Marzo 2004

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di Luca Gandolfi

C.d.Z. 5 e Decentramento nel kaos

Che la Giunta Albertini tenesse in scarsa considerazione il Decentramento era risaputo. Una ulteriore dimostrazione viene dal fatto che in Zona 5 la carenza di organico è talmente grave che il C.d.Z. 5 convocato per il 23 febbraio è stato rinviato per mancanza di personale. In quel frangente il Presidente del C.d.Z. 5, tramite la sua segretaria, ha provveduto ad avvisare telefonicamente in anticipo i consiglieri che hanno quindi evitato di recarsi inutilmente in consiglio.

La convocazione successiva era stata fissata per il 4 marzo e all’ordine del giorno c’era ancora il punto estremamente importante ed urgente che riguardava il programma culturale delle Biblioteche pubbliche rionali della Zona 5.

Purtroppo anche il 4 marzo non è stato possibile svolgere i lavori del C.d.Z. 5 per la mancanza di personale di sesto livello autorizzato alla verbalizzazione delle sedute consiliari. In questo secondo caso il Direttore di Settore aveva comunicato il giorno prima per iscritto al Presidente l'impossibilità di reperire personale di livello adeguato per svolgere il ruolo di verbalizzatore della seduta, ma il Presidente questa volta non avvertiva in anticipo i consiglieri che si sono  quindi ritrovati nell’aula consiliare intitolata a W. Tobagi di viale Tibaldi 41 senza la possibilità di svolgere i lavori all’ordine del giorno.

Il Presidente coglieva l’occasione per comunicare che in seguito al mancato Consiglio del 23 febbraio aveva inviato una lettera all’Assessore al Decentramento in cui sottolineava la gravità della situazione e chiedeva “una adeguata ed urgentissima soluzione”. Il Presidente del C.d.Z. 5 aggiungeva di non aver ancora ricevuto alcuna risposta scritta ma solo rassicurazioni telefoniche dai collaboratori dell’assessore.

È bene ricordare che il problema di un sotto-organico di sesti livelli (ci è stato spiegato che ce ne vorrebbero almeno sei, ma oggi la Zona 5 ne ha solo “due e mezzo”, poiché alcuni sono part-time) non nasce oggi, tanto è vero che già più volte in passato il C.d.Z. 5 ha votato all'unanimità richieste di integrazione dell'organico in forza alla zona, ma evidentemente tali richieste sono rimaste inascoltate e i fatti di questo ultimo periodo ne sono l’ovvia conseguenza.

Credere nel Decentramento vuole anche dire dotarlo di tutti quegli strumenti che ne consentono un corretto funzionamento, come è stabilito nello stesso Regolamento del Decentramento Territoriale, all’Art. 27 punto 2: “[…] le Zone sono dotate di risorse finanziarie e di personale in quantità commisurata allo svolgimento delle funzioni attribuite e rapportata all’ammontare delle risorse complessivamente disponibili.

Quanto sta accadendo in C.d.Z. 5 è il risultato della scarsa considerazione che la Giunta Albertini ha dimostrato in questi anni nei confronti del Decentramento.

Una scarsa considerazione che incomincia ad irritare anche i consiglieri di zona della stessa maggioranza del Sindaco, visto che il Consiglio di Zona 3 nella seduta del 4 marzo ha approvato una mozione presentata dall'opposizione in cui si chiede all'Assessore al Decentramento di dimettersi. Lo stesso è poi avvenuto in Consiglio di Zona 1.

Nella seduta del 18.03.2004 anche il nostro C.d.Z. 5 ha approvato lo stesso documento con i seguenti risultati: 19 favorevoli (tutte le opposizioni, più il Nuovo PSI); 9 contrari (8 di FI, 1 di AN); 0 astenuti; i 2 consiglieri della Lega Nord, esprimendo una severa critica per lo scarso impegno nei confronti del Decentramento, soprattutto da parte del Sindaco Albertini, hanno scelto di non partecipare al voto a norma dell’Art. 8 comma 4.

Va anche precisato che AN ha motivato il suo voto contrario alla mozione spiegando che, pur condividendo i contenuti di denuncia, essa si rivolgeva al bersaglio sbagliato, poiché se il Decentramento a Milano non funziona le responsabilità sono principalmente di chi non lo vuole fare funzionare, cioè il Sindaco Albertini.

Lo stesso capogruppo di FI, nel suo intervento, ha ammesso che l’Assessore non ha fatto un gran lavoro in questi anni per il Decentramento. Il capogruppo di FI ha poi aggiunto che dopo il voto FI sarebbe stata disponibile a un lavoro costruttivo con tutte le forze politiche presenti in C.d.Z. 5, compresa l’opposizione, per cercare di valorizzare il Decentramento.

Il problema vero è e continua ad essere il fatto che il Sindaco Albertini e la sua Giunta di un Decentramento vero non ne vogliono sentir parlare e il risultato è un Decentramento sempre più nel kaos.

Luca Gandolfi

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