Lettera pubblicata su

MILANO Corriere della Sera di domenica 07/04/2002

 

CORSIE PREFERENZIALI / 2

Multare i pedoni?

Più di 3.000 multe in soli tre giorni per gli "invasori" delle corsie preferenziali. Questo il primo risultato delle nuove telecamere installate a Milano e della "tolleranza zero" del vicesindaco Riccardo De Corato. 

E i poveri ciclisti? Multati anche loro? Ma dove possiamo andare noi che vorremmo usare la bici? Nelle corsie preferenziali no. Sui marciapiedi no. Solo nel traffico a rischiare la vita per colpa di automobilisti disattenti e indisciplinati, o resi irascibili dalle code, con sportelli che si aprono improvvisamente e respirando i miasmi prodotti dai motori accesi di auto che procedono a passo d'uomo. 

Milano ha solo 40 chilometri di piste ciclabili. Di queste, molte vengono invase da auto o moto parcheggiate in modo selvaggio. Spesso ci si mettono pure i pedoni che le preferiscono ai marciapiedi. Coerenza vorrebbe che venissero multati anche i pedoni che invadono le rare piste ciclabili. Ma non diciamolo troppo forte, qualcuno potrebbe non capire che è solo una provocazione.

Luca Gandolfi

 

Il testo originale della lettera:

PISTE CICLABILI

Multare i pedoni?

Più di 3000 multe in soli 3 giorni per gli "invasori" delle corsie preferenziali. Questo il primo risultato delle nuove telecamere installate a Milano e della filosofia "tolleranza zero" di De Corato e "incassa qualche lira in più" di Albertini.

E i poveri ciclisti? Multati anche loro? Ma dove possiamo andare noi che vorremmo usare la bici? Nelle corsie preferenziali no. Sui marciapiedi no. Solo nel traffico a rischiare la vita per colpa di automobilisti disattenti, indisciplinati o resi irascibili dalle code, con sportelli che si aprono improvvisamente e respirando i miasmi prodotti dai motori accesi di auto che procedono a passo d'uomo (molto più lente delle bici). 

E le piste ciclabili? Milano ha solo 40 chilometri di piste ciclabili, una cifra ridicola se posta a confronto con quella di altre città europee. Di queste, molte vengono invase da auto o moto parcheggiate in modo selvaggio e, quando mancano queste, ci si mettono pure i pedoni che, non si sa perché, ma appena c'è uno straccio di pista ciclabile la preferiscono ai marciapiedi, magari dotati di un bel paio di sacchetti della spesa da tenere ben larghi per occupare tutto lo spazio.

Coerenza vorrebbe che venissero multati anche i pedoni che invadono le rare piste ciclabili. Ma non diciamolo troppo forte, qualcuno potrebbe non capire che è solo una provocazione.

Luca Gandolfi