Milanosud - Anno VII  N° 09 - Ottobre 2003 - pag. 4                             

Il Sindaco Albertini all'inaugurazione della Caserma di via dei Missaglia

Sicurezza e telecamere punitive:

ecco quello che non ci piace 

La mattina di sabato 13 settembre è stata inaugurata la nuova Caserma dei Carabinieri in via dei Missaglia 57/c. Alla presenza del Sindaco, del Prefetto e delle massime cariche dell'arma dei Carabinieri si è tagliato il nastro per inaugurare questa nuova struttura.

Il Sindaco ha tenuto a sottolineare che questa è il sesto insediamento per le forze dell'ordine realizzato dalla sua amministrazione e il disegno complessivo ne prevede 11. Nel suo complesso tutto ciò costerà 26 milioni di euro.

Il Sindaco ha anche ricordato l'installazione su parte del territorio cittadino (alcuni parchi e la Stazione Centrale) del sistema di videosorveglianza, oltre alle varie telecamere per il traffico, a lui assai care visto l'incremento degli introiti nelle casse cittadine attraverso le multe. Per un costo di altri 42 milioni di euro.

Nel suo discorso il Sindaco ha poi vantato l'istituzione e il potenziamento dei vigili di quartiere: 604 in tutta Milano, suddivisi in 162 micro zone. 

Ha poi aggiunto che la sua amministrazione "ha dedicato alla riqualificazione delle periferie una quota notevole di risorse finanziarie. Gli interventi realizzati o avviati ammontano a 780 milioni di euro."

Proviamo ora a rovesciare la prospettiva da cui si guardano le stesse cose e vediamo se si può avere un'impressione diversa.

Gli 11 nuovi insediamenti per Polizia e Carabinieri erano certamente necessari per rimediare a una indegna situazione di degrado di alcuni edifici in cui erano ospitate le forze dell'ordine. Un degrado a cui era giusto porre rimedio.

Per quanto concerne i 42 milioni di euro spesi per le telecamere per il traffico e, in parte minore, per la videosorveglianza, per ora sono servite soprattutto a svuotare le tasche dei milanesi, anche oltre il dovuto. Qualcuno dovrà infatti spiegare come faranno a vivere (anzi sopravvivere) quelle famiglie che si sono viste recapitare decine di multe per la medesima infrazione ripetuta magari per una settimana. Probabilmente se "il colpevole" fosse stato consapevole di aver preso una multa, il giorno dopo non avrebbe ripetuto il suo comportamento. Col sistema delle telecamere invece le multe arrivano tutte assieme dopo che il malcapitato ne ha già prese almeno una decina.

Intendiamoci: ben venga il far rispettare il codice della strada se il fine è tutelare la sicurezza di chi le percorre, ma per raggiungere questo obiettivo non si deve mettere in crisi l'equilibrio economico delle famiglie, che in alcuni casi è già precario! Se l'obiettivo di questa amministrazione fosse stato veramente quello di indurre i cittadini a rispettare le regole che comportano un rischio per la sicurezza sulle strade, invece di riempire le strade di "invisibili" telecamere per fare le multe, si poteva pensare di investire quei 42 milioni di euro per dotare Milano di un sistema di semafori che durante le ore notturne appena qualcuno degli improvvisati Shumacher avesse superato il limite di velocità diventasse rosso costringendolo a fermare la sua corsa. Avremmo così indotto a una maggiore prudenza in quelle ore in cui molti si sentono liberi di pigiare sull'acceleratore e passare in piena velocità agli incroci quando gran parte dei semafori sono lampeggianti. Questo sì che sarebbe stato pensare alla sicurezza sulle strade della città!

Per quanto riguarda i vigili di quartiere, poi, molti cittadini si lamentano che non è ancora chiaro quale funzione svolgano e come sia possibile mettersi in contatto con loro quando servono.

Sarebbe inoltre interessante capire come viene calcolato il totale dei 780 milioni di euro di investimenti per la riqualificazione delle periferie vantati dal Sindaco. Perché se si fa un giro in alcuni dei quartieri popolari delle periferie milanesi - come lo Stadera, il Gratosoglio e tanti altri - non si ha certo l'impressione che tutto vada bene; al contrario il degrado abitativo spesso concatenato con quello sociale la fanno da padrone.

Infine, il problema della sicurezza è ben lontano dall'essere risolto. Se qualcuno ha dei dubbi, basta chiedere a chi in questi quartieri ci vive per capire la situazione come sta.

Le tanto sbandierate telecamere da installare nelle vie dei quartieri popolari, quando arriveranno (perché fino ad ora le abbiamo solo sentite annunciare dalle pagine dei giornali e nelle manifestazioni pubbliche, ma non se n'è vista neppure una), con molta probabilità non faranno altro che spostare i problemi della criminalità diffusa dalle strade ai cortili interni degli stabili popolari, dove sarà ancora più difficile combatterli.

Insomma, per farla breve, non è tutto "rosa e fiori" come poteva apparire dal discorso del Sindaco.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)

luca.gandolfi@tiscali.it

    

Il titolo originale dell'articolo era:

SICUREZZA:

Inaugurata la nuova Caserma di via dei Missaglia