Milanosud - Anno XI  N° 12 - Dicembre 2007 - Pag. 4                             

Adottata (e poi abbandonata) la strategia delle tre scimmiette

Il centrodestra in Consiglio di Zona 5: "non parlo, non vedo, non sento"

Durante la seduta del C.d.Z. 5 del 19.11.2007 la maggioranza di centrodestra ha deciso di cambiare metodo di lavoro e di adottare la strategia delle tre scimmiette: “non parlo, non sento, non vedo”.

Ad avere questa “geniale” trovata è stato il capogruppo di AN, Gussoni, che intervenuto nel dibattito sul punto 8 all’ordine del giorno ha esordito dicendo che non avrebbe parlato della delibera ma di quello che accadeva in Consiglio, lamentandosi che in quest’ultimo periodo i consiglieri di opposizione stanno intervenendo tutti nel dibattito dei vari punti in discussione, allungando così i tempi dei Consigli. Dopo aver aggiunto che comunque ne avevano il diritto di farlo (e ci mancherebbe!) ha lanciato la nuova “strategia” dicendo che da quel momento i Presidenti di Commissione avrebbero avuto a disposizione circa 5 secondi per dire quale fosse la materia da trattare (in pratica leggendo solo il titolo della proposta di delibera, invece che illustrarla nei punti principali), poi durante il tempo dedicato al dibattito sul punto la maggioranza sarebbe uscita tutta dall’aula per rientrare solo al momento del voto.

A dire il vero c’è voluto qualche minuto prima che questo annuncio roboante si tramutasse in un comportamento concreto, tanto è vero che i primi consiglieri di centrosinistra intervenuti dopo il capogruppo di AN avevano iniziato a ironizzare sul fatto che quella di Gussoni fosse solo una battuta a livello personale.

Interveniva così anche il capogruppo di FI, Baroncini, annunciando che anche il suo partito e gli altri della coalizione di centrodestra intendevano avallare il modus operandi annunciato da Gussoni. Subito dopo questo intervento tutti i consiglieri di maggioranza si alzavano e uscivano dall’aula, lasciando il solo Presidente del C.d.Z. 5 a condurre i lavori durante gli interventi dei consiglieri del centrosinistra.

Come era naturale che fosse, praticamente tutti gli interventi da quel momento in poi hanno riservato non poche parole di commento per la nuova strategia della maggioranza.

C’è stato chi, come il sottoscritto, ha sottolineato come dalla metà di novembre fino alla fine dell’anno il Consiglio si ritrova ad avere una grossa quantità di fondi derivanti dal riequilibrio di Bilancio, una quantità di fondi spesso superiore a quello che vi è a disposizione per i restanti mesi dell’anno e che la maggioranza ha una gran fretta di spendere a volte in modo assai poco utile. Visto che in questo periodo dell’anno si fanno molte delibere di spesa con importi importanti è assolutamente naturale che tutti i consiglieri si sentano in dovere di fare i loro giusti rilievi nel merito, spesso dando anche suggerimenti utili e costruttivi.

Il consigliere Repossi (V) ha sottolineato come spesso siano solo i consiglieri di opposizione a intervenire sia in Consiglio che in Commissione. Della stessa opinione anche il consigliere Fumagalli (UPD) che ha aggiunto che senza gli interventi dell’opposizione le sedute di Commissione terminerebbero dopo due minuti, perché molti consiglieri di maggioranza si limitano a votare senza mostrare interesse per quello di cui si discute.

La consigliera Decensi (LF) se l’è presa direttamente con Gussoni, sottolineando come i suoi interventi in Consiglio non abbiano mai attinenza con la materia trattata nelle delibere e, proprio per questo, sarebbe utile che almeno ascoltasse gli interventi dei consiglieri dell’opposizione che invece entrano nel merito delle questioni all’ordine del giorno. Gli interventi dell’opposizione non sono fatti per ostruzionismo, ma per dare suggerimenti costruttivi. Non siamo stati eletti per fare i passacarte. Ha concluso rimarcando che di alcuni consiglieri di maggioranza non abbiamo mai sentito neppure la voce.

Ironico l’intervento di Brusatori (LUDF) che ha detto che tutto sommato è meglio parlare a sala vuota piuttosto che a consiglieri di maggioranza che fanno di tutto tranne che ascoltare chi parla. 

Angiulli (RP) ha ricordato come la democrazia abbia bisogno degli interventi poiché la democrazia cresce proprio grazie al confronto tra le idee. Non si viene in Consiglio solo per alzare la mano e votare.

Lombardelli (UPD) ha sottolineato come da questo comportamento se ne deduce che solo il centrosinistra sia in grado di esprimere dei contenuti. Si è poi lamentato del fatto che almeno il Presidente di Commissione sarebbe dovuto rimanere in aula per ascoltare le domande a cui era chiamato a rispondere dai vari interventi. Questo comportamento avvilisce la democrazia.

Il consigliere Esposto (LF) ha stigmatizzato il comportamento della maggioranza come poco costruttivo oltre a denotare una scarsa intelligenza e una chiara difficoltà della maggioranza ad ascoltare opinioni diverse dalle proprie.

Soncini (SD) ha definito una situazione tristissima vedere i banchi della maggioranza vuoti. Come pure è triste constatare che Gussoni sia diventato il comandante della maggioranza.    

Parole critiche sono giunte anche dal leghista Sarina, che come Presidente della Commissione Commercio aveva l’onere di illustrare il punto successivo. Pur rispettando l’ordine di scuderia per quanto riguardava una presentazione del punto limitata alla sola lettura del titolo dell’argomento, aggiungeva che non avrebbe però abbandonato l’aula in segno di protesta con i suoi colleghi di maggioranza.

Evidentemente la strategia delle tre scimmiette non è stata accolta con entusiasmo neppure nelle file della maggioranza. Per completezza di informazione ci pare giusto aggiungere che nella seduta di Consiglio successiva questa strategia è stata abbandonata. Si è chiusa così una delle pagine più deprimenti di questo Consiglio di Zona.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5

Di Pietro Italia dei Valori 

info@lucagandolfi.it

www.lucagandolfi.it

 

l titolo originale dell'articolo era:

Il centrodestra in CdZ 5 adotta la strategia delle tre scimmiette: "non parlo, non vedo, non sento"

 

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