Milanosud - Anno IX N° 4 - Aprile 2005 - pag. 1 e 2
MILANO-MORTARA: i cittadini chiedono il tunnel antirumore
In arrivo oltre 200 treni!
Il
22 marzo si è svolta una affollata assemblea pubblica nella sala W. Tobagi che
solitamente ospita i lavori del C.d.Z. 5.
L’argomento
in discussione riguardava il futuro della linea
ferroviaria Milano-Mortara che attraversa la nostra città e quindi anche
Cosa
ci riserva il futuro? A spiegare pregi e difetti di questo progetto ci hanno
pensato tecnici, politici e gli stessi cittadini che hanno dato vita al Comitato
Ferrovia Milano-Mortara.
I
lavori sono stati aperti dall’intervento del consigliere comunale Aldo
Ugliano (DS) che ha spiegato che da più fonti è emerso che a breve
transiteranno 160 treni, fino a raggiungere un massimo di 220-250 treni quando
la linea sarà a pieno regime. La maggioranza dei treni saranno rivolti al
trasporto di passeggeri, ma è previsto anche il transito di circa 40 treni
merci.
Tutto
questo passaggio di treni dovrebbe avvenire su un tratto interno alla città, in
molti casi a pochi metri dalle abitazioni, con ovvi problemi di rumore e
vibrazioni. Il progetto del raddoppio della linea Milano-Mortara però, fino ad
ora, non prevede l’installazione di barriere antirumore. E proprio qui sta il
problema: il rumore!
La
parola veniva quindi lasciata ad un esperto di problemi legati al rumore, il dott.
De Polzer, che ha presentato una
serie di dati raccolti nei giorni scorsi sul rumore rilevato proprio lungo il
tratto di ferrovia presente nella nostra zona. Il risultato è un grafico che
mostra un picco in corrispondenza del passaggio dei treni che, è bene
precisarlo, per ora transitano a velocità ridotta e in numero notevolmente
inferiore a quello del prossimo futuro. In assenza del treno vi sono solo i
rumori del traffico e dei cantieri ancora aperti in prossimità di alcuni ponti.
Questi dati e le successive proiezioni su una situazione in cui transiteranno un
numero maggiore di treni e a velocità notevolmente superiore a quella attuale,
ha permesso a De Polzer di giungere alla conclusione che le normali barriere
antirumore (da 4 o
Seguiva
l’intervento di un altro tecnico, l’arch.
Boatti, il quale esordiva sottolineando come la creazione di una cintura
ferroviaria fosse un fattore positivo per Milano, ma che non si poteva pensare
di far passare un numero così importante di treni senza prevedere un adeguato
sistema di soluzioni antirumore lungo il percorso cittadino. Soluzioni che
dovrebbero conciliare l’efficacia della protezione dal rumore con una
gradevolezza estetica.
Boatti
ha precisato che solo in alcuni tratti la cintura ferroviaria presentava dei
seri problemi per la vicinanza delle abitazioni. In quei casi la soluzione
proposta da Boatti era rappresentata da una
struttura trasparente a tunnel. Questo tipo di soluzione sarebbe necessaria
per circa uno o due km, in gran parte rappresentato dal tratto presente nella
nostra Zona 5. Per le altre tratte, alcune delle quali nel verde, potrebbero
essere sufficienti delle barriere trasparenti o delle soluzioni tramite la
mitigazione ambientale (collinette, alberature, ecc.). Il Professore del
Politecnico ha anche mostrato una possibile soluzione di tunnel trasparente per
il tratto da via Belfanti a via Bazzi, pensato e progettato da due studenti del
Politecnico per la loro prossima tesi di laurea.
Per
quanto riguarda invece i problemi di vibrazione è intervenuto in qualità di
tecnico l’ing. De Allegri che ha
rassicurato i presenti spiegando che le vibrazioni meccaniche dovrebbero essere
minime poiché i binari sono appena stati sostituiti e l’unico problema della
Milano-Mortara rimane quindi quello legato al rumore.
A
quel punto si è aperto il dibattito. La prima ad intervenire è stata Daniela
Rossi, una delle più attive del Comitato, che ha chiesto il rispetto della
legislazione vigente per quanto concerne la tutela dal rumore e
dall’inquinamento acustico.
Dagli
altri interventi è emerso che i binari non sarebbero stati cambiati su tutta la
linea, ma solo in corrispondenza dei ponti. Inoltre vi sarebbero alcuni stabili
di viale Tibaldi in cui delle perizie tecniche compiute avrebbero riscontrato
dei problemi alle fondamenta la cui causa parrebbe essere dovuta al passaggio
dei treni (per ora ancora pochi e a velocità ridotta).
Gabriella Valassina ha invece posto il problema di cosa
trasporteranno i 43 treni merci. Domanda che tempo fa aveva posto anche
all’Assessore Goggi senza però ottenere alcuna risposta soddisfacente.
Paolo Pagnoni dell’Associazione Utenti Trasporto Pubblico ha insistito che come utente
vuole che la linea S9 funzioni. Secondo le informazioni in suo possesso quando
sarà a regime transiterà un treno ogni 6 minuti a una velocità di circa
Le
conclusioni della serata sono state lasciate a Sandro
Antoniazzi che ha sottolineato come tutti siano favorevoli al miglioramento
del trasporto pubblico, ma che siano necessarie le giuste tutele che per i
tratti cittadini più problematici sono rappresentate dalle strutture a tunnel
trasparente.
Qualche
considerazione lasciatela fare ora anche al sottoscritto. Dalla serata e dai
numerosi interventi è emerso che vi è una consapevolezza condivisa del
problema, ma è anche risultato chiaro che vi è un comune accordo tra tecnici,
politici, comitati e cittadini (caso più unico che raro) sulla soluzione più
idonea da adottare nei tratti più problematici, cioè una struttura trasparente
a tunnel. I tempi sono ristretti, ma la battaglia può essere vinta a condizione
che si sia tutti uniti.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)
l titolo originale dell'articolo era:
RADDOPPIO DELLA LINEA MILANO-MORTARA
220 treni in arrivo! I cittadini chiedono il tunnel antirumore
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