Milanosud - Anno XI N° 11 - Novembre 2007 - Prima pagina
Comune, Provincia, regione e tre consigli di Zona per la revisione del progetto
Ferrovia Milano-Mortara: tutti uniti per il tunnel
Martedì
30 ottobre nella sala del C.d.Z. 5 si è svolta un’Assemblea pubblica
organizzata dal Comitato Ferrovia Milano-Mortara delle Zone 4, 5, 6.
Il
pubblico presente era meno numeroso che in altre occasioni, forse a causa
dell’infelice scelta di una data a ridosso di festività che offrivano
l’opportunità di un lungo ponte e probabilmente anche a causa del fatto che
pioveva.
In
ogni caso, per i circa cinquanta cittadini presenti la serata è stata
sicuramente molto interessante. Daniela
Rossi del Comitato Ferrovia Milano-Mortara ha fatto un riassunto di quello che
è stato fatto fin qui e delle ultime notizie. Noi ci limiteremo a ricordare le
ultime tappe più importanti.
La
Commissione Trasporti della Camera dei Deputati con un documento approvato
il 12 luglio 2007 ha chiesto a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di rivedere il
progetto al fine di prevedere un tunnel fonoassorbente in alcuni tratti del
percorso.
Sempre
a luglio il Consiglio Comunale di Milano
ha approvato una mozione per sostenere le richieste del Comitato e chiedere di
riaprire la Conferenza dei Servizi, che tradotto in parole semplici vuol dire
rimettere in gioco tutto. Il 24 luglio l’Assessore Croci ha chiesto di
convocare il gruppo tecnico per verificare insieme a RFI un intervento
migliorativo che tenga conto delle osservazioni fatte dalla Commissione
Trasporti della Camera.
RFI
ha risposto il 28 agosto dicendosi disposta ad un incontro tecnico per la
mitigazione ambientale, ma aggiungendo che si sarebbe dovuto tener conto delle
risorse economiche stanziate per il progetto. Insomma, RFI in pratica dice:
“il budget stanziato è quello e non vogliamo spendere nulla di più”.
A
tale posizione replicano quelli del Comitato Ferrovia Milano-Mortara che
ricordano come a marzo 2007 vi sia stato un accordo tra il Sindaco di Milano e
l’Amministratore Delegato di RFI in cui si prospetta da un lato la
riorganizzazione e il potenziamento del sistema ferroviario milanese,
dall’altro verranno liberate aree di scali ferroviari per circa 1 milione di
metri quadri per adibirli a strutture edilizie, servizi e altro. Circa il 45% di
questi interventi avverranno all’interno del territorio delle Zone 4, 5, 6,
per cui verranno a crearsi molti oneri di urbanizzazione che il Comune potrebbe
reinvestire contribuendo alla spesa del tunnel fonoassorbente. La stessa RFI da
tutta questa operazione avrà un ritorno economico ed è quindi legittimo
chiedere a RFI di integrare il budget stanziato fin qui per tutelare anche gli
interessi di quei cittadini che risiedono nelle immediate vicinanze della linea
ferroviaria.
Per
completare il quadro, il Ministro
Infrastrutture, Di Pietro (IdV),
ha risposto a richiesta Comitato e si è detto disponibile a verificare la
problematica. A ottobre il Consigliere Comunale Ugliano (UPD) e l’onorevole
Fiano, hanno avuto un incontro con Angelo Capodicasa, Vice Ministro alle
Infrastrutture del Governo italiano, che si è impegnato a ricevere Comitato
Ferrovia Milano-Mortara insieme a RFI, Comune, Regione Lombardia per cercare di
risolvere la situazione.
Insomma,
qualcosa si muove. Non tutte le componenti del Comitato Ferrovia Milano-Mortara
sono però concordi sul percorso da seguire. Quelli della Zona 4 infatti hanno
scelto di tentare anche la strada del Ricorso
al TAR affidandosi a un pool di avvocati esperti in questo tipo di azioni
legali. Il rappresentante del Comitato
Ferrovia Milano-Mortara della Zona 4, Enrico Moretta, ha spiegato che dopo
due anni di rapporti con le varie istituzioni e di riunioni con RFI, avevano
avuto l’impressione che non si sarebbe approdati a nulla di concreto. Così il
2 luglio 2007, l’ultimo giorno utile, hanno presentato il Ricorso al TAR che
verrà discusso entro quest’anno. Qualora la sentenza fosse favorevole al
Comitato, RFI rischierebbe di dover pagare delle penali che andrebbero a
costarle molto di più di quanto le costerebbe fare il tunnel fonoassorbente
richiesto.
Nel
suo intervento il consigliere comunale
Ugliano (UPD) ha voluto ricordare
come anche la Provincia e i Consigli di Zona 4, 5, 6, si siano tutti espressi a
favore delle richieste del Comitato con documenti votati all’unanimità o
comunque a larghissime maggioranze. Una ulteriore mozione è stata presentata
anche in Regione e attende di essere discussa. Insomma, tutte le istituzioni
interpellate fin qui hanno risposto positivamente, anche se RFI sembra ancora
arroccata sulle sue posizioni.
Il
consigliere comunale Garocchio
(FI) nel suo intervento ha sottolineato come RFI stia dimostrando di
sottovalutare tutto quello che le sta accadendo intorno, forse convinta di
potersela cavare col minor costo possibile, ma questo potrebbe essere un
grossolano errore da parte di RFI, anzi, per essere più precisi, Garocchio ha
definito una “pirleria”
l’approccio di RFI. Ha auspicato un incontro con le varie istituzioni
coinvolte, Comune, Provincia, Regione, i tre Consigli di Zona e il Comitato per
cercare una posizione politica forte e tale da far comprendere a RFI che deve
fare un passo indietro. Confida molto anche nel ruolo che potrà essere svolto
dal Ministero alle Infrastrutture.
Il Presidente del C.d.Z. 5, Ferrari (FI), ha ricordato come su questa richiesta di mitigazione ambientale non vi sia mai stata distinzione tra le parti politiche, tutti uniti a chiedere a RFI una maggiore disponibilità. Ha concluso ribadendo che su questa questione i C.d.Z. saranno al fianco dei cittadini.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
Milano-Mortara: Assemblea del 30 ottobre
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