Milanosud - Anno VIII N° 11 - Novembre 2004 - pag. 7
Piste ciclabili: molte parole, ma di fatti se ne sono visti pochi
Brutte notizie per le piste ciclabili: dei 4 progetti presentati dal Comune di Milano in risposta al bando della Regione, nessuno rientra nei 17 finanziabili e neppure nei 60 ammissibili
L’11
ottobre la Regione Lombardia ha reso nota la graduatoria relativa al bando
regionale sulle piste ciclabili derivante dalla Delibera di Giunta della Regione
Lombardia N° VII/15807 del 23/12/2003. Da tale graduatoria emerge che nessuno
dei 4 progetti presentati dal Comune di Milano rientra nei 17 finanziabili dalla
Regione Lombardia e neppure nei 60 ammissibili.
La
delusione è forte, ma è anche il segnale inequivocabile della scarsa
sensibilità della Giunta Albertini nei confronti della ciclabilità. Diciamo
questo perché ci pare sconcertante che una città come Milano partecipi a una
simile opportunità con solo 4 progetti. Questo vuol dire che la Giunta non
crede nelle ciclabilità e quindi non investe in progetti che vanno in questa
direzione, perdendo preziose occasioni come quella offerta dal bando regionale.
Un
vero peccato. Un peccato per Milano, ma anche per la nostra Zona 5 che proprio
quando era uscito il bando aveva dimostrato più attenzione del Comune (i fatti
lo dimostrano) approvando nel C.d.Z. 5 del 22/01/2004 una Mozione Urgente avente
per oggetto proprio “Piste ciclabili e Bando Regionale”.
Ne
avevamo parlato su Milanosud di febbraio 2004 (pag. 3) e in quel frangente
ricordavamo anche come nella passata legislatura il C.d.Z. 5 avesse approvato
all’unanimità la Delibera N° 229/2000 con oggetto "Proposta
di studio di piste ciclabili" in cui veniva chiesto di compiere uno
studio di fattibilità e di recuperare eventuali progetti esistenti al fine di
realizzare una rete integrata di piste ciclabili nella nostra Zona 5.
La
Delibera del 2000 si era però rivelata solo un buco nell’acqua. La prova sta
nel fatto che ancora oggi, autunno 2004, siamo in attesa della risposta alla
nostra interrogazione del settembre 2001 (PG. 3487.115/2001 del 28.09.2001) in
cui chiedevamo di conoscere i risultati prodotti da tale Delibera.
Purtroppo
in tutti questi casi il risultato è lo stesso: nulla!
Del
resto basta girare per Milano in bici per rendersene conto: brevi tratti di
piste ciclabili, rigorosamente collocate a casaccio nel territorio cittadino e
quindi scollegate tra loro, senza una reale utilità per i ciclisti. Fatte in
questo modo le piste ciclabili servono a ben poco e i temerari che decidono
comunque di affrontare i rischi delle trafficate e inquinate strade milanesi
resteranno sempre pochi.
Non
basta dire che si sono raddoppiati i km di piste ciclabili di Milano: ci vuole
poco a “raddoppiare” quando il numero di partenza è basso. C’è bisogno
di una progettualità organica in grado di creare come prima cosa la struttura
portante di una rete ciclabile cittadina, da cui poi partire con ulteriori
interventi che ramificano e rendano sempre più capillare la rete.
Purtroppo
però il Sindaco/Commissario del Traffico e il suo fido scudiero, l’Assessore
al Traffico e Mobilità, Goggi, sembrano avere ben altri interessi per la testa.
C’è bisogno di voltare pagina. Di aprire un nuovo capitolo nell’amministrazione di questa città. Dovranno essere i cittadini a dare questo impulso. La vittoria del centrosinistra in Provincia è un primo segnale positivo in tal senso.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)
l titolo originale dell'articolo era:
Piste ciclabili: che fine hanno fatto?
Brutte notizie per le piste ciclabili: dei 4 progetti presentati dal Comune di Milano in risposta al bando della Regione, nessuno rientra nei 17 finanziabili e neppure nei 60 ammissibili.
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