Milanosud - Anno XII N° 3 - Marzo 2008 - Pag. 14
Linea ferroviaria Milano-Mortara: una manifestazione e una class action
La
sera del 26 febbraio si è svolta presso la sala W. Tobagi di viale Tibaldi
un’Assemblea pubblica sul problema dei rumori e delle vibrazioni provocati dal
passaggio dei treni della linea ferroviaria Milano-Mortara. Il Comitato
Ferrovia Milano Mortara delle Zone 4,
5, 6 ha organizzato la riunione per fare il punto della situazione, ma
soprattutto per valutare quali iniziative intraprendere nel prossimo futuro,
viste e considerate le deludenti risposte ottenute fin qui da RFI.
Rispetto
alla precedente assemblea che si era tenuta a fine ottobre (vedi Milanosud di
novembre 2007) la novità è che si è ulteriormente allungato l’elenco di
istituzioni che hanno manifestato il loro appoggio alle richieste sensate del
Comitato.
Si
è tenuta la riunione a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture alla
presenza del Viceministro Capodicasa (IdV) e con la partecipazione di Daniela
Rossi in rappresentanza del Comitato e con il Prof. De Polzer in qualità di
esperto di fiducia del Comitato. Durante l’incontro De Polzer ha fatto
presente tutte le varie problematiche esistenti in alcuni tratti delle Zona 4, 5
e 6, entrando anche nel dettaglio delle specificità e sottolineando come il
progetto sostenuto da RFI non garantisca il rispetto dei limiti acustici
stabiliti per legge. Il Comitato ha quindi ribadito la sua proposta di un tunnel fonoassorbente e della posa di materassini per assorbire le vibrazioni per quei tratti in
cui si renda necessario. La proposta è sembrata sensata, ma RFI ha ribadito che
non ha fondi sufficienti per attuare questa proposta che comporterebbe una
maggiore spesa di circa 15-20 milioni di euro.
Il
6 febbraio si è tenuta invece una riunione della Commissione
Trasporti del Comune di Milano in cui i consiglieri presenti hanno
unanimemente sostenuto e condiviso le richieste portate avanti dal Comitato.
L’Assessore ai Trasporti e Mobilità del Comune di Milano, Croci, che era
presente a quella riunione, ha anche affermato che le competenze tecniche
spettano a RFI, ma il Comune di Milano non accetterà soluzioni tecniche che non
siano compatibili con la volontà dei cittadini. Nella stessa riunione ing.
Leopardi di RFI ha presentato alcune diapositive del progetto preliminare che ha
vinto il bando europeo. Il progetto ha rispettato il mandato del capitolato con
barriere fonoassorbenti di 3 o 7 metri, senza tenere conto delle richieste del
Comitato.
Il
Prof. De Polzer ha spiegato che le barriere di 3 o 7 metri non sono sufficienti
a garantire dalle vibrazioni e dal rumore coloro che hanno le abitazioni vicino
alla ferrovia. Cosa di cui è consapevole anche RFI che sa di essere al di fuori
dei parametri stabiliti dalla Legge e che sarebbe disposta ad installare
serramenti speciali ai frontisti. “L’unica
soluzione tecnica che garantisce adeguatamente dal rumore e dalle vibrazioni
– ha ribadito De Polzer - è un tunnel
fonoassorbente e la posa dei materassini sotto le rotaie per ridurre le
vibrazioni.”
Il
problema sostanzialmente è che RFI non vuole aggiungere neanche un euro alla
spesa preventivata, sostenendo che non tocca a RFI accollarsi tale spesa in
quanto gran parte delle abitazioni sono sorte dopo la ferrovia. A tale
argomentazione viene però replicato che RFI ha modificato profondamente la
linea ferroviaria quando ha operato il raddoppio delle rotaie, ponendo quindi in
essere una situazione completamente nuova.
Il
momento più significativo della serata è stato però quando si è aperto il
dibattito per decidere quali azioni intraprendere per ottenere delle risposte
soddisfacenti da RFI. Quelle risposte che fino ad ora sono mancate.
L’assemblea
ha approvato a larghissima maggioranza (solo 4 astenuti e nessun contrario) la
proposta del Comitato Ferrovia Milano-Mortara di fare una manifestazione con una occupazione simbolica dei binari. Ci si
troverà sabato 15 marzo alle ore 11.00
alla stazione di Porta Romana in corso Lodi 59. Ovviamente è importante
essere numerosi.
L’assemblea
ha approvato anche la proposta sostenuta dal Prof. Polelli del Politecnico e da
De Polzer di intraprendere una azione
legale collettiva contro RFI, la cosiddetta “class action”, per chiedere
il danno biologico provocato dal
rumore e dalle vibrazioni prodotte dal transito dei treni. Sono già stati
raccolti circa 35 nominativi di persone che sono disposte a partecipare
all’azione legale il cui costo individuale diminuisce con l’aumentare del
numero di chi decide di partecipare (si parla di 250 euro a testa se viene
portata avanti da 40 persone, ma il costo si riduce a circa 80 euro se vi
fossero circa 120 adesioni). Ma si sta anche valutando la possibilità per
intraprendere un’azione legale collettiva anche per danno
immobiliare e in questo caso RFI si troverebbe ad affrontare il rischio di
dover sborsare diverse centinaia di milioni di euro. Se RFI ci pensasse bene, il
gioco non vale la candela. Rischiare di dover sborsare 200 milioni di euro per
non voler mettere ora i 20 milioni necessari al tunnel.
Il
consigliere comunale Ugliano (PD) ha espresso però delle riserve all’azione
legale in quanto vi sarebbe il rischio concreto che in base ad alcune norme di
Legge venga imposto il blocco dei treni, cosa che andrebbe a danno
dell’utenza. Una conseguenza che si vorrebbe evitare, ma che l’assemblea ha
deciso di essere disposta ad intraprendere qualora RFI non si decida a mutare la
sua posizione ostinata.
Di
certo l’azione legale collettiva contro RFI muterebbe profondamente le
posizioni di forza al tavolo delle decisioni offrendo maggiori strumenti di
pressione nelle mani del Comitato.
Una
ulteriore decisione presa durante la serata è stata quella di far predisporre
dai tecnici di fiducia del Comitato un progetto da portare nelle sedi
istituzionali (Regione e Comune) per ottenere il sostegno politico. I
consiglieri comunali Ugliano (PD) e Garocchio (FI) hanno dato la loro
disponibilità per aiutare il Comitato a perseguire anche questa strada più
politica.
Il
Comitato Ferrovia Milano-Mortara, vista l’ostinazione di RFI, ha deciso di
fare il gioco duro per ottenere non certo la luna, ma semplicemente delle
soluzioni tecniche ragionevoli in grado di tutelare in modo adeguato dal rumore
e dalle vibrazioni i cittadini che abitano in prossimità della ferrovia. Noi
siamo a fianco del Comitato in questa dura e lunga battaglia.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
Assemblea pubblica sulla linea ferroviaria Milano-Mortara: decisi una manifestazione e una azione legale
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