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Consiglio Provinciale: la lunga sfida per il Bilancio 2010
Otto sedute di Consiglio, una durata addirittura fino alle 7.20 del mattino seguente, per arrivare all’approvazione del Bilancio di previsione 2010
Con
il Consiglio Provinciale del 22 marzo si è aperta la fase dedicata al Bilancio
di previsione del 2010. La prima
seduta è stata dedicata alla illustrazione
al Consiglio da parte dell’assessore provinciale al Bilancio.
La
successiva seduta del 23.3.2010 è iniziata con gli interventi dei due relatori:
per la maggioranza il leghista Gelli; per la minoranza il consigliere Ceccarelli
(PD). A seguire si è aperto il dibattito
generale sul Bilancio in cui sono intervenuti i consiglieri provinciali.
Dibattito che è proseguito poi anche nella seduta del 24.3.2010 e si è
concluso con le repliche dell’assessore al Bilancio. A quel punto è iniziata la
discussione dei vari Ordini del Giorno collegati al Bilancio che è andata
avanti nei Consigli del 25, 30 e 31 marzo con interventi del relatore e di un
solo consigliere per ogni gruppo politico.
Quasi
superfluo rilevare che quelli presentati dalla maggioranza sono stati tutti
approvati, mentre quelli presentati dall’opposizione sono stati in gran parte
respinti, a parte quelli elencati qui di seguito: quello sul garante per i
diritti degli animali (approvato all’unanimità); quello per il sostegno delle
vittime del racket e usura (approvato all’unanimità dopo alcune modifiche);
quello per chiedere un Parco Comunale di Interesse Sovracomunale che includa
l’area della Campagnetta di San Donato (approvato dopo alcune modifiche);
quello per le politiche energetiche volte alla riduzione dell’inquinamento da
CO2 (approvato all’unanimità dopo alcune modifiche); quello che chiede la
prosecuzione del progetto per le strutture destinata alla prima infanzia
(approvato all’unanimità dopo alcune modifiche).
Lascia
davvero a bocca la bocciatura che la maggioranza ha dato, in molti casi senza
neppure intervenire per dare delle motivazioni, a Ordini del Giorno
dell’opposizione su temi estremamente importanti e che ritenevamo potessero
essere condivisibili, come: quello sulla situazione dei trasporti pubblici
dell’area metropolitana; quello su interventi di manutenzione straordinaria
della rete stradale provinciale; quello sulla Protezione Civile della Provincia
di Milano che dopo la creazione della Provincia di Monza e Brianza si trova in
serie difficoltà; quello a favore delle scuole pubbliche del territorio; quello
per un fondo speciale per i lavoratori colpiti dalla crisi; quello per garantire
l’accesso ai luoghi della cultura alle persone con disabilità attraverso
l’eliminazione di eventuali barriere architettoniche; quello per valorizzare
la vocazione agricola del Parco Agricolo Sud; quello per chiedere l’attuazione
del Piano Rifiuti vigente e delle politiche volte ad incrementare la raccolta
differenziata; quello per chiedere un sostegno alle famiglie monoreddito e
numerose. L’elenco potrebbe continuare.
La
seduta più estenuante è stata sicuramente quella del 31.3.2010: convocata per
le 15.00, iniziata con il solito ritardo di 45 minuti, sospesa verso le 20.30
per la pausa cena, ripresa alle 21.30 e continuata
fino alle 7.20 del mattino seguente!!! Il tutto per finire la discussione
degli ordini del giorno sopra menzionati e iniziare quella degli emendamenti al Bilancio che erano 705 e per i quali ciascun
consigliere aveva diritto di intervenire per 5 minuti. Al termine di quella
maratona si era giunti solo all’emendamento n° 7.
Nei
Consigli successivi del 8 e 12 aprile si è aperta una fase di dialogo tra le
parti che ha portato ad un accordo in base al quale l’opposizione ritirava la
maggior parte degli emendamenti in cambio dell’approvazione di quello volto a
destinare 300.000 euro ad AFOL per
l’attività di formazione e orientamento al lavoro e ottenere una serie di
impegni da parte della maggioranza e assunti con dichiarazione del Presidente
della Provincia, Podestà al fine di “[…] allocare idonee risorse, compatibilmente con l’equilibrio di
Bilancio, alle politiche attive del lavoro, al trasporto pubblico,
all’edilizia scolastica e al sostegno delle famiglie, anche in una visione di
area vasta.”
Una vittoria politica che i gruppi di opposizione hanno ottenuto grazie ad un sapiente uso degli strumenti della democrazia consiliare.
Luca Gandolfi Consigliere Provinciale di Milano Di Pietro Italia dei Valori |
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