- Anno XIII
N° 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Pag. 6
Rifiuti: incrementare la raccolta differenziata
Politica
dei rifiuti. Chissà se il Sindaco Letizia Brachetto in Moratti sa cos’è?
Forse pensa che sia la politica dei “no” che ogni tanto riceve dal suo
padrone di Arcore.
Bisognerebbe
spiegarle che si tratta di una politica estremamente importante per una grande
metropoli come Milano, che si sta preparando (o almeno dovrebbe prepararsi) a
ricevere l’Expo del 2015 sul tema dell’ambiente (chissà perché tutti
nominano l’Expo dimenticandosi la ragione per cui lo si fa). Che figura farà
Milano quando il resto dell’Europa si accorgerà che in questa città la
raccolta differenziata arriva solo al 35% sul totale dei rifiuti prodotti? Una
figura da ultima della classe.
Certo,
da qui al 2015 molte cose possono cambiare, ma perché ciò avvenga è
indispensabile che si inizi a lavorare con la massima serietà ed impegno per incrementare la quota di raccolta differenziata, portandola ai
livelli che una direttiva della Comunità Europea ha indicato con valori
prossimi al 65% entro il 2012. Valori già raggiunti da tempo da città come
Monaco, Vienna e Hannover, ma anche da alcuni comuni dell’hinterland che fino
a qualche anno fa erano a livelli più bassi di Milano (alcuni sono arrivati
addirittura al 71%).
Lavorare
per incrementare la raccolta differenziata è estremamente importante perché
oltre a garantire lo smaltimento e il riciclo di determinate tipologie di
rifiuti, consente al tempo stesso di ridurre la quantità di rifiuti residui da
distruggere, cioè quella parte dei rifiuti per i quali è necessario
l’utilizzo degli inceneritori. In parole semplici, se si aumenta la quantità
di raccolta differenziata, diminuisce la quantità di rifiuti da incenerire e
quindi gli inceneritori (o termovalorizzatori) diventano sempre meno necessari.
Un
altro fornte sul quale sarà indispensabile lavorare, non solo a Milano, ma in
tutto il territorio nazionale, è quello della riduzione
della quantità complessiva di rifiuti prodotti. Si tende erroneamente a
pensare che la quantità dei rifiuti sia destinata ad aumentare. Non è così.
Si può lavorare efficacemente per ridurre la quantità di rifiuti prodotta. I
dati parlano chiaro: nella città di Milano la quantità di rifiuti procapite
prodotta in un anno e di circa 500-550 kg, mentre in molte altre città europee
come Praga, Lione, Bruxelles e Berlino siamo intorno ai 450 kg di rifiuti per
persona/anno. L’obiettivo lo si può ottenere con una politica sul versante
della produzione, volta a ridurre gli imballaggi e le confezioni inutili. Un
esempio: se i detersivi liquidi venissero venduti alla spina invece che ciascuno
nella sua confezione avremmo una significativa riduzione di rifiuti. Lo stesso
discorso lo si può applicare a molti altri ambiti.
Riducendo
il totale dei rifiuti prodotti in un anno diventa più semplice anche fare la
raccolta differenziata e si diminuisce ulteriormente la quantità di rifiuti per
i quali è necessario ricorrere agli inceneritori.
Milano
e, nel suo insieme, l’Italia deve darsi da fare, deve rimboccarsi le maniche
per recuperare il ritardo che sulla politica dei rifiuti ha nei confronti
dell’Europa.
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Luca Gandolfi Consigliere di Zona 5 Di Pietro Italia dei Valori |
l titolo originale dell'articolo era:
Rifiuti: incrementare la raccolta differenziata
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