Milanosud - Anno IX N° 12 - Dicembre 2006 - pag. 2
Una singolare iniziativa presso la Chiesa di Sant'Andrea (Piazza Trento)
Piazza Trento: Consiglieri in piazza per discutere di sicurezza
La
sera del 24 ottobre verrà ricordata come una data importante nella storia della
Commissione Sicurezza della Zona 5. Sì, perché in quella occasione la
Commissione ha deciso di riunirsi non nella sua sede istituzionale di viale
Tibaldi 41, ma sul luogo dove c’era il problema, cioè in Piazza Trento,
presso una delle sale dell’oratorio della vicina Chiesa di S. Andrea.
Seduti
di fronte ai cittadini (o in mezzo a loro, come ha fatto il sottoscritto) una
ventina di consiglieri di zona in rappresentanza di tutte le forze politiche
presenti in C.d.Z. 5. Presente anche il consigliere comunale Fanzago (U).
Merita
una sottolineatura il fatto che tutti i consiglieri presenti non erano gettonati
a causa dell’impossibilità di una convocazione in piena regola della
Commissione per problemi formali dovuti al fatto che ci si riuniva in un luogo
privato e non pubblico. I consiglieri presenti, quindi, erano lì per
manifestare la loro sensibilità al problema e non per percepire il gettone di
presenza. Un dettaglio non irrilevante, viste le diffuse accuse di
“gettonificio” che spesso vengono rivolte alle Commissioni di Zona. Un caso
abbastanza raro e che, proprio per questo, conferisce un valore politico ancora
maggiore alla presenza così numerosa dei consiglieri di zona alla riunione.
Il
segnale che si è voluto dare è stato quello di una
volontà comune nel voler risolvere il pluridecennale problema della
prostituzione (maschile e minorile) di Piazza Trento, via Palladio, via
Trebbia, via Adige e via Crema.
Numerosi
gli interventi dei cittadini che hanno fatto presente le tante parole e promesse
che hanno sentito nel corso degli anni, senza poi vedere un riscontro nei fatti.
Dal
dibattito è emerso in modo chiaro e largamente condiviso che la
priorità va data agli aspetti legati alla sicurezza. I cittadini si sentono
minacciati, ostaggio di una prostituzione gestita da gruppi legati alla malavita
organizzata, anche dedita ad attività di spaccio di droghe. Frequenti le risse
per la conquista del territorio; gli atti vandalici o intimidatori nei confronti
dei cittadini più attivi contro il fenomeno; le molestie nei confronti di donne
e ragazze quando tornano a casa alla sera o gli atti osceni che i residenti sono
quotidianamente costretti a vedere alla sera sotto le finestre di casa.
Insomma,
una situazione che ha esasperato gli animi e che chiede di essere affrontata in
modo deciso con una urgenza non più rinviabile.
Il
Consiglio di Zona, è risaputo, non ha grossi poteri, ma almeno può cercare di
fare la sua parte per giungere a mostrare una volontà politica condivisa nel
risolvere il problema.
La
riunione si è conclusa con la decisione di produrre una mozione con un testo
condiviso da ambo le parti, con l’intento di giungere a una deliberazione
all’unanimità del C.d.Z. 5 e sollecitare così una maggiore attenzione da
parte delle autorità competenti, in particolare le Forze dell’Ordine, affinché
intraprendano quelle azioni utili, anzi indispensabili, per risolvere il
problema. Fermo restando che poi queste misure di ordine pubblico andranno fatte
seguire da tutta una serie di iniziative di riqualificazione del territorio
affinché, una volta eliminato il problema, lo stesso non si ripresenti dopo
qualche tempo.
Questi gli intenti emersi dalla serata. Intenti che si sono poi concretizzati durante la Commissione Sicurezza di Zona 5 del 15 novembre in cui è stato approvato quasi all’unanimità (nessun voto contrario e solo due astenuti) il testo di una mozione che accoglie tutte le richieste proposte dai cittadini e dai Comitati. Il testo dovrà ora passare dal Consiglio di Zona per essere discusso e approvato.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
La Commissione Sicurezza di Zona 5 e i problemi di Piazza Trento
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