Milanosud - Anno IX N° 7/8 - Luglio/Agosto 2005 - pag. 20
All'insegna del solito, virile "me ne frego" la recita dell'Assessore in C.d.Z. 5 sul parcheggio di Piazza Abbiategrasso
E alla fine Goggi ammise: "parlate, parlate, tanto le vostre parole non servono a nulla"
Mortificato una volta di più il ruolo del Consiglio di Zona
A
cosa serve fare un C.d.Z. 5 straordinario chiedendo la presenza
dell’Assessore, se poi questo trascorre la metà del tempo con l’orecchio
appiccicato al cellulare, uscendo e rientrando dall’aula mentre i consiglieri
di zona fanno i loro interventi?
Perché
le cose sono andate proprio così la sera del 16 giugno quando si è tenuto il
C.d.Z. 5 straordinario sul progetto del parcheggio di interscambio previsto in
Piazza Abbiategrasso, con la presenza dell’Assessore ai Trasporti e Mobilità
del Comune di Milano, Giorgio Goggi, coadiuvato dai tecnici del suo assessorato.
Numerosi i cittadini presenti per sottolineare con argomentazioni serie la loro
contrarietà a quest’opera.
Serietà
che invece non ha dimostrato l’Assessore Goggi e bene ha fatto la consigliera
Detti (V) che, dopo circa un’ora e mezza in cui avevano parlato molti
consiglieri di zona e tre cittadini in rappresentanza dei Comitati, a chiedere
una risposta diretta all’Assessore alla seguente domanda: “dopo
aver sentito tutto questo, ci sarà una possibilità di ripensamento da parte
della Giunta?” L’Assessore Goggi non ha avuto esitazioni a rispondere
subito un secco e perentorio “NO”.
Risposta
che ha ovviamente sconcertato un po’ tutti e ha indotto i cittadini presenti a
scegliere di abbandonare l’aula in segno di protesta con l’atteggiamento
indisponente dell’Assessore. L’aula si è improvvisamente svuotata sia negli
spazi del pubblico sia nei banchi dei consiglieri di zona. Sono rimasti in aula
solo i consiglieri che dovevano ancora intervenire (nella pia illusione che
l’assessore prestasse attenzione a ciò che avrebbero detto) e pochi altri,
curiosi di sentire sia i colleghi consiglieri che ancora dovevano intervenire
sia le eventuali ulteriori repliche dell’Assessore.
Non
è che ci si aspettasse che l’Assessore fosse improvvisamente colpito da
illuminazione divina e cambiasse idea, ma che almeno tenesse in maggiore
considerazione tutti i ragionamenti e le proposte che gli erano state fatte,
questo sì.
Al
termine degli interventi l’Assessore ha ripreso la parola per spiegare che
aveva ritenuto provocatoria la domanda della consigliera Detti e aveva quindi
dato una risposta altrettanto provocatoria. Goggi si è subito affrettato a
precisare che comunque quella era la risposta esatta (citiamo) “[…]
perché questa amministrazione si è presa l’impegno di tutelare gli interessi
di tutti. E non è possibile che un piccolo gruppo di cittadini, per quanto con
motivi interessanti, impedisca un’infrastruttura che ha rilevanza per tutti
gli altri cittadini della città.” Poi ha aggiunto “[…] oggi ho sentito molte proposte e molte idee, purtroppo sono tutte
proposte non accettabili non per cattiva volontà, ma perché non hanno senso
[…]” Infine ha ribadito che “il
parcheggio di interscambio si fa al capolinea della metropolitana e non a 250 o
1000 metri.”
Avremmo
voluto replicare all’Assessore, ma appena terminati i due minuti delle sue
conclusioni ha preso le sue cose e se ne è andato. Approfittiamo quindi delle
pagine di Milanosud per ricordare a Goggi quanto lui stesso aveva detto in un
precedente C.d.Z. 5 straordinario a cui aveva preso parte, quando, intervenendo
sulla Metrotranvia Sud aveva spiegato, con un certo orgoglio, che il termine di
“metrotranvia” era stato scelto perché sarebbe stata una linea tranviaria
di superficie in grado di garantire le caratteristiche tipiche delle
metropolitane, cioè tempi di attesa certi e una frequenza di circa 3 minuti e
mezzo nelle ore di punta. Di fatto la Metrotranvia Sud sarebbe stata – secondo
quanto diceva Goggi all’epoca – una metropolitana di superficie.
Ma
se allora la Metrotranvia era ritenuta da Goggi una metropolitana di superficie,
perché ora sembra ignorarne l’esistenza? Per altro proprio nell’unico
tratto (Rozzano-Piazza Abbiategrasso) dove effettivamente la Metrotranvia Sud
riesce ora a fornire un servizio efficiente, avendo una corsia protetta e i
semafori asserviti (ben diversa dalla situazione della tratta interna alla città).
E ancora, se Goggi considerava la Metrotranvia Sud una metropolitana di
superficie, che fine ha fatto il parcheggio di interscambio per la Metrotranvia
Sud?
Le
motivazioni portate dall’assessore sono solo mistificazioni e non tengono in
alcun conto tutto quello che è stato detto negli interventi fatti in C.d.Z. 5 e
nei documenti scritti presentati da molti consiglieri. Come non tengono conto di
tutto il lavoro di analisi e di tentativo di produrre un documento unitario
fatto dal gruppo ristretto di otto consiglieri (Ferrari, Maschio, Revelli,
Rusconi per la maggioranza; Berti, Gandolfi, Pavoni, Pioli per l’opposizione)
e poi analizzato nella Commissione T.T.V. di Zona 5 il 14/06/2005.
Visto
che l’Assessore pare non aver ascoltato con la necessaria attenzione gli
interventi, vorremmo cercare di fargli capire da queste pagine che il PARERE
NEGATIVO che il C.d.Z. 5 aveva espresso il 7 ottobre 2004 non era figlio
dell’improvvisazione o di chissà quali pressioni da parte dei cittadini (come
vorrebbe far credere l’Assessore).
Il
PARERE NEGATIVO era invece il frutto di una attenta analisi della situazione
esistente su un territorio, quello di Piazza Abbiategrasso, che i consiglieri di
zona conoscono molto bene; ma era anche inserito nel quadro più generale delle
gravi problematiche che affliggono la nostra città e di esse ne era la logica e
coerente conseguenza.
Perché
è proprio dall’analisi generale della situazione della mobilità milanese che
risulta evidente che è un grave errore andare a mettere un parcheggio di
interscambio in Piazza Abbiategrasso. Milano è afflitta dal grave problema dei
circa 800.000 “city users” che ogni giorno invadono con la loro auto privata
la nostra città. L’obiettivo primario deve essere quello di disincentivare
l’uso dell’auto per chi dall’hinterland vuole entrare in città. Questo può
e deve essere fatto sia attraverso una politica del trasporto pubblico volta a
creare una rete di trasporti pubblici intercomunale, con il coinvolgimento dei
comuni limitrofi, in modo tale da porre in essere delle linee di trasporto
pubblico che colleghino l’hinterland al centro di Milano; ma anche con una
politica dei parcheggi che concepisca i parcheggi di interscambio come grossi
parcheggi (2000 posti) da localizzare ai confini della città o, meglio ancora,
nei comuni limitrofi.
Un
parcheggio di 844 posti se da un lato è troppo grande per le caratteristiche
socioambientali di Piazza Abbiategrasso, al tempo stesso è assolutamente
insufficiente e inadeguato a svolgere la funzione di interscambio che gli
vorrebbe dare l’Assessore. Quel parcheggio messo in Piazza Abbiategrasso non
farà altro che indurre ancora più city users a entrare in città con l’auto
privata e, una volta giunti in Piazza Abbiategrasso, scoprire che il parcheggio
non riesce a soddisfare tutte le esigenze di parcheggio.
Le
proposte che sono emerse da molti degli interventi suggeriscono: 1) di creare un
parcheggio di interscambio (da circa 2000 posti) al confine con Rozzano, magari
nei pressi del Depuratore, collegandolo a quella metropolitana di superficie che
Goggi diceva essere la Metrotranvia Sud; 2) realizzare in Piazza Abbiategrasso
solo un parcheggio pertinenziale (cioè per i residenti nelle vie limitrofe)
completamente interrato e con sistemazione a verde della superficie; 3) studiare
un sistema della sosta mediante le linee gialle/blu per le vie limitrofe a
Piazza Abbiategrasso; 4) ottimizzare l’utilizzo di molti dei posti auto oggi
esistenti e spesso sottoutilizzati lungo via dei Missaglia e nelle vie limitrofe
(parcheggio di via Boifava); 5) prolungare la pista ciclabile oggi esistente in
via dei Missaglia e collegarla con Rozzano, creando strutture atte al parcheggio
delle bici in corrispondenza con la fermata MM2 di Piazza Abbiategrasso.
Visto
che l’Assessore non l’ha fatto, ringraziamo noi tutti i cittadini che sono
intervenuti e che per mesi si sono dedicati ad approfondire la materia
analizzandola nei vari aspetti di cui si compone.
L’Assessore Goggi e il Sindaco/Commissario al Traffico non si illudano che il loro atteggiamento ricco solo di saccenza e protervia nei confronti di qualsiasi ragionamento e proposta alternativa, inducano alla resa. Al contrario, i cittadini, i Comitati e al loro fianco la stragrande maggioranza dei consiglieri di zona 5 sono pronti a continuare la battaglia in tutte le forme di protesta civile e democratica che sarà possibile attuare.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)
l titolo originale dell'articolo era:
C.d.Z. 5 sul parcheggio di interscambio di piazza Abbiategrasso: l'Assessore Goggi se ne frega del parere del C.d.Z. 5, dei cittadini e dei Comitati
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