Lettera pubblicata su

MILANO La Repubblica di sabato 09/02/2002

 

I luoghi dell'amore per le giovani coppie

In quest'ultimo periodo si è fatto un gran parlare del problema della prostituzione e ognuno sembra pronto a dare la sua ricetta: chi rivuole le case chiuse; chi propone i quartieri a luci rosse; chi, condannando moralmente la prostituzione, cerca invece il modo più efficace per eliminarla, magari accanendosi con i clienti. Senza ombra di dubbio è assolutamente necessario debellare il problema dello sfruttamento della prostituzione che in alcuni casi è una vera e propria forma di schiavitù, ma non lo si può certo fare con leggi discriminatorie. Tutto ciò riguarda la sfera dell'amore a pagamento.

Sarebbe però il caso di occuparsi anche della sfera dell'amore più o meno romantico e non a pagamento; in particolare di un problema assai diffuso tra i giovani: i luoghi dell'amore.

Gli studi sociologici negli ultimi anni confermano una tendenza già emersa negli anni '80 che vede i giovani allungare sempre di più la loro permanenza all'interno della famiglia di origine. Ci ritroviamo così con molti adolescenti, ma anche molti studenti universitari spesso abbastanza squattrinati che non hanno un luogo al chiuso dove incontrarsi in intimità con la loro partner fissa o occasionale. Sono così costretti ad attendere con ansia le rare opportunità di "casa libera" o, più spesso, a dirigersi verso i parcheggi e le strade meno trafficate che per l'occasione si trasformano in "alberghi all'aperto" dove "le auto dell'amore" si fermano. Freddo, guardoni e rischi di aggressioni fanno parte di questo universo che i giovani conoscono bene.

Perché non si ragiona anche su questo problema? Varrebbe forse la pena di pensare a delle aree attrezzate, protette da sguardi indiscreti e sicure dove le giovani coppiette possano parcheggiare in sicurezza i loro veicoli ed amarsi.

Luca Gandolfi