" La nuova amministrazione provinciale vuole chiudere la Casa della Pace " di Luca Gandolfi - Milanosud

Brutte notizie dalla Provincia: il centrodestra ha manifestato la volontà di voler chiudere la Casa della Pace di via U. Dini per destinare i locali ad una ulteriore sede della Polizia Provinciale. La consigliera Barbara Calzavara (PDL) ha infatti presentato una mozione (sottoscritta anche dai capigruppo di PDL e LN) in Consiglio Provinciale il 10 settembre, con questa richiesta (citiamo): “[…] propone di trasformare i locali in questione in una ulteriore sede del Corpo di Polizia Provinciale a Milano, oltre a quella principale di via Principe Eugenio, creando così un importante e utile presidio di sicurezza per i cittadini in una zona di estrema periferia della città.”

In realtà la notizia della volontà del centrodestra di chiudere la Casa della Pace era già stata fatta trapelare ai giornali e il giorno precedente il Consiglio Provinciale era uscito un articolo su Libero. Nulla però vi era ancora agli atti e quindi per capire cosa ci fosse di vero in quello che veniva annunciato da Libero il gruppo dell’Italia dei Valori aveva preparato una interrogazione (primo firmatario ed estensore il sottoscritto). Proprio mentre stavo per prendere la parola per illustrare al Consiglio Provinciale i contenuti di quella e di altre interrogazioni che mi accingevo a presentare, vedevo giungere sul mio banco una copia della funesta mozione del centrodestra. Ancora ignaro del testo della mozione del centrodestra, intervenivo e spiegavo al Consiglio come la Casa della Pace fosse divenuta negli ultimi anni un importante punto di riferimento culturale e aggregativo per i cittadini di Milano. Nell’interrogazione che abbiamo presentato, abbiamo segnalato come da alcuni mesi le attività della Casa della Pace sono state bloccate. Concludevamo l’interrogazione chiedendo all’Assessore alla Cultura della Provincia di Milano di “[…] di chiarire quale futuro questa amministrazione provinciale ha in mente per quanto concerne la Casa della Pace di via Ulisse Dini. Con l’auspicio che non vi siano ulteriori ritardi nella ripresa delle attività culturali di tale struttura, sollecitiamo l’Assessore ad attivarsi per risolvere qualsiasi problema vi possa essere.”

Di fatto la risposta delle intenzioni della maggioranza ci è arrivata con la suddetta mozione. A quel punto come gruppo provinciale dell’Italia dei Valori abbiamo fatto un comunicato stampa in cui ribadivamo la nostra contrarietà alla chiusura della Casa della Pace: è assurdo chiudere una struttura che si è dimostrata un luogo di aggregazione culturale in grado di ravvivare una porzione di territorio e creare in questo modo un tessuto sociale in grado di dare una risposta positiva al bisogno di cultura in un’area periferica di Milano.

Siamo contrari alla proposta della maggioranza che vorrebbe mettere in quei locali una ulteriore sede della Polizia Provinciale giustificandolo come “un utile presidio di sicurezza”. Attualmente le competenze della Polizia Provinciale sono prevalentemente rivolte ai reati ambientali e non alla sicurezza intesa come ordine pubblico. Inoltre ricordiamo che a circa 500 metri in via dei Missaglia c’è la Caserma dei Carabinieri inaugurata pochi anni fa (questa si con compiti di ordine pubblico); mentre a meno di 1 km c’è sia il Comando della Polizia Locale del Comune di Milano di Zona 5 (in viale Tibaldi) sia quello di Zona 6 (in via Sant’Abbondio), oltre al presidio sempre della PL da poco riaperto presso il vicino quartiere Stadera. Come se non bastasse c’è anche a poca distanza la sede delle G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) di Zona 5. Insomma, la motivazione a sostegno della richiesta del centrodestra sembra più che altro un pretesto per smantellare una importante struttura esistente.

Invitiamo la maggioranza a riflettere meglio su questa questione, garantendo continuità al buon lavoro svolto dalla Casa della Pace in questi anni e cercando altri spazi da destinare come ulteriore sede della Polizia Provinciale.

Luca Gandolfi

Consigliere Provinciale di Milano

Di Pietro Italia dei Valori

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