Ottobre 2004 |
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di Luca Gandolfi |
[Articolo del 08.10.2004]
VIABILITÁ:
Proposte e risposte per via Aicardo
Ai
primi di luglio alcuni cittadini residenti in via
Aicardo ci avevano segnalato alcune problematiche di carattere viabilistico
che riguardavano la loro via, in particolare il fatto che alcuni veicoli vi
transitavano a velocità troppo elevata (soprattutto nelle ore serali e
notturne) rendendo quindi rischioso l’eventuale attraversamento della strada,
ma anche essendo fonte di disturbo da rumore per coloro che, soprattutto nei
mesi caldi, tengono le finestre aperte.
Avendo
constatato che effettivamente in via Aicardo non vi è la presenza di nessun
disincentivo alla eccessiva velocità e tenendo conto che era già stata resa
nota da parte del Comune l’intenzione di dare vita all’Isola Ambientale
“Caduti del Lavoro” (vedi La Conca di gennaio 2002) la cui filosofia era
volta a disincentivare il traffico di attraversamento e la riduzione della
velocità di transito dei veicoli tramite l’utilizzo di vari accorgimenti
viabilistici, alcuni consiglieri del centrosinistra hanno presentato in C.d.Z. 5
una istanza in cui si fanno le seguenti richieste: 1) alla Polizia Municipale,
si chiede di effettuare controlli della velocità con postazioni mobili in via
Aicardo, in particolare nelle ore notturne; 2) all'Assessore al Traffico e
Mobilità del Comune di Milano e ai tecnici dei Settori del Comune competenti
per materia, si chiede di valutare la possibilità di installare uno dei
seguenti accorgimenti per la riduzione della velocità dei veicoli in via
Aicardo: a) due castellane (cioè
l’innalzamento a quota marciapiede degli attraversamenti pedonali che
costringono le vetture a rallentare) nelle seguenti posizioni: la prima, in
corrispondenza dell’attraversamento di via Aicardo per accedere a via Carcano
ove è presente una Scuola materna ed è anche via di accesso per chi si
reca al supermercato di via Sant’Ampellio o in Chiesa; la seconda in
corrispondenza dell’attraversamento di via Aicardo per accedere a via Bonghi,
che rappresenta un passaggio molto frequentato per recarsi alla vicina fermata
di via Pezzotti della Metrotranvia Sud 15; b) come seconda opzione, alternativa
alla precedente, e sempre in corrispondenza degli incroci Aicardo/Carcano e
Aicardo/Bonghi, si proponeva l’installazione di due
semafori a chiamata pedonale che fossero anche dotati
di sensore che fa divenire il semaforo rosso in caso qualche veicolo superi i
limiti di velocità.
Queste
erano le proposte formulate, vediamo ora cosa ci è stato risposto dal Settore
Traffico e Viabilità, Settore Studi e Progetti, Ufficio Mobilità e Sicurezza
Stradale. Lo scrivente ufficio riconosce che la creazione di castellane in
corrispondenza degli incroci Aicardo/Carcano e Aicardo/Bonghi si lega con
l’idea di Isola Ambientale immaginata per tale area, ma ricorda anche che nel
progetto dell’I.A. “Caduti del Lavoro” si opera prevalentemente attraverso
la modifica degli schemi di circolazione e altri accorgimenti strutturali.
L’Ufficio Mobilità e Sicurezza Stradale gira quindi al Settore Strade,
Parcheggi e Segnaletiche il compito di valutare l’opportunità di realizzare
in tempi brevi (cioè prima dell’Isola Ambientale “Caduti del Lavoro”) le
due castellane richieste. Nella risposta non si esclude neppure la possibilità
di installare una serie di dossi artificiali in corrispondenza dei due
attraversamenti.
Viene
inoltre annunciato che nel mese di settembre verranno effettuati rilevamenti sul
traffico in via Aicardo, in modo da avere dei dati in base ai quali poi il
Settore Strade, Parcheggi e Segnaletiche formulerà al C.d.Z. 5 le proposte
ritenute praticabili in tempi brevi.
Per quanto riguarda invece la proposta dei semafori che diventano rossi quando i veicoli superano i limiti di velocità, ci viene detto che il Comune di Milano non ha ancora avviato la sperimentazione di questo tipo di dispositivo. E questa – permetteteci di dirlo – è una nota estremamente negativa, poiché tale dispositivo viene ormai adottato assai di frequente da molti altri comuni presenti nel nostro paese e Milano, su questo aspetto, rischia di rimanere un passo indietro. Invitiamo quindi la Giunta Albertini ed in particolare l’Assessore al Traffico a guardare con maggiore interesse ed attenzione a questo tipo di soluzione che ha l’evidente pregio di rendere più sicure le strade, poiché impone subito all’autista di rallentare per poi fermarsi al rosso, a differenza delle telecamere dotate di autovelox che invece fanno recapitare pacchi di multe mesi dopo la contravvenzione, mettendo in crisi i delicati bilanci familiari e senza indurre «il pilota» a spingere di meno sull’acceleratore.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)