Milanosud - Anno XI N° 3 - Marzo 2007 - pag. 2
In C.d.Z. 5 Decentramento e Pari Opportunità
Sono
finalmente nel pieno delle loro funzioni le due nuove Commissioni a termine
della Zona 5: la Commissione Decentramento Politico e Amministrativo,
presieduta dal giovane Giacomo Zucco (FI) (figlio del presidente della
Commissione Cultura della passata consiliatura) e la Commissione Pari
Opportunità e Politiche Femminili presieduta da Cristina Crupi (FI).
In
realtà le due Commissioni sono nate formalmente nel corso del C.d.Z. 5 del 29
novembre 2006, ma di fatto sono diventate operative solo a inizio di febbraio
quando sono stati sciolti gli ultimi nodi per stabilire chi dovessero essere i
membri effettivi di tali Commissioni.
La
difficoltà stava nel fatto che mentre le Commissioni permanenti sono composte
da 25 membri (15 di maggioranza e 10 di opposizione) le Commissioni a termine
sono composte di soli 15 membri, 9 per la maggioranza e 6 per l’opposizione.
Diventa quindi assai complicato decidere chi debba entrare e chi no, mantenendo
intatti i delicati equilibri politici.
Lasciamo
perdere questi discorsi di scarso interesse per i cittadini e andiamo al sodo:
le due Commissioni ora sono pienamente operative e potranno svolgere il loro
compito istituzionale.
Sulla
carta sono due Commissioni che potrebbero avere una notevole importanza, ma
l’esperienza ci insegna almeno due cose.
La
prima, ad attendere che le due Commissioni inizino a lavorare sul serio, visto
che in Zona 5 abbiamo dei tristi esempi di Commissioni che avrebbero molte cose
da fare ma che nonostante ciò si riuniscono assai di rado: la Commissione Casa
che di problematiche da analizzare e approfondire ne avrebbe parecchie, da
Contratti di Quartiere ai problemi dei vari quartieri popolari (Stadera,
Spaventa, Gratosoglio, ecc.) e che invece da quando è nata si è riunita una
sola volta (e in modo congiunto con la Commissione Urbanistica); e la
Commissione Ambiente che di problematiche concrete da trattare e su cui potrebbe
anche incidere positivamente ne avrebbe moltissime, ma che fino ad ora si è
riunita solamente tre volte (14.09.2006, 22.11.2006, 22.12.2006) ed in due casi
è stata presieduta dal VicePresidente perché il Presidente della Commissione,
Procaccini (AN), era assente.
La
seconda, che anche quando le Commissioni lavorano bene e producono delle
proposte che il Consiglio di Zona approva a larga maggioranza o addirittura
all’unanimità, ciò non fornisce alcuna garanzia sulla reale attuazione di
tali proposte, visti gli scarsi poteri effettivi dei Consigli di Zona.
Proprio
per questa ragione molte speranze (o dovremmo dire sogni)
sono rivolte al lavoro che potrà e dovrà svolgere la neonata Commissione
Decentramento della Zona 5 per essere da stimolo a una riforma sostanziale
dell’attuale Decentramento. Una riforma necessaria, indispensabile ed urgente.
È
convinzione di molti - compreso il sottoscritto - che un Decentramento pensato
in modo diverso da quello attuale potrebbe essere una straordinaria risorsa. Una
istituzione capace di essere vicino ai cittadini e ai loro problemi come sono i
Consigli di Zona, qualora fossero dotati di effettivi poteri decisionali, di un
proprio bilancio con risorse economiche adeguate, potrebbe ridare più rapida
capacità di risposta alle tante problematiche. Ma sarebbe indispensabile che
una parte dei poteri oggi nelle mani della Giunta venissero ceduti.
Sarebbe
ora di riflettere sul fatto che il “modello Milano” attualmente in uso è
ormai anacronistico, poco democratico e scarsamente efficiente. Bisogna avere il
coraggio di riformarlo evitando i soliti egoismi o miopie politiche.
Auguriamo buon lavoro quindi alle due nuove Commissioni, con particolare riguardo a quella dal cui lavoro dipenderanno le proposte per un nuovo Decentramento.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
Due nuove Commissioni in Zona 5: Decentramento e Pari Opportunità
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