Milanosud - Anno VII  N° 11 - Dicembre 2003 - pag. 3                             

Solenne annuncio in Consiglio di Zona, con grande spiegamento di autorevoli presenze

Spaventa: in arrivo il Contratto di Quartiere! 

Dopo anni di attesa sembra giunto finalmente il momento in cui il “Contratto di Quartiere” dello Spaventa debba imboccare la strada giunta per avviare i lavori.

La seduta straordinaria del C.d.Z. 5 del 10 ottobre è stata l’occasione per annunciare questa notizia. Che si sia trattato di un C.d.Z. “straordinario” lo si è notato anche dalle numerose autorità intervenute: il Prefetto di Milano, Bruno Ferrante; l’Assessore E.R.P. della Regione Lombardia, Carlo Lio; gli Assessori del Comune di Milano, Giovanni Verga (Territorio) e Tiziana Maiolo (Politiche Sociali); l’A.L.E.R. con il Presidente, Luciano Niero. Per la parte tecnica sono intervenuti l’arch. Mariangela Manzoni dell’A.L.E.R., la Dott.sa Pianta del Comune di Milano e la Dott.sa Venacoli della Regione Lombardia. Sono inoltre intervenuti la Sig.ra Cavenaghi, in qualità di Presidente del Comitato Stadera-Savoia-Spaventa e il pittore Arnò per l’Associazione Inquilini Spaventa.  

Vediamo ora di rinfrescarci la memoria sull’argomento o, per chi ancora non lo sapesse, spiegare cosa sia e quando nasce il “Contratto di quartiere” dello Spaventa.

Era il 22 ottobre del 1997 quando il Ministro dei Lavori Pubblici (l’Italia era governata dal CentoSinistra) approvava con decreto il bando per finanziare interventi sperimentali di edilizia sovvenzionata da attuare con Programmi di Recupero Urbano (Legge n° 493 del 28.12.1993) denominati, appunto, “Contratti di Quartiere” e finalizzati alla riqualificazione complessiva di quartieri di edilizia residenziale pubblica con interventi sia in ambito edilizio, sia sociale.

Il 26 giugno del 1998 il Comune di Milano presentava la proposta di Contratto di Quartiere elaborata dall’A.L.E.R. relativa alle case popolari di via Spaventa. Per l’attuazione veniva chiesto un finanziamento ministeriale di 13.643.556.000 di Lire, mentre l’ALER contribuiva con 2 miliardi e 200 milioni di Lire (all’epoca era in vigore la Lira).

Il 25 febbraio 1999 venivano resi esecutivi i risultati della procedura di selezione in base alla quale era stata approvata una graduatoria delle proposte di Contratto di Quartiere pervenute al Ministero. Fino a quel momento il Contratto di Quartiere del quartiere Spaventa risultava il secondo degli esclusi.

Il 23 giugno del 1999, sotto il Governo D’Alema (e grazie a D’Alema stesso), con un decreto ministeriale venivano dichiarate finanziabili altre nove proposte, tra cui anche quella dello Spaventa. Da quella decisione importante sono trascorsi più di quattro anni, sono cambiati i governi e tutto sembrava essersi inspiegabilmente fermato.

Nel frattempo, in attesa dell’effettivo reperimento del finanziamento ministeriale, sono proseguiti gli approfondimenti relativi allo sviluppo progettuale. In particolare, l’A.L.E.R. ha portato avanti la conoscenza della situazione abitativa finalizzata alla definizione di un piano di mobilità degli inquilini durante l’esecuzione delle opere edilizie. Nel corso di tali approfondimenti è anche emersa l’impossibilità di adibire l’edificio centrale (“ex bagni”) a Centro Diurno Integrato, causa l’inadeguatezza dell’immobile che non avrebbe garantito il rispetto degli standard richiesti dalla normativa vigente. Per ovviare all’inconveniente, sono stati mobilitati i competenti Settori del Comune col compito di individuare “altri servizi di cui proporre l’insediamento, in grado di soddisfare le esigenze della collettività” (come si dice nella relazione pervenuta in C.d.Z. 5 in occasione del Consiglio straordinario sull’argomento del 10.11.2003). 

Sempre in attesa dei fondi ministeriali, il 17 settembre 2002, durante un incontro in Regione, la Fondazione Cariplo ha reso noto l’interesse della fondazione a sostenere le attività previste dal Contratto di Quartiere dello Spaventa. Il 4 ottobre 2002 la Regione Lombardia (con Delibera di Giunta n° 7/10521) ha quindi formalmente promosso la procedura di Accordo di Programma, “per l’erogazione delle risorse finanziarie necessarie per poter dar corso agli interventi previsti dal Contratto di Quartiere Spaventa, in anticipazione – o anche in sostituzione – del contributo ministeriale […]”. La definizione dell’Accordo di Programma era stato stabilito che dovesse avvenire entro 120 giorni, termine che veniva poi prorogato fino al 30 giugno 2003.

Giungiamo quindi ai giorni nostri, quando il 23 settembre 2003 il Comitato per l’Accordo di Programma si riuniva e esprimeva il parere positivo degli enti all’ipotesi di Accordo di Programma per l’attuazione del Contratto di Quartiere Spaventa.

Vediamo ora cosa prevede il Contratto di Quartiere dello Spaventa, così come è previsto nell’Accordo di Programma. Rispetto alla proposta iniziale, infatti, è stata ravvisata la possibilità di estendere l’intervento a tutto il complesso immobiliare del quartiere spaventa. È stato inoltre predisposto un programma coordinato di interventi per rendere possibile la partecipazione sociale per l’elaborazione di proposte progettuali per l’insediamento di servizi alla collettività. Analizziamo nel dettaglio.

   

INTERVENTI EDILIZI – È prevista la ristrutturazione globale degli 8 fabbricati interni con opere di consolidamento strutturale, ricomposizione delle unità residenziali con l’eliminazione degli alloggi sotto standard, recupero ad uso abitativo dei sottotetti, rinnovo delle reti impiantistiche, inserimento di ascensori ove mancanti e di arredi modulari. Il costo previsto per questa parte di intervento è di 7.247.500,00 euro. A questo intervento è stato poi aggiunto il risanamento dei fabbricati di perimetro (con interventi analoghi) per un ulteriore costo di 3.958.000,00 euro. Da tali interventi ne deriveranno 86 nuovi alloggi, per un totale che passerà a 301 unità abitative, rispetto agli attuali 215 alloggi assegnati. Vi saranno, inoltre, 16 unità commerciali, 2 portinerie e 2 unità immobiliari destinate ad altri usi.

Verrà anche ristrutturato l’edificio centrale (“ex bagni”) che verrà “destinato all’insediamento di servizi pubblici per l’esercizio di attività associative e socioassistenziali” per un costo di 720.000,00 euro.

Infine, sono previsti interventi di riqualificazione e di arredo degli spazi aperti di uso comune e il rifacimento della rete fognaria. Il costo preventivato è di 180.000,00 euro.

Gli interventi edilizi saranno attuati a cura dell’A.L.E.R. di Milano. Nel loro complesso gli interventi edilizi costeranno 12.105.500,00 euro, di cui 1.136.205,00 a carico dell’A.L.E.R..

   

IL PIANO PER LA PARTECIPAZIONE SOCIALE – L’A.L.E.R. e il Comune di Milano, con l’ausilio degli operatori di comunità da tempo presenti nel quartiere, hanno elaborato un programma coordinato di iniziative volte a coinvolgere i residenti nella definizione delle scelte progettuali e, poi, nella comunicazione agli stessi del progetto adottato. Queste due iniziative saranno attuate dall’A.L.E.R. e finanziate dalla Fondazione Cariplo con 202.310,00 euro.

Il Comune di Milano, invece, con una spesa di 50.000,000 euro, si occuperà dell’intervento di accompagnamento sociale volto a sviluppare il senso di comunità nel quartiere. 

   

SERVIZI PUBBLICI – Nello spazio dell’immobile centrale “ex bagni” (quando sarà terminata la ristrutturazione a carico dell’A.L.E.R.) è stato proposto dai Settori comunali l’insediamento dei seguenti servizi: A) un Centro Socio Ricreativo Culturale finalizzato alla prevenzione della solitudine e dell’emarginazione di persone adulte e anziane tramite lo svolgimento di attività ricreative, culturali e sportive in grado di creare momenti di socializzazione. Il costo della gestione annua è stimato in 98.000,00 euro a carico del Comune; B) Tempo per le famiglie e/o Spazio gioco/nido part-time: si tratta di due iniziative che il Comune non ha ancora deciso se attuare entrambe o una sola. La prima è rivolta alle famiglie con bambini molto piccoli che non usufruiscono di asili nidi e offre agli adulti occasioni di socializzazione, oltre all’aiuto di educatori esperti; la seconda è volta ad offrire una prima occasione di socializzazione quotidiana al di fuori dell’ambito familiare a bambini di età compresa tra i 18 mesi e i tre anni. I costi gestionali annui sono stimati in 55.000,00 euro a carico del Comune. 

   

TEMPI DI ATTUAZIONE – L’Accordo di Programma prevede il termine dell’esecuzione degli interventi previsti dal Contratto di Quartiere entro il 2008. viene inoltre istituito un Collegio di Vigilanza per controllare la corretta e completa attuazione degli interventi programmati, nei modi e nei tempi previsti. Sono anche previste sanzioni per eventuali inadempienze.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)

info@lucagandolfi.it

    

l titolo originale dell'articolo era:

Quartiere Spaventa: arriva il "Contratto di Quartiere"