Milanosud - Anno VI  N° 7 - Luglio 2002   - pag. 5                                    

Un annuncio dell'Assessore Manca. Ma per il Programma di recupero mancano 90 miliardi 

TELECAMERE ALLO STADERA E ALLO SPAVENTA

Nella mattinata di sabato 15 giugno al CTS di via Palmieri si è svolta un'importante Assemblea Pubblica sulle problematiche del Quartiere Stadera. Assente la Regione Lombardia, erano invece presenti Guido Manca, Assessore alle Periferie e alla Sicurezza del Comune di Milano; Luciano Cecchi, ex vicepresidente dell'Aler, oggi membro del collegio commissariale dell'Aler; i consiglieri comunali Sandro Antoniazzi e Aldo Ugliano dei DS; la FederAbitazione; F. Fagnani, responsabile della sicurezza per i DS; il Comitato Inquilini Stadera, Savoia, Spaventa; e naturalmente il sottoscritto, nelle vesti di consigliere di zona dei DS e di membro di minoranza della Commissione Casa della Zona 5.

Nel suo intervento l'ex vicepresidente dell'Aler, Cecchi, ha ricordato che l'Aler è "un semplice muratore" e che le decisioni vengono prese dal Comune e dalla Regione. È a questi ultimi due attori che spettano le responsabilità maggiori nei PRU (Programma di Recupero Urbano). A suo tempo l'Aler aveva predisposto il progetto del PRU Stadera e del PRU San Siro che erano, in seguito, stati fatti propri dal Comune di Milano. La Regione avrebbe dovuto contribuire fornendo una parte delle risorse economiche necessarie, ma si era limitata a dare solo 5 miliardi di vecchie lire a ciascuno dei due progetti, a fronte di un costo complessivo di 190 miliardi per il PRU Stadera e di 180 per il PRU San Siro, rendendo così necessaria la ricerca di fondi privati. "Ancora oggi - ha spiegato Cecchi - al PRU Stadera mancano 90 miliardi di lire, sui 190 complessivi".

"È indispensabile - ha ribadito Cecchi - che il Comune chieda alla Regione di intervenire per finanziare quella parte del PRU Stadera che non ha ancora trovato la necessaria copertura economica, magari utilizzando una parte dei 1600 miliardi di lire degli ex fondi GESCAL."

Cecchi se l'è presa però anche con il Comune che ha inopinatamente venduto lo stabile di via Momigliano, estremamente importante per spostare gli abitanti dello Stadera durante i lavori, rendendo così necessaria la riperimetrazione dell'intero PRU (con enormi ritardi). I lavori sono già partiti in uno dei due labirinti e tra breve inizieranno anche nell'altro.

Prima di terminare il suo intervento, Cecchi, ha reso noto un dato importante: allo Stadera ci sono 155 famiglie abusive, di cui 145 non sanabili. "Il Comune - ha ricordato Cecchi - deve occuparsi dello spostamento del Mercato Comunale, dei lavori alla SILA e del rifacimento della viabilità (marciapiedi e strade) del quartiere. Per quest'ultimo aspetto il costo preventivato era di 19 miliardi di lire, ma se la Giunta comunale aspetta ancora i costi aumenteranno in modo sostanziale."

Dal canto suo, l'Assessore alle Periferie e alla Sicurezza del Comune di Milano, G. Manca, dopo aver ammesso l'importanza di partecipare a queste assemblee per capire la realtà del quartiere (meglio tardi che mai!) ha annunciato il Progetto Quartiere Sicuro, studiato insieme al Politecnico, che prevede, tra le altre cose, anche l'installazione di una serie di telecamere nei quartieri popolari come lo Stadera e lo Spaventa. Per attuare questo progetto il Comune aspetta però i soldi dalla Regione. "Il Comune - ha spiegato l'assessore - potrà comunque assumere alcuni provvedimenti in tempi brevi, come la chiusura del chiosco nei giardinetti di via Palmieri e quelli relativi allo sgombero delle 145 famiglie abusive non sanabili."

A questo proposito viene però spontaneo chiedersi dove metteranno queste 145 famiglie, una domanda a cui nessuno ha dato risposta.

L'intervento del rappresentante di FederAbitazione ha ricordato che esistono delle scadenze perentorie: a settembre scadrà il finanziamento della fondazione Cariplo, pertanto, se non si vogliono perdere questi soldi, sarà necessario che per quella data i lavori del PRU Stadera siano incominciati.

Anche i cittadini e i comitati hanno detto la loro e con un tono giustamente incazzato, dopo anni di parole e di promesse, ma di pochi, pochissimi fatti. Sono emerse una quantità enorme di problematiche di degrado sia abitativo che sociale, legato, quest'ultimo, soprattutto a una serie di problemi di sicurezza come lo spaccio di droga fatto sia in pieno giorno che fino a tarda notte. I cittadini hanno posto sotto accusa il presidio della vigilanza urbana di via Palmieri che - hanno detto - non interviene neppure quando lo spaccio viene fatto di fronte a loro.

Nel suo intervento, il sottoscritto, ha ricordato che il centrosinistra qualche tempo fa aveva presentato in C.d.Z. 5 una pesante interrogazione che denunciava questi fatti. La risposta pervenuta dimostrava però che alcuni interventi erano stati fatti, ma anche - come ben sanno gli abitanti dello Stadera - che lo spaccio riprende dopo pochi giorni.

Inoltre, in seguito ad alcuni colloqui informali con alcuni vigili che in passato hanno svolto l'attività presso il presidio fisso di via Palmieri è emerso che, sebbene all'inizio potesse sembrare una buona idea quella di un presidio fisso all'interno di un quartiere come lo Stadera, alla verifica dei fatti si è dovuto constatare che ciò comporta una seria e costante minaccia per coloro i quali vi devono svolgere la loro attività. Minaccia che si concretizza spesso con atti intimidatori come il taglio delle gomme delle auto o dei motorini con cui i vigili si recano al lavoro o anche peggio. Probabilmente bisognerà studiare una presenza diversa sia della PM che delle Forze dell'Ordine, che preveda anche un costante e continuo ricambio del personale in servizio in tali luoghi e turni su tutte le 24 ore.

Certo, il problema della sicurezza non si risolverà solo con le forze dell'ordine. Sarà necessario - ha ricordato Antoniazzi nel suo intervento - anche rivitalizzare il quartiere e far rinascere quella vita sociale che trent'anni fa c'era e che oggi, purtroppo, non c'è più.

Alla fine ci si è dati appuntamento a una nuova Assemblea Pubblica sullo Stadera che si terrà orientativamente ai primi di ottobre ed anche - aggiungiamo noi - ad un importante Consiglio di Zona 5 straordinario e monotematico proprio sulle problematiche del quartiere Stadera già richiesto ufficialmente e la cui data deve ancora essere stabilita.

In attesa di questi due importanti appuntamenti, i cittadini chiedono di poter finalmente vedere dei fatti concreti.

Luca Gandolfi

Membro di minoranza della Comm. Casa della Zona 5

luca.gandolfi@dsmilano.it 

 

    

Il titolo originale dell'articolo era:

ASSEMBLEA PUBBLICA ALLO STADERA 

Sabato 15 giugno c'è stata un'Assemblea Pubblica al CTS di via Palmieri sulle problematiche del quartiere Stadera.