Milanosud - Anno XI N° 7/8 - Luglio/Agosto 2007 - pag. 3
NOMADI [2]:
Sgomberato l'ex Autoparco, si accampano nel Parco Ravizza
Il
12 giugno è avvenuto lo sgombero dell’area dell’ex autoparco e dell’ex
acquario civico. Per essere più chiari, stiamo parlando di quella serie di
capannoni situati tra Viale Toscana, via Pompeo Leoni, la linea ferroviaria e
via Bazzi.
Eravamo
stati proprio noi dell’Italia dei Valori a presentare lo scorso novembre in
C.d.Z. 5 una istanza (P.G. 1050917/2006 del 09/11/2006) in cui segnalavamo la
situazione che si era venuta a creare in quei capannoni (vedi Milanosud di
dicembre 2006, pag. 3): un centinaio di persone che avevano occupato l’area e
che vi vivevano in condizioni igenico-sanitarie precarie, con un degrado
crescente. Una situazione che non poteva protrarsi nel tempo, sia da un punto di
vista umano negli interessi degli stessi accampati; sia da un punto di vista di
ordine pubblico e di rispetto delle regole. In virtù di queste considerazioni
avevamo chiesto “[…] all'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano
di garantire condizioni di vita migliori e da paese civile a tutte le
persone che per varie ragioni non hanno una dimora”; “[…]
all'Assessore alla Sicurezza si chiede di intervenire presso le Forze
dell’Ordine per far si che la situazione di occupazione abusiva oggi esistente
venga smantellata”; “[…]
all'Assessore al Decoro Urbano si chiede di ripristinare una situazione di
decoro urbano nell’area in oggetto”.
Ricordiamo
che sull’area sgomberata è già previsto un Programma di Recupero Urbano che
prevede l’installazione di una serie di servizi. Al momento però non sappiamo
ancora la tempistica precisa e i dettagli del progetto.
Lo
sgombero effettuato il 12 giugno, però non ci soddisfa a pieno. Ci ha lasciato
estremamente perplessi il fatto che nei giorni immediatamente successivi, molti
degli sgomberati si sono riversati, accampandosi, sui prati del Parco Ravizza.
Segno inequivocabile che non vi è ancora una seria politica sociale che
affronti il problema che sta dietro a tutte queste situazioni, sempre più
diffuse e numericamente importanti presenti in varie parti del territorio
milanese e, per quanto ci riguarda più da vicino, nella Zona 5. E tanto per
dare qualche numero, a febbraio un responsabile della Polizia Locale presente in
Commissione Sicurezza di zona ci ha informato che vi è un continuo monitoraggio
delle realtà di questo tipo (accampamenti abusivi, baraccopoli, ecc.) presenti
a Milano e in quella fase i dati parlavano di circa 5.000 persone. Un numero
impressionante, ma che già a quel tempo si sapeva che era destinato a crescere.
Ed infatti è cresciuto. Le ultime informazioni forniteci parlano di un
numero vicino alle 10.000 persone.
Gli
sgomberi vanno fatti, ma con alle spalle una chiara politica sociale che cerchi
di dare una risposta a questa che è diventata sempre più un’emergenza. Una
risposta che deve venire – vogliamo essere chiari – da tutte le istituzioni
e a tutti i livelli.
Con
l’entrata nella comunità europea di nuovi paesi e la libera circolazione su
tutto il territorio europeo è come se si fossero spalancate improvvisamente le
frontiere. Bisognerà lavorare a livello di Parlamento europeo per cercare di
gestire questa nuova realtà. Anche i parlamenti e i governi nazionali dovranno
fare la loro parte concentrandosi maggiormente sulle politiche
dell’accoglienza e dell’integrazione.
Una
integrazione che diventa sempre più difficile se si lasciano sorgere
accampamenti e baraccopoli abusive come quella appena sgomberata, ma anche se si
consentono la creazione di realtà chiuse come è quella della chinatown
milanese.
Il nostro paese, come gli altri paesi europei, è destinato a diventare una società multietnica e multiculturale. Diventa perciò sempre più fondamentale porre in essere delle serie politiche volte all’integrazione invece che lasciare crescere delle realtà separate tra loro, ognuna convinta di poter vivere in base a regole proprie, magari le stesse del paese di provenienza. C’è molto da lavorare e ogni istituzione deve fare la sua parte.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
Sgomberata l'area dell'ex autoparco ... e si accampano nel Parco Ravizza!
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