Milanosud - Anno IX N° 5 - Maggio 2006 - pag. 22
In via Sant'Abbondio un reperto di epoca romana scoperto casualmente
Scava, scava e trovi le colonne romane
Su
Milanosud di gennaio avevamo
affrontato l’argomento del mistero che aleggiava attorno ai resti di una
colonna che appariva di valore storico lasciata lì, come se fosse un oggetto
qualsiasi, nel cortile interno della Centrale per il riscaldamento di via
Sant’Abbondio 10. Sulla questione avevamo presentato una interrogazione in
Consiglio di Zona 5 (primo firmatario ed estensore il consigliere Gandolfi).
Avevamo
promesso ai cittadini che li avremmo informati appena avremmo avuto notizie in
proposito ed eccoci qui, puntuali, a mantenere la parola data.
Il
22.03.2006 ci è arrivata in casella la risposta della Polizia Locale del
Comando “Gratosoglio” (che, ironia della sorte, ha sede proprio in via
Sant’Abbondio, di fianco al cortile in questione).
Nella
risposta, la Polizia Locale ci informa che (citiamo): “[…] il ritrovamento della colonna può essere incluso nel periodo di
tempo tra aprile 2003 durante i lavori di scavo dell’AEM teleriscaldamento
eseguiti in via Sant’Abbondio fronte piscina. Da più approfondite verifiche
risultava il responsabile dei lavori di scavo dell’AEM il geom. Primerano.
Quest’ultimo, interpellato telefonicamente in data 07.03.2006, ha riferito di
ricordare il ritrovamento della colonna che è avvenuto in una zona di scavo
colma di detriti e masserizie riportate, il che lo aveva indotto a ritenere
privo di qualsiasi valore il manufatto ritrovato e, data la mole, lo aveva
depositato nel cortile del super condominio di via Sant’Abbondio 10
dimenticandolo e non dando poi alcun seguito al fatto.”
In
seguito alla nostra interrogazione veniva chiesto un intervento della Sovrintendenza
ai Beni Architettonici, di cui ci viene riferito l’esito nella risposta
della Polizia Locale (citiamo): “[…]
in data 21.02.2006 un dipendente del predetto Ministero effettuava un attento esame della colonna a seguito del quale la stessa
veniva ricondotta all’epoca Romana. La dott.sa Anna Ceresa Moro,
ispettrice di zona del predetto Ministero, dopo aver appreso del ritrovamento,
avocava a sé la competenza in attesa di ritrovare una idonea collocazione del
manufatto date le sue dimensioni.”
Permetteteci
di concludere con alcune considerazioni. Ci pare abbastanza strano che il geom.
Primerano abbia potuto ritenere di nessun valore quella colonna. Al nostro
occhio, per quanto inesperto, era subito apparso chiaro che si trattava di una
colonna di enorme valore storico. Ora che ne abbiamo avuto la conferma bisognerà
accertare se nell’area in cui è avvenuto il ritrovamento vi siano, come è
facile presumere, altri reperti di eguale valore storico.
Potrebbe trattarsi di una scoperta archeologica di straordinaria importanza che rischiava, se non vi fosse stata la nostra interrogazione, di passare sotto un colpevole silenzio. Dobbiamo ringraziare di cuore i cittadini che ci hanno segnalato quanto stava accadendo. Ora che tutto è finalmente nelle mani della Sovrintendenza ai Beni Architettonici (come avrebbe dovuto essere fin dal momento in cui era avvenuto il ritrovamento) siamo fiduciosi che verranno compiuti tutti i passi necessari.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
l titolo originale dell'articolo era:
Svelato il mistero: la colonna risale all'epoca romana
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