a cura di Luca Gandolfi

Iscriviti alla Newsletter e la riceverai gratuitamente nella tua E-mail

 

 

Resoconto del Consiglio di Zona 5 del 18/04/2002

 

Interventi dei cittadini: nessuno

 

Appello: 29 presenti (altri arrivano nel corso della seduta)

 

 

1 - Approvazione dei verbali: nessuno.

 

 

 

2 - Comunicazioni del Presidente:

a - annuncia che i verbali pronti verranno posti in votazione nel prossimo C.d.Z.

b - ricorda i fatti del pomeriggio accaduti al Pirellone

c - informa il C.d.Z. che il consigliere De Allegri ha avuto un incidente in moto proprio nei pressi del C.d.Z., pare comunque che non vi siano fratture.

 

 

 

Comunicazioni dei Consiglieri:

(relaziono solo l'oggetto del materiale scritto consegnato e protocollato)

intervengono i consiglieri:

Zolla (AN): intervento solo verbale: interviene sulla tragedia del Pirellone e chiede un minuto di silenzio in memoria delle vittime e chiede anche di rinviare il C.d.Z. ad altra data. Lui era sul posto e vuole tornarci per dare una mano.

I consiglieri Scarano (verdi) e Muzzana (Margherita) interrompono e dicono no al minuto di silenzio perché è stato un incidente e non un attentato.

 

Si accende un vivace dibattito sulle due proposte di Zolla

Il Presidente del C.d.Z.: spiega di aver ricordato in apertura i fatti accaduti, ma si riprometteva di fare il minuto di silenzio nel prossimo C.d.Z. quando i fatti sarebbero stati più chiari.

Muzzana (Margherita) ribadisce il suo no al minuto di silenzio perché è stato un incidente e non un attentato.

Gandolfi (DS) si dice favorevole al minuto di silenzio e ricorda al consigliere Muzzana che anche per la tragedia di Linate è stato rispettato un minuto di silenzio e anche in quel caso era un incidente e non un attentato.

Berti (PRC) si a minuto di silenzio, ma ricordando anche i fatti tragici palestinesi

Scarano (verdi) no a minuto di silenzio e si a rinvio del C.d.Z.

Detti (verdi) ricorda che il Presidente del Senato Pera, dopo aver dato notizia dell'incidente al Pirellone ha detto che il lavori del Senato sarebbero continuati. Invita a seguire tale esempio.

D'Ambrosio (AN) nessun problema a ricordare con un minuto di silenzio anche i morti palestinesi e israeliani

Berdot (DS) libertà di chiedere un minuto di silenzio e libertà di uscire dall'aula in segno di dissenso

Zucco (FI) ognuno di noi e scioccato per immagini viste che ricordano quelle dell'11 settembre. Contrario al fatto che il C.d.Z. si occupi dei fatti del mondo. Si a minuto di silenzio perché Pirellone è simile a Linate. Due tragedie accadute a Milano. In ogni caso qualsiasi morto merita rispetto e dolore.

Armanini (PRC) i minuti di silenzio non contano, altre sono le azioni incisive. Denuncia il fatto che ci sono troppi aerei piccoli ed elicotteri che girano sul cielo di Milano. L'incidente prima o poi doveva accadere.

Il Presidente del C.d.Z.: ribadisce che era sua intenzione ricordare le vittime nel C.d.Z. di lunedì, ma vista la richiesta annuncia il minuto di silenzio per le vittime del Pirellone e per quelle di Palestina e Israele. Seguendo l'esempio del Senato i lavori del C.d.Z. continueranno.

 

Minuto di silenzio per le vittime del Pirellone e per quelle di Palestina e Israele

 

Riprendono i normali interventi degli iscritti a parlare:

Fumagalli (M): presenta una INTERROGAZIONE (sottoscritta dal centrosinistra) con oggetto: "ITIS Feltrinelli"

Pioli (LDP): rinuncia all'intervento

Muzzana (M): presenta una INTERROGAZIONE (sottoscritta dal centrosinistra) con oggetto: "Parco del Ticinello" --- presenta una INTERROGAZIONE (sottoscritta dal centrosinistra) con oggetto: "Problemi relativi all'Ambrosia"

Gandolfi (DS): intervento solo verbale: sottolinea le inefficienze verificatesi nei lavori delle Commissioni di zona a causa di un insufficiente lavoro preliminare che spetta ai presidenti di commissione nel suddividersi le iniziative a seconda delle rispettive competenze: troppo spesso abbiamo passato il tempo in commissione a dire che la tale iniziativa era di quella o di quell'altra commissione. Ciò ha comportato ritardi nei lavori istruttori svolti nelle commissioni e conseguentemente a tutto il C.d.Z., con grave danno alla cittadinanza.

Aggiunge che ha visto i dati relativi alla scarsa partecipazione ai lavori delle commissioni e commenta dicendo che sono davvero scandalosi. Ironicamente aggiunge: "chissà se con l'arrivo del gettone per le commissioni qualcuno risolverà magicamente i legittimi problemi personali o professionali che fino ad oggi gli hanno impedito di partecipare alle commissioni"

 

 

Il Presidente nomina gli scrutatori: De Padua (FI), Camilleri (Lega), Berti (PRC).

 

 

Fumagalli (M) chiede una sospensione per una riunione di centrosinistra

Il C.d.Z. viene sospeso per 10 minuti per la riunione del centrosinistra

 

 

 

3 - Parere alla proposta di deliberazione consigliare avente per oggetto "Approvazione dei criteri e degli importi relativi alla corresponsione del gettone di presenza ai consiglieri circoscrizionali per la partecipazione alle Commissioni di Zona": il Presidente del C.d.Z. 5 illustra il punto e annuncia il PARERE FAVOREVOLE con una proposta di emendamento con testo comune a tutti i C.d.Z.

Intervengono i consiglieri:

Fumagalli (Margh.) annuncia che il centrosinistra non ha trovato un accordo. Dice che i gettoni sono un diritto stabilito dalla legge, ma che è necessario dare maggiori deleghe al C.d.Z. perché altrimenti c'è una sproporzione tra i costi e l'utilità del C.d.Z.. Legge un documento che motiva le ragioni per cui la maggioranza del centrosinistra ha scelto di non partecipare al voto a norma dell'Art. 8. Tale documento, sottolinea, non è stato sottoscritto dai consiglieri Zaolino (M) e Gandolfi (DS) che motiveranno le loro posizioni.

Berti (PRC) dice no ai gettoni per le commissioni perché ritiene scandaloso il rapporto tra la quantità di fondi gestiti dal C.d.Z. (103.000 euro) e i costi del C.d.Z.

Zaolino (Margh.) la Legge ha stabilito da tempo il diritto dei consiglieri di zona al gettone anche per il lavoro nelle Commissioni, ma il comune lo attua con notevole ritardo. Il gettone per il lavoro svolto in commissione è giusto perché così avviene in tutte le altre istituzioni: Comuni, Provincie, Regioni, ecc. e il C.d.Z. non è e non deve essere una istituzione di serie B.

Altro è il discorso sulla necessità di avere più poteri e deleghe per poter essere maggiormente utili ai cittadini della zona, e su questo siamo tutti d'accordo.

Infine ricorda che la legge prevedeva che ai consiglieri spettasse una cifra pari ad un terzo di quello che percepisce il Presidente del C.d.Z., e non di un quinto come previsto nella proposta in oggetto.

Presidente del C.d.Z. 5: ricorda che è comunque nelle facoltà del consiglio comunale il ridurre l'importo complessivo, anche se lui dice di essersi sempre battuto affinché venisse riconosciuta in pieno l'importo massimo di un terzo previsto dalla legge. Come pure si è sempre battuto nelle sedi istituzionali perché il decentramento venisse valorizzato.

Gandolfi (DS) il dissenso non è tanto sul merito del contenuto del documento letto da Fumagalli, quanto piuttosto sulla scelta di non voto in base all'Art. 8.

Ricorda che poco tempo fa questo C.d.Z. ha approvato già una mozione con contenuti analoghi a quanto letto oggi da Fumagalli, e siccome è una mozione che ha avuto una larga maggioranza di consensi chiede (prima richiesta) che quella mozione venga allegata al parere che questa sera verrà espresso in modo che si abbia la certezza che tale mozione venga letta con la dovuta attenzione.

Concorda anche con l'intervento di Berti quando sostiene che vi sia una sproporzione tra la scarsità dei fondi gestiti dal C.d.Z. e i costi dello stesso, ma sottolinea che l'utilità del C.d.Z. non può essere svilita al mero calcolo economico: vi sono importanti posizioni politiche che non prevedono alcuna spesa.

Tutti sono d'accordo nel ritenere che il Decentramento vada valorizzato con maggiori deleghe, poteri, risorse economiche, organici amministrativi numericamente adeguati. Questa è una battaglia che stiamo facendo da tempo e sulla quale c'è pieno accordo.

Il discorso non è però il gettone per le Commissioni, a essere in discussione allora è la stessa utilità dei C.d.Z., perché siano realmente utili bisogna che ad essi vengano delegati maggiori poteri, altrimenti il nostro stesso ruolo qui è inutile, ma allora la scelta non è dire no al gettone o non partecipare al voto, quanto piuttosto le dimissioni di tutti i componenti del C.d.Z..

Il gettone per le Commissioni è assolutamente giusto per chi impiega parte del suo tempo e delle sue forze per svolgere un lavoro istruttorio indispensabile affinché il Consiglio possa poi operare ed essere utile ai cittadini. Certo chi in commissione non ci viene non lo può capire. I dati delle tabelle sulla partecipazione ai lavori delle Commissioni preparate dagli uffici sono sconcertanti e testimoniano una scarsissima partecipazione ai lavori delle Commissioni da parte dei consiglieri.

D'altro canto questo stesso dato, se rimanesse tale anche con l'entrata in vigore del gettone, dovrebbe essere di conforto per le casse del comune, perché la spesa si rivelerebbe molto inferiore a quanto stanziato a bilancio. Per questa ragione (seconda richiesta) chiede che al parere in oggetto venga allegata la tabella 1 con i dati della partecipazione media alle commissioni.

Infine si dice favorevole all'emendamento proposto perché se il testo proposto non venisse modificato, di fatto, renderebbe impossibile il lavoro delle commissioni.

Berdot (DS) il rapporto tra ciò che gestiamo e i costi del C.d.Z. la imbarazzano e sente rimesso in discussione il senso della sua presenza su questi banchi.

Presidente del C.d.Z. 5: ribadisce la necessità di valorizzare il Decentramento ed anche il suo parere favorevole al riconoscere un terzo e non un quinto ai consiglieri di zona.

Marzocco (FI) annuncia che non parteciperà al voto secondo l'Art. 8.

Longo (FI) chiede che si voti per appello nominale.

 

Si vota per appello nominale:

22 Favorevoli --- 0 Contrari --- 0 Astenuti --- 12 Non voto per Art. 8 (garantendo il numero legale)

APPROVATO

(compresa la proposta di emendamento e le due richieste di allegare la mozione e la tabella)

 

        

Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche

c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41  20136 Milano MI

E-Mail