Aprile 2004 |
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di Luca Gandolfi |
[Articolo del 23.04.2004]
INQUINAMENTO
E RUMORI:
Quartiere Basmetto: convivere col rumore e l'inquinamento
Il
31 marzo, dopo ripetute richieste delle opposizioni, si è riunita la
Commissione Ambiente della Zona 5 per analizzare le problematiche derivanti
dalle attività svolte dalla ditta CCM di via Chiesa Rossa 251.
Alla
riunione erano presenti molti cittadini che con la loro testimonianza hanno
spiegato molto bene lo stato di esasperazione per una situazione di forte
disagio che si protrae nel tempo: vi sono problemi di rumore e di gas di scarico
dovuti all’accensione dei motori dei camion soprattutto al mattino presto, ma
a volte anche in piena notte; preparazione di cemento e bitume nelle betoniere,
con sabbia e polveri che entrano nelle abitazioni; odori malsani che ogni tanto
si sentono nell’aria e materiale di risulta, prevalentemente asfalto e
catrame, accumulato nell’area confinante con probabili problemi di
inquinamento ambientale (suolo, sottosuolo, falda e forse anche del vicino
Naviglio Pavese).
Viste
le molteplici problematiche presenti i cittadini hanno deciso di inoltrare una
serie di esposti prima alla Polizia Municipale (che ora si chiama “Locale”)
e poi alla Polizia Provinciale. Un percorso legale di cui hanno fornito tutta la
documentazione in Commissione, lasciando una copia al tavolo della Presidenza
affinché venisse allegato al verbale della seduta. Tuttavia quando nei giorni
successivi mi sono recato presso gli uffici per chiedere copia di quel materiale
ho scoperto che nulla di tutto ciò era stato allegato al Verbale e, con ogni
probabilità, il Presidente della Commissione si era tenuto per sè tutta la
documentazione che invece doveva essere messa agli atti.
Passiamo
oltre e vediamo di fare una breve sintesi delle risultanze degli esposti fatti
dai cittadini.
La
prima ispezione fatta dalla Polizia Municipale pare sia andata a vuoto per un
disguido in quanto si sono verificate le attività svolte al civico 261 invece
che al 251. L’esito delle successive ispezioni compiute dalla PM davano esito
negativo, come si dice anche nel testo di una risposta alle interrogazioni
presentate dal centrosinistra (PG 627.115/2003 del 21.03.2003): “[…]
si è provveduto più volte ad inviare i vigili di quartiere, i quali non hanno
mai rilevato violazione di nessuna natura. L’area in questione è utilizzata
come ricovero e deposito di autocarri e mezzi d’opera da parte della ditta CCM
s.r.l. […]”. In questo scritto della PM viene inoltre spiegato che gli
addetti di questa ditta lavorano 7 giorni su 7, prevalentemente in orari diurni,
ma può anche accadere che lavorino nei giorni festivi ed in orari inconsueti.
La CCM svolge infatti servizio di assistenza e pronto intervento per conto della
AEM. Sempre secondo quanto scritto dalla PM “le
operazioni effettuate all’interno del ricovero/deposito di via Chiesa Rossa
251 sono molto brevi e si limitano all’accensione del veicolo ed al suo
successivo allontanamento. […] in un unico caso era in corso il lavaggio di
una betoniera con motore spento che non produceva alcun rumore.”
Tale
scritto lasciava perplessi ed insoddisfatti i cittadini che si chiedevano se
poteva essere ritenuto “normale” il lavaggio di una betoniera senza vasche
di raccolta, con la dispersione nel terreno di oli e sostanze di vario genere.
I
cittadini decidevano quindi di rivolgersi alla Polizia Provinciale con un
ulteriore esposto. In questo caso gli accertamenti compiuti portavano al
sequestro dell’area limitrofa che – secondo quanto ci hanno spiegato i
cittadini – veniva utilizzata per lo scarico del materiale di risulta, in
particolare catrame, provocando anche un innalzamento del suolo di circa tre
metri!
La
Polizia Provinciale è tornata poi a svolgere una serie di rilevazioni
fonometriche ed ha incaricando la Polizia Municipale di svolgere un’attività
di monitoraggio continua che viene attuata – ci hanno spiegato i cittadini –
tra le 6 e le 7 del mattino. A proposito di questo monitoraggio i cittadini
presenti in Commissione hanno suggerito, al fine di renderlo realmente efficace,
di effettuarlo non ad orari fissi ma a sorpresa, con agenti in borghese e non in
divisa. Suggerimenti che il centrosinistra ritiene molto preziosi ed ha quindi
invitato il Presidente della Commissione a farsene carico affinché li
riportasse alle autorità che svolgono tali attività di monitoraggio.
Ancora più importante è la necessità di effettuare in tempi brevi delle rilevazioni che accertino se vi è la presenza di eventuali sostanze inquinanti nel terreno (sia quello dove ha sede la ditta, sia quello confinante posto sotto sequestro). È certamente presto per formulare delle conclusioni, ma visto quanto esposto dai cittadini vi è una grave situazione che va chiarita con tutti gli accertamenti possibili e risolta al più presto.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)