Milanosud - Anno VIII  N° 9 - Settembre 2004 - pag. 10                             

Uno spreco e un malcostume: 

i cestini dei rifiuti buttati 

A febbraio avevamo presentato una interrogazione in C.d.Z. 5 avente per oggetto “Metrotranvia Sud: Area cantiere di piazza Bibbiena e cestini dei rifiuti AMSA” (PG. 137725/2004 del 06.02.2004).

In tale interrogazione segnalavamo che a febbraio, cioè due mesi dopo l’inaugurazione in pompa magna della Metrotranvia Sud avvenuta l’8 dicembre, nell’area cantiere di piazza Bibbiena era ancora presente una notevole quantità di materiale derivante dai lavori fatti (vedi Milanosud di marzo 2004, pag. 11).

In particolare segnalavamo la presenza di una notevole quantità di pali con i cestini dei rifiuti dell’Amsa accatastati nei pressi del capanno dell’area cantiere. Su tale argomento dicevamo: “[…] Considerato che alcuni cittadini ci hanno fatto pervenire le loro lamentele perché vi sarebbero pochi cestini dei rifiuti lungo il percorso della Metrotranvia Sud, crediamo che sarebbe opportuno verificare se quelli ancora presenti nell’area cantiere erano destinati ad essere installati lungo il percorso e, nel caso, di provvedere con urgenza.”

Segnalavamo inoltre che molti copri giunti delle balaustre verdi che delimitano il percorso della Metrotranvia sud non erano ancora stati adeguatamente fissati, oltre alla presenza di un cartello di Area Cani divelto e abbandonato lungo la balaustra della Metrotranvia Sud in via Giambologna.

Alla nostra interrogazione hanno risposto l’Amsa; la Polizia Locale, Comando Ticinese; la Metropolitana Milanese. Vediamo nel dettaglio cosa ci dicono.

La prima a rispondere è stata l’Amsa, con lettera che riporta la data del 17.03.2004 e pervenuta in zona 5 il 22.03.2004. L’Amsa ci informa di aver collocato lungo il percorso della Metrotranvia Sud numerosi cestini e cestoni, fornendo anche una tabella dettagliata.

Facendo poi riferimento alla nostra segnalazione dei pali con cestini abbandonati nell’area cantiere di piazza Bibbiena, l’Amsa ci segnala qualcosa di estrememente grave: “Con l’occasione, vorremmo far presente che troppo spesso capita che le imprese, prima di iniziare i lavori di riqualificazione e/o manutenzione stradale, rimuovono i cestini porta rifiuti senza avvisarci e in questo modo non possiamo più recuperarli e riutilizzarli. Questo inconveniente comporta uno spreco che va a ricadere inevitabilmente sulla collettività.

Il Vicesindaco riferisce (con lettera che riporta la data del 31.03.2004 e pervenuta in zona 5 il 05.04.2004) che il Comando Ticinese della Polizia Locale ha comunicato che in data 16 marzo l’area è stata liberata “[…] dalle installazioni di cantiere Metrotranvia Sud e provvisoriamente ripristinata con materiale di risulta. È prevista la consegna della stessa alla Cooperativa edificatrice Verro, concessionaria per la realizzazione del parcheggio pertinenziale previsto nel programma approvato dal Comune di Milano.”

L’ultima a rispondere è la Metropolitana Milanese S.p.A. che con lettera datata 1 aprile (pervenuta in zona 5 solo il 30.04.2004 e trovata in casella a metà maggio!) ci informa che l’area cantiere di piazza Bibbiena è stata sgomberata e ripristinata in data 15.03.2004. La MM ci informa che per quanto riguarda “[…] i cestini per i rifiuti accumulati precedentemente nell’area sono stati conferiti in discarica autorizzata per tipo di materiale, avendo constatato l’impossibilità del riutilizzo degli stessi irrimediabilmente danneggiati fin dalla loro iniziale rimozione.” La MM aggiunge poi che “[…] in data odierna tutti i coprigiunti della nuova transenna di fermata sono stati regolarmente fissati.” Infine, per quanto riguarda il cartello di Area Cani appoggiato alle balaustre di via Giambologna, la MM ha contattato il Settore Parchi e Giardini per conoscere l’idonea collocazione.

Al termine di tutte queste risposte sorgono però spontanee alcune domande. Chi paga i cestini dei rifiuti che sono stati malamente tolti, resi inutilizzabili e quindi buttati in discarica? Se l’Amsa ci dice che questa è una cosa che accade spesso, quanto costa ogni anno alla collettività questo modo improprio di operare da parte di alcune imprese? Il Comune si è mai preoccupato di chiedere alle imprese di risarcire tali costi?

Queste sono le domande che abbiamo posto in una interrogazione che abbiamo presentato nel C.d.Z. 5 del 27.05.2004. Attendiamo fin da ora con ansia di conoscere l’entità del danno che la collettività subisce ogni anno.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)

info@lucagandolfi.it

 

 

 

l titolo originale dell'articolo era:

I cestini buttati

Dalle risposte pervenute emerge un malcostume delle imprese che lavorano per il Comune e provocano ogni anno un danno alla collettività.

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