Dicembre 1999 |
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di Luca Gandolfi |
Consiglio di Zona 5
L'INSULTO DEL CENTRO-DESTRA AI QUARTIERI STADERA E SPAVENTA
Il titolo è esplicativo di ciò che è accaduto in Consiglio di Zona 5.
Cosa è successo?
Il 29 novembre 1999 erano all'O.d.G. in Consiglio di Zona 5 le Mozioni Gandolfi (DS) sul Quartiere Stadera e De Allegri (DS) sul Quartiere Spaventa, con proposte simili, tra cui: il portierato a tempo pieno per tutti gli stabili; il rafforzamento ed l'effettivo funzionamento dell'Ufficio Ispettori dell'ALER; idonei locali per la raccolta dei rifiuti e altro ancora.
Il voto ha dato i seguenti risultati: 15 favorevoli (il Centro-Sinistra e la Lega Nord); 0 contrari; 22 astenuti (il Centro-Destra).
Per colpa dell'astensione del Centro-Destra le due Mozioni non sono passate. Di questo, il CentroDestra dovrà risponderne di fronte ai cittadini che abitano i suddetti quartieri popolari.
Per essere più precisi bisognerebbe dire che è stata colpa della Destra (FI e AN), perché il rappresentante del Centro (CCD) quella sera non era presente in aula.
Questo voto del Centro-Destra è stato un vero e proprio insulto per i cittadini che abitano allo Stadera e allo Spaventa.
È vero che non hanno votato contro, ma per come funzionano i meccanismi del voto, di fatto, un'astensione compatta della maggioranza equivale a un voto contrario. Lo stesso risultato è lì a testimoniarlo: con 15 favorevoli, nessun contrario e 22 astenuti la Mozione NON PASSA!
Affinché una Mozione venga approvata è necessario che riceva la metà più 1 dei voti sul totale dei votanti.
Del resto, per esprimere una posizione di neutralità esistono anche altri sistemi. Invece di votare astensione, era possibile astenersi dal voto (cioè non votare) ai sensi dell'Art. 8 punto 4 del Regolamento del Decentramento Territoriale che spiega bene i meccanismi del voto e che cito testualmente:
"Quando non siano richieste maggioranze speciali, una proposta si intende approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei votanti. I Consiglieri che dichiarano di astenersi dal voto si computano nel numero necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel numero dei votanti."
Quindi è proprio la dichiarazione di non voto che rappresenta la scelta di maggiore neutralità, perché da un lato non inficia la validità del voto in quanto i Consiglieri risultano presenti; mentre dall'altra parte, non votando, non vengono conteggiati nel numero dei votanti e quindi muta il totale su cui fare riferimento per calcolare la metà più uno per fare passare una Mozione o una qualsiasi delibera.
Nel caso in questione, se avessero dichiarato di non votare, le due Mozioni sarebbero state approvate.
Insomma, da qualsiasi parte la si guardi il risultato è lo stesso: il Centro-Destra non ha voluto far passare le Mozioni sullo Stadera e sullo Spaventa.
Rimane comunque da capire il perché di questa posizione del CentroDestra nei confronti di proposte condivisibili sui quartieri Stadera e Spaventa. Per chi scrive è davvero molto difficile comprenderlo. Bisognerebbe chiederlo a loro.
Altrettanto incomprensibile la dichiarazione di voto favorevole del Vicepresidente Rusconi (AN). Come pure il parere favorevole espresso da Pozzati (FI) a nome di tutto il suo gruppo politico, alla condizione che venisse ritirato l'emendamento dei DS che estendeva alcune delle proposte fatte per lo Stadera a tutti i quartieri popolari della Zona 5. Abbiamo ritirato l'emendamento pur di riuscire ad ottenere qualcosa di importante e di immediato per i cittadini dello Stadera, ma ciò non è bastato: il Centro-Destra ha deciso di astenersi in modo compatto. Una prova di incoerenza con le affermazioni fatte da loro stessi pochi attimi prima.
Sembra proprio che il Centro-Destra voglia far passare il messaggio per cui in Consiglio le Mozioni presentate dalle opposizioni non vengono appoggiate dalla maggioranza.
Le uniche alternative sono: il rinvio in Commissione, dove la Mozione diventa della Commissione e perde quindi la sua connotazione partitica; oppure le Mozioni Urgenti sottoscritte anche dalla maggioranza e di cui si possono attribuire anche loro i meriti.
Zero visibilità alle opposizioni, questa sembra essere la regola.
Un ragionamento studiato a tavolino e che si dimentica che dietro ai comportamenti che si tengono in aula Consiliare ci sono poi le conseguenze per i cittadini. Un atteggiamento profondamente sbagliato: la funzione della politica è, prima di tutto, agire in funzione degli interessi della cittadinanza.
Il CentroDestra sembra aver fatto un ragionamento in prospettiva delle prossime elezioni Regionali. Per chi è abituato a fare politica in modo demagogico, è sempre utile avere qualche grosso problema irrisolto da cavalcare in campagna elettorale. Una speculazione elettorale che va a danno dei cittadini.
Questo è un modo davvero contorto di ragionare. Inoltre, non credo che abbiano fatto bene i conti. È assai probabile, infatti, che almeno nei due quartieri popolari in questione, Stadera e Spaventa, il Centro-Destra pagherà molto cara la sua scelta di non far passare la proposta di un portierato a tempo pieno.
Un'ultima considerazione sui tempi: le Mozioni sui quartieri Stadera e Spaventa - come del resto tutte le altre Mozioni presentate dalle opposizioni -hanno dovuto attendere davvero tanto prima di venire discusse, basti pensare che sono state presentate in Consiglio il 14 ottobre 1999 e sono state invece discusse il 29 novembre 1999. Un mese e mezzo! Cioè molto vicini al limite massimo consentito dal regolamento. Questo la dice lunga su quanto il Centro-Destra sia realmente interessato a risolvere i problemi della gente che abita i quartieri popolari.
È bene ricordare, inoltre, che secondo quanto previsto dall'Art. 25 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Consiglio Comunale, le Mozioni vanno discusse "[…] entro la sesta seduta successiva e comunque nel corso della seduta in cui si svolga un dibattito sulla materia relativa alla mozione medesima." La seconda parte di tale articolo è stata completamente disattesa e ignorata nella serata del 11/11/1999 quando, pur essendoci nell'O.d.G. proposte sulla materia, le Mozioni in questione non sono state discusse.
La cosa che dispiace di più è che le conseguenze maggiori di simili comportamenti le subiscono i cittadini.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 - DS