Lettera pubblicata su
MILANO Corriere della Sera di domenica 23/09/2001
BIGLIETTI DEL TRAM
Proposta: 120 minuti
Milano è sconvolta
dai lavori: via Larga è sottosopra, corso Italia è sventrato, via Pezzotti
transennata, e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Tutto ciò
comporta notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per quelli che per i loro
spostamenti prendono i mezzi pubblici di superficie.
Il percorso della 65, tanto per fare un esempio, è stato profondamente
modificato a causa dei lavori della Metrotranvia Sud, nella speranza che quando
questi saranno terminati il trasporto pubblico ne tragga dei vantaggi (sarà
tutto da verificare). Al momento l’unico risultato è che per andare in centro
con la 65 ci si impiegano dai 45 minuti a più di un’ora (nelle ore di punta)
quando fino a pochi mesi fa nei 75 minuti di validità del biglietto Atm con lo
stesso mezzo (percorso tradizionale) si riusciva ad andare in centro, fare un
giro per negozi e ritornare a casa.
In questo contesto sentiamo il sindaco e gli assessori ripetere la solita solfa che ci propinano ogni anno: "Ci dispiace, ma ci è impossibile non aumentare il prezzo del biglietto". In questo modo non si stimola certamente la gente a prendere i mezzi pubblici, con gli ovvi problemi di congestione del traffico e di inquinamento che ne conseguono.
Se proprio non si può fare a meno di aumentare il prezzo del biglietto del tram, allora che almeno si abbia la decenza - vista la diminuita efficienza - di aumentarne i minuti di validità almeno fino a 120.
Luca Gandolfi