimasto teso. È vero che si è parlato poco delle Foibe e nessuno vuole nascondere nulla. Purtroppo di orrori nella storia se ne sono visti tanti, sia da una parte che dall'altra. Trova però bieco l'uso strumentale e politico di pagine che rappresentano una vergogna per l'umanità. Chiedere la contestualizzazione storica, come dice l'emendamento, non vuole dire nascondere e neppure giustificare una pagina vergognosa della storia, ma semplicemente aggiungere elementi importanti. L'emendamento è nella stessa ottica della proposta e se il CentroDestra avesse l'onestà intellettuale che ha chiesto al CentroSinistra dovrebbe votare a favore.

Pavoni (DS): (replica) non ha mai sostenuto alcun tipo di censura. La storia non è e non deve essere fatta dai partiti politici. La resistenza non è solo della sinistra. Bisogna superare la visione di parte della storia. Questo è lo spirito dell'emendamento.

[il CentroSinistra chiede il voto per appello nominale. Si vota per appello nominale.]

Si vota l'emendamento n°12, di Pavoni (DS) (voto per appello nominale):

13 Favorevoli (CS) -- 20 Contrari (CD) -- 1 Astenuto (Morana)

RESPINTO

 

Emendamento n°5, di Berti (PRC):

Berti (PRC): illustra l'emendamento che propone l'aggiunta del testo di Teresa Noce "Le donne nella resistenza".

Dibattito - intervengono i consiglieri:

Rapillo (M): chiede le ragioni dell'esclusione di un suo emendamento che proponeva un elenco di libri.

Detti (V): nessuno ha mai detto di aver approvato le Foibe. L'emendamento è ok perché il libro è scritto da una donna.

Pioli (LDP): questa sera è stata depositata una lapide in via Brioschi per ricordare Davide Cesare. Rimprovera il Presidente e la maggioranza per non averne fatto cenno.

Presidente C.d.Z. 5: replica dicendo che è altrettanto grave che nonostante via Brioschi sia vicina il Presidente non sia stato informato.

Zaolino (M): il libro proposto dall'emendamento è interessante perché si parla poco delle donne nella resistenza. È giusto inserire anche questo testo.

Trimboli (PDCI): il libro proposto dall'emendamento è importante per ampliare conoscenza storica. La resistenza aveva bisogno delle donne. I comunisti si sono battuti per fare avere il voto alle donne, mentre il fascismo le emarginava.

Pavoni (DS): si tratta di un libro importante che offre un quadro più completo.

Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): chiede di chiudere la porta e di fare l'appello. È un modo per sottolineare come siano pochi i consiglieri del CentroDestra che partecipano al dibattito, dimostrando scarsa volontà e capacità di ascoltare idee diverse dalle loro. L'emendamento è importante perché il libro proposto evidenzia un aspetto troppo spesso sottaciuto nonostante la sua importanza: cioè il ruolo importante delle donne nella resistenza. Questa mancanza di informazione è probabilmente figlia di una società che a quell'epoca era profondamente maschilista. Questo libro colma una lacuna grave ed è nell'ottica di fornire un quadro storico il più possibile completo, coerente con la filosofia che (almeno a parole) è alla base della proposta del CentroDestra sui libri sulle Foibe. Onestà intellettuale e coerenza vorrebbero che il CentroDestra votasse a favore di questo emendamento.

De Allegri (DS): condivide Gandolfi quando sottolinea la scarsa presenza in aula del CentroDestra nel dibattito. Sottolinea l'importanza di questo emendamento.

Maschio (FI): si lamenta del fatto che l'opposizione accusa la maggioranza di tutto, mentre sostiene che in questi giorni al CentroSinistra è mancato il senso della realtà e della democrazia.

Camilleri (LN): (per fatto personale) precisa a Detti e Rapillo che la Lega è liberale e contro ogni dittatura sia di destra che di sinistra mentre il CentroSinistra tenta di trovare giustificazioni alle Foibe.

Berdot (DS): i morti sono uguali. Ricorda i morti in Iraq per la guerra voluta dagli Usa per il petrolio. Spera che tra 50 anni, con lo stesso spirito, si chiedano i libri sulla guerra in Iraq. Durante il fascismo c'era una società maschilista. Per questa ragione il libro proposto nell'emendamento è importante.

Rusconi (AN): (per fatto personale) a chi ha ricordato il libro che aveva letto ieri risponde che ne può leggere altri passi oggi.

Berti (PRC): (replica) giusto il richiamo di Gandolfi alla scarsa presenza del CentroDestra in aula durante il dibattito. A Camilleri spiega che voler contestualizzare storicamente un fatto non vuole dire volerlo giustificare, ma capire le ragioni per cui è successo.

Si vota l'emendamento n°5, di Berti (PRC) (voto per appello nominale):

13 Favorevoli (CS) -- 22 Contrari (CD) -- 1 Astenuto (Gallia di AN)

RESPINTO

 

Emendamento n°6, di Berti (PRC):

Berti (PRC): illustra l'emendamento che propone l'aggiunta della seguente frase: "I testi acquistati devono rivestire carattere storiografico e non possono essere acquistati testi di casi editrici che hanno pubblicato testi negazionisti dell'olocausto".

Dibattito - intervengono i consiglieri:

Detti (V): il CentroDestra dimostra la sua intolleranza e la scarsa consapevolezza della storia.

Maschio (FI): cita l'Art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di stampa e chiede di non votare l'emendamento.

Zolla (AN): no alla logica dell'insulto. Ricorda che nella campagna elettorale del 2001 tra i finanziatori del CentroSinistra c'erano le case editrici che pubblicano i libri di storia per le scuole.

Marzocco (FI): chiede chi debba decidere quali siano i libri degni di storicità. Alcuni libri negano le Foibe, anche questo è negazionismo storico. Propone di modificare l'emendamento fermandosi alla parola "storiografici" ed eliminando tutto quello che viene dopo. In questo caso sarebbe accoglibile.

Rapillo (M): il CentroDestra non ha il senso della storicità. Il CentroDestra manca di obiettività storica.

Rusconi (AN): si lamenta per atteggiamenti che vanno oltre il lecito. Nonostante le discussioni tra i capigruppo alcuni consiglieri del CentroSinistra usano gli insulti nel dibattito. La libertà di espressione non deve essere libertà di insultare. Dice di non essere contrario all'emendamento Berti, ma visto l'atteggiamento con cui è stato presentato voterà contro.

Pavoni (DS): rifiuta la caricatura del CentroSinistra fatta da Rusconi. Riguardo all'emendamento ricorda che la corrente negazionista dell'olocausto si sta diffondendo e questo è grave. Non bisogna negare i fatti storici.

Zaolino (M): ok all'emendamento e no al tentativo di ribaltare la storia. Legge un elenco di testi di storia.

Berdot (DS): il CentroSinistra rimane in aula ad ascoltare il dibattito anche quando parlano gli altri, alcuni del CentroDestra invece escono. Il CentroDestra sembra avere delle manie di persecuzione.

Revelli (FI): cita altri casi di negazionismo storico che vanno a favore della sinistra. Cita il recente caso delle condanne a morte a Cuba.

[si accende una discussione tra il consigliere Camilleri (LN) e Zaolino (M). Il CentroDestra accusa Zaolino di aver insultato Camilleri. Zaolino e il CentroSinistra negano che ciò sia accaduto. Camilleri (LN) chiede l'espulsione dall'aula di Zaolino (M)]

Presidente C.d.Z. 5: se è vero che ci sono stati degli insulti il consigliere responsabile è censurabile e censurato dalla presidenza, ma ricorda che le espulsioni richiedono il voto di 2/3 del C.d.Z. 5. Termina invitando ad evitare provocazioni reciproche e censurando i comportamenti incivili.

Muzzana (M): Marzocco aveva parlato della scarsa informazione e della mancanza di obiettività sulle Foibe. L'emendamento Berti è nella stessa ottica e chiede obiettività storica anche per l'olocausto.

[Zolla (AN) interrompe e chiede di riprendere Berti (PRC) che è andato nella loro zona per parlare con Luccietto (FI). Gandolfi (indipendente di CentroSinistra) chiede la censura di Zolla (AN) che ha interrotto l'intervento di Muzzana senza che il Presidente gli desse la parola.]

Rusconi (AN): ricorda che Luccietto era intervenuto per chiedere di mettere ai voti la mozione di espulsione di Zaolino. Afferma poi che Berti (PRC) si era recato tra i banchi della maggioranza per rivolgere insulti e minacce. Dice che il CentroSinistra non è capace di discutere in modo civile e con rispetto reciproco e che il tentativo di ostruzionismo non sta riuscendo. Chiede l'espulsione anche di Berti.

Luccietto (FI): chiede 10 minuti di sospensione per una riunione di maggioranza e per calmare gli animi.

Presidente C.d.Z. 5: acconsente alla sospensione ma dopo la spiegazione di Berti.

Berti (PRC): (per fatto personale) si era recato da Luccietto per dire che se si vogliono le espulsioni allora devono valere per tutti, anche per Rusconi (AN) che qualche consiglio fa dopo una interruzione era tornato giù affermando di aver mandato a "fanculo" gli altri capigruppo e ripetendo 6 volte l'insulto rivolto a tutto il consiglio. Rusconi che chiede agli altri il rispetto non è credibile. Sulle accuse rivoltegli stanno mentendo.

[quando Berti inizia a parlare Rusconi esce dall'aula.]

 

Il C.d.Z. 5 viene sospeso per una riunione di CentroDestra

(dalle 22.47 alle 23.09)

 

Il C.d.Z. 5 riprende alle 23.09

 

Appello: 35 presenti: 13 su 16 del centrosinistra / 22 su 25 del centrodestra

 

 

Rusconi (AN): dice di non aver seguito la risposta di Berti, comunque potrebbe effettivamente aver capito male quello che Berti gli ha detto perché è noto che lui essendo di destra "dall'orecchio sinistro non ci sente bene". Chiariremo meglio in seguito.

Presidente C.d.Z. 5: dice di ritenere chiuso lo spiacevole episodio.

Muzzana (M): si lamenta per il comportamento di Zolla (AN) anche nei confronti dello stesso Presidente e lo ritiene offensivo nei confronti di tutto il C.d.Z. 5. Chiede l'espulsione di Zolla dalla seduta.

Presidente C.d.Z. 5: ribadisce che ritenere chiuso lo spiacevole episodio.

Trimboli (PDCI): ok l'emendamento Berti. Ricorda che la nostra Costituzione è tutta in chiave positiva ed ha un solo "contro": nei riguardi del fascismo. Spera in un clima più sereno e concreto.

Marzocco (FI): (per fatto personale) precisa che ha detto che gli unici testi sulle Foibe nelle biblioteche rionali di Milano sono quelli di Gianni Oliva, sul quale non esprime un giudizio come storico, ma dice che qualcuno dalla parte del CentroSinistra potrebbe dire che vi è un conflitto d'interessi perché è anche Assessore in una Giunta di CentroSinistra.

De Allegri (DS): gli storici interpretano la storia a seconda della scuola di pensiero a cui appartengono. Cerchiamo dei testi che abbiano rilevanza storica e evitiamo testi negazionisti dell'olocausto. Ok a testi che abbiano spessore storico.

Gandolfi (indipendente di CentroSinistra): nota che il clima teso non solo non migliora, ma anzi peggiora e questo è un grave danno per i cittadini perché il C.d.Z. risulta poco costruttivo. Come ha giustamente detto Pavoni (DS) la storia non deve essere fatta dai partiti a loro uso e consumo. La storia deve essere il più possibile obiettiva anche se ciò non è affatto semplice visto che la distorsione della storia avviene spesso anche sulle fonti a cui gli storici possono fare riferimento. La proposta di Marzocco può essere condivisibile perché estende il senso dell'emendamento a un numero di casi maggiori. Auspica che, per il bene dei cittadini, il clima teso migliori e che il C.d.Z. torni a essere operativo.

Pioli (LDP): si dice favorevole all'emendamento e alla modifica proposta da Marzocco.

Berti (PRC): (replica) no alle censure, ma ricerca di garanzie per tutelare la verità storica. Apprezza l'apertura di Marzocco che condivide e accetta di limitare il testo dell'emendamento che, come ha detto Gandolfi, estende il significato dell'emendamento. La bagarre creata da AN era un tentativo strumentale per evitare che accogliessimo la proposta di Marzocco.

Dichiarazioni di voto:

Luccietto (FI): annuncia il voto favorevole di FI all'emendamento Berti come modificato dalla proposta di Marzocco.

Rusconi (AN): annuncia il voto contrario di FI.

Giancola (CCD): annuncia il voto favorevole del CCD

Si vota l'emendamento n°6, di Berti (PRC) (voto per appello nominale):

30 Favorevoli (CS + FI + CCD) -- 4 Contrari (AN) -- 2 Astenuti (LN)

APPROVATO

 

Emendamento n°4, di Gandolfi (indipendente di CentroSinistra):

Gandolfi (indipendente di CentroSinistra):illustra l'emendamento che propone l'aggiunta, del seguente testo: "La scelta dei titoli verrà fatta da un gruppo di lavoro composto da: 1) il Pres. della Comm. Cultura; 2) un consigliere di maggioranza; 3) un consigliere di opposizione; 4) il responsabile delle biblioteche della Zona 5, oppure i responsabili dei CTS, oppure i dirigenti scolastici (a seconda di chi sia il beneficiario in questione)."

Spiega che lo scopo è quello di fare partecipare alla scelta in modo democratico e partecipato i rappresentanti degli utenti finali, in modo che la scelta non venga compiuta solo dal C.d.Z. e non sia quindi calata dall'alto, bensì tenga conto delle esigenze di chi poi ne dovrà usufruire. Esigenze che certamente sono meglio note ai responsabili delle biblioteche, dei CTS e delle scuole in questione.

Marzocco (FI): chiede il parere tecnico del funzionario per sapere se la delibera così come è ora è sufficiente per essere attuata. Nel caso lo sia, dice che ritiene che sia compito degli uffici attuarla senza che intervenga nessuna "commissione di vigilanza".

Muzzana (M): chiede chiarimenti al Presidente: se la delibera una volta votata deve tornare ancora in C.d.Z. 5.

Presidente C.d.Z. 5: la risposta è già compresa nella lettera a tutti i consiglieri: è una delibera di intenti "blu", l'iniziativa dovrà quindi tornare in C.d.Z. 5 con delibera di spesa "rossa".

[il CentroSinistra chiede 5 minuti di sospensione per una riunione]

 

Il C.d.Z. 5 viene sospeso per una riunione di CentroSinistra

(dalle 23.45 alle 0.05)

 

Il C.d.Z. 5 riprende alle 0.05

 

Appello: 31 presenti: 12 su 16 del centrosinistra / 19 su 25 del centrodestra

 

Si vota l'emendamento n°4, di Gandolfi (indipendente di CentroSinistra):

(voto per appello nominale)

12 Favorevoli (CS) -- 19 Contrari (CD) -- 0 Astenuti

RESPINTO

 

Si vota la delibera come emendata dagli emendamenti n°1 e n°6:

(voto per appello nominale)

23 Favorevoli (CD) -- 0 Contrari -- 0 Astenuti

12 non partecipano al voto in base all'Art.8 comma 4: DS, V, PRC, LDP, PDCI, M, Gandolfi

APPROVATA

 

 

 

Presidente C.d.Z. 5: rimanendo ancora molti punti da trattare e non essendo ancora fissata una data per il prossimo C.d.Z. propone al Consiglio di rinviare i punti rimanenti da trattare in seconda convocazione a un C.d.Z. 5 che sia convocato martedì 29/04/2003 alle ore 19.30. pone ai voti la proposta.

 

Si vota proposta di un C.d.Z. 5 martedì 29/04/2003 alle ore 19.30:

(voto per appello nominale)

24 Favorevoli (CD + Berdot dei DS) -- 10 Contrari (DS, V, LDP, PDCI, M) -- 0 Astenuti

1 non partecipa al voto in base all'Art.8 comma 4: Gandolfi (indipendente di CentroSinistra)

APPROVATO

 

Essendo stata superata la mezzanotte, la seduta viene sospesa e riprenderà martedì 29/04/2003 alle ore 19.30 con la discussione dei punti rimasti.

 

        

Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche

c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41  20136 Milano MI

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