a cura di Luca Gandolfi

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Resoconto del Consiglio di Zona 5 del 15/03/2001

 

Il Presidente del C.d.Z. 5 annuncia che prima di iniziare i lavori dell'O.d.G. odierno del 15/03/2001 verranno discussi i punti dell'O.d.G. del 12/03/2001 rimasti in sospeso a causa della mancanza del numero legale.

Si sviluppa una discussione per sapere in base a quali regolamenti sia possibile ciò. Il Pres. fa alcuni riferimenti a una sentenza molto vecchia e che pare non essere attinente. Cita poi un Art. del Reg. del Consilgio Comunale.

Si inizia così dal punto 7 dell'O.d.G. del 12/03/2001

 

dall'O.d.G. del 12/03/2001:

 

7 - Delibera di indirizzo sull'utilizzo del Teatro Ringhiera di via Boifava 17: Il Pres. della Commissione Cultura illustra la proposta che consiste in una concessione a titolo oneroso della durata di 6 anni a chi presenterà un Progamma di gestione con relativo piano economico triennale.

(sintesi degli interventi dei consiglieri)

Fumagalli (PPI) - nel suo intervento molto dettagliato illustra nel dettaglio alcuni motivi di perplessità, non ultimo il fatto che rispetto alla proposta presentata in Commissione il 21/02/2001 sono state apportate alcune modifiche sostanziali. Sottolinea inoltre che manca il Verbale della Commissione Cultura del 7/03/2001 (presieduta dal vice presidente di Comm.) che aveva nuovamente trattato il problema. La mancanza del verbale è grave poiché nelle 24 ore precedenti il C.d.Z. devono essere presenti tutti i documenti inerenti la proposta.

Viene inoltre rilevato che il Consiglio di Zona sarebbe tagliato fuori dalla Commissione esaminatrice poiché comprenderebbe al suo interno: 1 funzionario di settore; il direttore di settore; 3 esperti esterni.

Pavoni (DS) - sottolinea che tale proposta sembra voler togliere uno dei pochi compiti rimasti al consiglio di zona. Ribadisce le critiche già sviluppate da Fumagalli.

Pozzati (FI) - sostiene che tale proposta è fatta con lo scopo di ridare efficienza al teatro e quindi alla cultura in zona. Si dice disposto a inserire un vincolo che dia un ruolo al consiglio di zona.

Gandolfi (DS) - Non entra nello specifico della proposta non essendo membro di tale Commissione. Concorda con quanto espresso da Fumagalli e Pavoni, ribadendo la necessità di dare un ruolo maggiore al consiglio di zona. Sottolinea che una concessione di 6 anni è eccessivamente lunga, poiché taglerebbe fuori - di fatto - il consiglio di zona dalla gestione del teatro per tutta la prossima legislatura e per un pezzo di quella successiva. Tale proposta fatta allo scadere della legislatura sembra poco opportuna.

Berdot (DS) - dopo due anni di gestione non è stato prodotto nulla. Sostiene inoltre la illegittimità degli ultimi due punti della concessione.

Marzocco (FI) - la concessione a titolo oneroso, per essere presa in considerazione dai privati, deve per forza avere una durata lunga; tre mesi non verrebbero presi in considerazione.

Angiulli (SDI) - cattiva gestione del teatro per mancanza di volontà politica. Contrario a far gestire ad altri il teatro.

Replica del Pres. della Commissione Cultura - Rusconi (AN): si lamenta per la scarsa partecipazione nelle ultime sedute della sua commissione. Garantisce che il verbale scomparso è stato depositato e protocollato.

I cambiamenti sono dovuti a motivi tecnici e sono stati suggeriti dai responsabili degli uffici della zona.

Sottolinea che non spetta al consiglio di zona fare una convenzione con un privato. Quella in discussione è semplicemente una proposta (o bozza) di convenzione per la concessione a titolo oneroso del teatro. Saranno poi i tecnici dell'ente a ciò preposto a preparare il Bando.

La durata massima della concessione è di 6 anni, ma nulla vieta che essa possa anche essere di durata minore. Tuttavia più è lunga la durata e maggiori sono gli stimoli ad investire nel teatro per le compagnie.

La revoca della concessione è implicita e avviene per i motivi previsti dalla legge.

I 30 giorni (invece dei 60 della prima stesura) sono la prassi giurisprudenziale.

La presenza di 3 consiglieri nella Commissione è vietata dalla legge. È comunque il consiglio che sceglie i 3 esperti esterni.

La seduta viene sospesa per un incontro tra i capigruppo affinchè si concordino gli emendamenti e quindi i cambiamenti da apportare alla proposta. La sospensione dura più di un'ora.

Alle ore 0.02 riprendono i lavori.

È stato raggiunto un accordo per le modifiche: la durata sarà di 3 anni + 3 rinnovabili; i 3 esperti saranno designati dal consiglio di zona: 2 dalla maggioranza e 1 dalla minoranza; sono stati modificati i pesi relativi ed aggiunto un nuovo criterio.

Gli emendamenti vengono approvati all'unanimità: 32 favorevoli.

L'intera proposta viene approvata all'unanimità: 32 favorevoli.

 

 

8 - Problematiche relative al trasferimento del mercato Tabacchi-Baravalle: Il Pres. della Commissione Commercio si lamenta del fatto che il Settore Commercio abbia respinto la volontà espressa dal Consiglio di Zona nella Delibera N° 207/2000 (approvata a maggioranza) che proponeva di spostare il mercato del Baravalle da via Giambologna e via Tabacchi, in via Bocconi. Il settore centrale ha invece fatto spostare il mercato in via Baravalle (altro pezzo rimane in via Tabacchi). Si lamenta per l'interferenza - pare - dell'Università Bocconi che - secondo lui - ha lavorato contro tale decisione del CdZ.

Muzzana (Verdi) - contrario allo spostamento in via Bocconi perché si toglierebbe un punto di riferimento a coloro che ora usufruiscono del mercato, in particolare gli anziani, per portarlo in una zona con pochi residenti.

Gilera (DS) - la via Baravalle è inadatta ad ospitare il mercato: esistono evidenti problemi di sicurezza e l'impossibilità - in caso di necessità - di fare intervenire ambulanze o pompieri. Propone lo spostamento in via Balilla, mantenendo il restante in via Tabacchi.

I rilievi e le proposte fatte dagli esponenti del CentroSinistra rimangono inascoltate.

La proposta viene approvata a maggioranza: 21 favorevoli (FI e AN) - 11 contrari (CentroSinistra) - 0 astenuti.

 

 

9 - Proposta di adeguamento dei Comandi di zona della PM e loro coordinamento con le Guardie Ecologiche: Il Pres. della Commissione Sicurezza Zolla (AN) illustra la proposta. Rileva che per suo errore sull'O.d.G. risulta come "proposta del Consigliere …" quando invece è una "proposta della Commissione Sicurezza", scusandosi per l'inconveniente. Dalla lettura emerge che la prima proposta è stata modificata rispetto a quanto letto nella Commissione del 14/02/2001 prendendo atto che il Consiglio di Zona aveva già deliberato con Delibera N° 65/2000 sul medesimo oggetto "adeguamento dei Comandi di zona della PM al nuovo azzonamento" in seguito alla Mozione a suo tempo presentata dal Cons. Gandolfi (DS). Di fatto si chiede il sollecito di quanto deliberato in quell'occasione. La seconda proposta fa riferimento alla delibera quadro N° 390/1980 del 12 marzo 1980 in quanto propone che alla zona, ed in particolare alla Commissione Sicurezza, sia offerta la possibilità di coordinare le attività della PM con quella delle Guardie Ecologiche, dei Carabinieri, e della Polizia di Stato.

Gandolfi (DS) - Apprezza che si sia tenuto conto del fatto che il consiglio aveva già deliberato sul medesimo oggetto (per altro all'unanimità su Mozione di un Consigliere dell'opposizione) ed eviti di riproporre ciò che già era stato discusso e si limiti a fare un sollecito. Per quanto concerne la seconda proposta (rimasta praticamente l'unica) sottolinea l'inutilità di deliberare su un oggetto già regolamentato da una delibera quadro. Fa per altro notare che la citata delibera quadro N° 390/1980 si riferisce alla "refezione scolastica" e in realtà al suo interno non pare esservi nulla di quello che sostiene Zolla. Chiede chiarimenti in merito e se per caso la delibera a cui ci si riferisce non sia un'altra. Sul fatto poi di un coordinamento tra le attività svolte dalle varie forze dell'ordine, sottolinea che sicuramente questa è una cosa non solo utile, ma anche necessaria. Tuttavia non è certo il consiglio di zona e tantomeno la Commissione Sicurezza l'organo che possa svolgere la funzione di tale coordinamento, che invece spetta alle stesse forze dell'ordine citate. Anche in considerazione del fatto che la Commissione Sicurezza presieduta da Zolla, almeno negli ultimi mesi, non ha certo brillato per efficienza: si è riunita il giorno di San Valentino (solo due cittadini presenti di cui uno un amico di Zolla) per trattare l'argomento delle truffe agli anziani che nella nostra zona - come risulta dagli articoli del Corriere della Sera - si è manifestato soprattutto a metà ottobre 2000. Rileva inoltre che nell'OdG della Commissione Sicurezza, Verde e Arredo Urbano non vi era fissato un argomento inerente la sicurezza de prima dell'estate. Il fatto che la Commissione Sicurezza voglia essere lo strumento che dona efficienza alle Forze dell'Ordine sembra come minimo presuntuoso.

Replica del Pres. della Commissione Sicurezza Zolla (AN) - afferma che "si dice il falso" - il Cons. Gandolfi interrompe per chiedere a Zolla di specificare e di non essere vago come il suo solito, ma di basarsi invece su fatti e non su illazioni gratuite - Zolla continua senza specificare ma ribadendo l'accusa e dicendo che nell'OdG della Commissione Sicurezza è sempre presente la voce "varie ed eventuali" che consente la trattazione di questioni inerenti la sicurezza.

Gandolfi (DS) per fatto personale - sicuramente risponde al vero che nell'OdG della Commissione Sicurezza è sempre presente la voce "varie ed eventuali", ma - a prescindere dal fatto che è cosa ben diversa dal mettere in scaletta una specifica questione sulla sicurezza e l'ordine pubblico - rimane il fatto che tale voce può funzionare solo quando la commissione si riunisce, cosa che nell'ultimo periodo è avvenuto assai di rado.

Il Cons. Gandolfi prende tutti gli avvisi di Convocazione (che sono documenti ufficiali e protocollati, cioè dei fatti concreti e non semplici illazioni) della suddetta commissione e li legge uno per uno a ritroso: 14 febbraio 2001 - 29 novembre 2000 - 27 settembre 2000 - 5 luglio 2000 - 8 giugno 2000 - 23 maggio 2000 - 18 maggio 2000 (questa l'ultima in cui era presente in modo esplicito una questione di ordine pubblico) e così via. Ricorda che all'inizio era stato fornito in consiglio una pianificazione delle attività delle varie commissioni di zona da cui risultava (documento ufficiale e protocollato) che la commissione Sicurezza si sarebbe dovuta riunire ogni 15 giorni, e non una volta ogni due o tre mesi come è avvenuto nell'ultimo periodo.

La proposta viane approvata a maggioranza: 20 favorevoli (FI e AN) - 7 contrari (CentroSinistra) - 0 astenuti

(da notare che il CentroDestra non avrebbe avuto il numero legale se il CentroSinistra avesse deciso di abbandonare l'aula)

 

10 - Esame dei ricorsi sulle quote di refezione scolastica: si effettua la votazione nominale e a scrutinio segreto sui casi presentati. Al presente punto viene unito il punto con medesimo oggetto dell'O.d.G. del 15/03/2001.

 

Vista l'ora tarda si decide di non discutere i punti dell'O.d.G. del 15/03/2001 che verranno iscritti nell'O.d.G. del prossimo Consiglio di cui bisogna ancora stabilire la data.

 

Comunicazioni del Presidente del 15/03/2001: viene distribuito lo scritto a tutti i consiglieri. Il punto non viene però trattato in quanto parte integrante dell'O.d.G. del 15/03/2001. Anch'esso - come pure lo spazio per gli interventi dei consiglieri - viene rinviato al prossimo Consiglio di Zona.

 

        

Luca Gandolfi - Dottore in Scienze Politiche

c/o Consiglio di Zona 5 - v.le Tibaldi 41  20136 Milano MI

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