Gennaio 2009 |
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di Luca Gandolfi |
[Articolo del 26.01.2008]
Richiesta di mettere i bagni nei parchi e giardini
Nel
Consiglio di Zona 5 del 11.12.2008 il gruppo dell’Italia dei Valori (primo
firmatario ed estensore il sottoscritto) ha presentato una MOZIONE per
chiedere di dotare di bagni pubblici i parchi e giardini della Zona 5. La
mozione è stata sottoscritta dai seguenti gruppi politici: Italia dei Valori,
Partito Democratico, PS e UDC.
Il
ragionamento che sta all’origine di tale proposta è molto semplice: se si
vogliono rendere realmente vivibili i giardini pubblici della nostra città (per
competenza territoriale la mozione parla solo di quelli della Zona 5) bisogna
dotarli di tutti quei servizi necessari a consentire la permanenza delle persone
in tali luoghi per ore. I bagni pubblici risultano quindi indispensabili allo
scopo di migliorare la vivibilità di questi spazi, soprattutto se pensiamo che
i frequentatori dei giardini sono nella stragrande maggioranza dei casi nonni o
mamme che portano a giocare i loro bambini e che vi rimangono per ore.
Indispensabile quindi la presenza di bagni pubblici in cui poter svolgere,
all’occorrenza, i bisogni fisiologici. Stessa necessità la possono avere
anche coloro che frequentano i parchi cittadini per tenersi in forma facendo
jogging o qualsiasi altro sport.
Le
principali città europee lo hanno capito da tempo e si sono dotate di
modernissimi bagni autopulenti, fruibili anche da persone diversamente abili, a
cui si accede semplicemente infilando una monetina di poche decine di centesimi
di euro. Ma ormai lo sappiamo: tutto ciò che nelle altre città europee è la
normalità, a Milano sembra fantascienza.
A
completare il quadro si aggiunge il fatto, assolutamente grottesco, che Milano
abbia pensato di dotare molti dei parchi e giardini di aree
cani ove i migliori amici dell’uomo possono sia correre che espletare i
loro bisogni fisiologici, ma non abbia ancora pensato di fornire lo stesso
servizio agli esseri umani. A volte il mondo è davvero bizzarro.
Il
26 gennaio si è riunita la Commissione Verde, Arredo Urbano e Ambiente della
Zona 5 per analizzare e discutere la mozione. Nel corso del dibattito sembravano
tutti favorevoli alla proposta, ma appena prima che si giungesse alla votazione
il capogruppo di AN, Gussoni, chiedeva che la si rinviasse per poter prima fare
una ulteriore Commissione in cui vi fosse l’audizione di un responsabile della
Polizia Locale per chiarire in base a quali norme i bar e i vari esercizi
pubblici erano obbligati a fare utilizzare i loro bagni alla cittadinanza.
Invece di porre in votazione il testo condiviso della mozione, si è quindi
messo in votazione il rinvio che ovviamente la maggioranza ha approvato. Tutto
rinviato.
Quello
che lascia perplessi (anzi, sconcertati) è il fatto che alcuni consiglieri di
maggioranza avessero sostenuto fino a pochi minuti prima l’opportunità di
mantenere distinte le due questioni, portando avanti la mozione così come era e
facendo un documento differente sulla questione dell’uso dei bagni dei locali
aperti al pubblico.
Non
solo, in qualità di primo firmatario e relatore avevo dato piena disponibilità
a qualsiasi aggiunta che fosse migliorativa del testo, compresa quella inerente
la questione dell’uso dei bagni dei locali aperti al pubblico, sia che la si
volesse aggiungere in sede di Commissione, sia come emendamento durante il
dibattito in Consiglio. Disponibilità che nonostante sia stata più volte
ripetuta il consigliere Gussoni ha fatto finta di non sentire, insistendo con la
sua proposta di rinvio, che evidentemente aveva altri scopi. La maggioranza è
riuscita in questo modo a non votare una proposta che aveva appena detto di
condividere, rinviandola alle calende greche.
È
bene che i cittadini conoscano questi atteggiamenti che hanno il sapore di
inutili giochini politici che poco o nulla hanno a che vedere con ciò che è
utile ai cittadini stessi: proposte chiare su questioni concrete come è questa
che chiede di mettere dei bagni pubblici nei parchi e giardini della nostra
zona.
Questa
maggioranza ha dato ancora una volta una triste dimostrazione di incapacità di
governare in modo utile la nostra Zona 5.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori