Milanosud - Anno IX  N° 1 - Gennaio 2006 - pag. 13                             

Sistemazione del Baravalle: il progetto c'è, i soldi non si sa

Più di un anno fa era giunto in Zona 5 il Progetto “Sistema Baravalle” che si poneva come obiettivo un intervento organico che riguardasse sia il Parco Baravalle, sia le aree e gli ambiti limitrofi al fine di creare un sistema del verde e riqualificare in quest’ottica una porzione importante della nostra zona. Se ne era parlato nella Commissione T.T.V. del 07.09.2004 e il C.d.Z. 5 nella seduta del 16.09.2004 aveva espresso parere favorevole quasi all’unanimità (un solo astenuto).

Dopo di che non se ne era saputo più nulla. Che fine ha fatto quel bel progetto?

Alla fine di ottobre è giunta in zona la risposta del Settore Parchi e Giardini (PG. 1035106/2005 del 20/10/2005) in merito alle richieste portate avanti dal Comitato Baravalle mediante una raccolta di firme. In particolare il Comitato chiedeva che si procedesse finalmente al cambio di destinazione d’uso dell’area affinché diventasse anche formalmente a “Verde Comunale”, come più volte promesso dai vari Assessori di turno.

Il Comitato chiedeva anche che fosse almeno garantita la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’area del parco, nell’attesa della realizzazione del progetto di riqualificazione. Il Comitato sollecitava poi una serie di interventi ritenuti necessari: 1) una ulteriore area cani; 2) la sistemazione della pavimentazione intorno ai giochi dei bambini con l’utilizzo di materiale morbido sintetico; 3) l’aggiunta di qualche panchina; 4) la riduzione delle due vie asfaltate che attraversano il parco, in modo da impedire il passaggio di auto o motorini; 5) la protezione del Parco verso le vie a traffico più intenso mediante la creazione di rialzi piantumati a prato; 6) la creazione di un campo di bocce sul prato che costeggia via Balilla.

Nella risposta pervenuta dal Settore Parchi e Giardini, in merito al Progetto “Sistema Baravalle”, leggiamo che “allo stato attuale non è dato sapere se vi siano disponibilità economiche per il finanziamento di tale intervento”.

Per quanto concerne il cambio di destinazione d’uso viene confermato che al momento una parte del Parco Baravalle è ancora “SC”, sigla che vuol dire “Servizi Comunali”, cioè quelle “aree per spazi pubblici e riservati alle attività collettive a livello comunale, ai sensi dell’Art. 37 del Piano Regolatore Generale (PRG) vigente”. Nella risposta pervenuta viene anche aggiunto che “la destinazione d’uso a SC […] è compatibile con le funzioni del parco al quale attualmente l’area è destinata ed utilizzata”.

Viene poi ricordato che in data 20.12.2004 (quasi un anno fa!) il Settore competente aveva confermato “la volontà di predisporre gli atti necessari per il cambio di destinazione d’uso.” Dopo un anno, viene da chiedersi cosa stia aspettando il Comune a fare questa benedetta formalità del cambio di destinazione d’uso da SC (servizi comunali) a VC (verde comunale). Una formalità che, bisogna ricordarlo, ha delle importanti implicazioni sostanziali, perché offrirebbe la garanzia che l’area del Baravalle non venga utilizzata per qualcosa di diverso da quello che è da anni, cioè un parco. Uno dei pochi polmoni verdi della nostra Zona 5.

In merito alle richieste dettagliate del Comitato (i punti da 1 a 6) il Settore Parchi e Giardini informa che sono state tutte inserite nell’ambito del Progetto di riqualificazione del Parco Baravalle, quello per cui, poche righe sopra, il Settore ci diceva che non si sapeva se c’erano i soldi.

La risposta termina con la promessa che, in ogni caso, si provvederà ad incrementare il numero dei cestini e delle panchine, oltre alla “esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria eventualmente necessaria relativamente alle strutture gioco presenti.”

Speriamo che nei prossimi mesi vengano individuate le risorse economiche necessarie affinché il Progetto “Sistema Baravalle” divenga una realtà e non rimanga solo sulla carta. Il Parco Baravalle merita una riqualificazione che gli ridia la piena dignità di parco cittadino, uno status  che gli spetta di diritto, dopo le tante minacce e soprusi che ha dovuto subire in questi anni.

Luca Gandolfi

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