Milanosud - Anno VI  N° 6 - Giugno 2002   - pag. 6                                    

Installazione di antenne per la telefonia cellulare

ELETTROSMOG: 

RITIRATA DI FORMIGONI

Sembrava fatta. Due mesi fa era stata approvato l'emendamento Monguzzi che diveniva Legge Regionale imponendo un limite minimo di 75 metri da scuole, ospedali, carceri e parchi gioco per l'installazione delle antenne che gestiscono il segnale della telefonia mobile.

A distanza di soli due mesi ecco il voltafaccia della Giunta Regionale guidata da Formigoni che subisce le pressioni dei gestori dei telefonini che hanno avuto un portavoce di rilievo nel Ministro agli Affari Regionali Enrico La Loggia, il quale sulla questione dei 75 metri ha sentenziato: "Non possiamo accettare misure restrittive tipo i 75 metri, abbiamo dei contratti da rispettare".

E così il grande sostenitore dei maggiori poteri alle Regioni, Roberto Formigoni, e la sua Giunta hanno prontamente risposto con un "obbedisco". La Giunta Formigoni ha così prontamente proposto di "congelare" fino al 1° gennaio 2003 la legge sul limite dei 75 metri e la Commissione Ambiente del Pirellone ha approvato. Manca ancora il voto del Consiglio regionale, il luogo in cui due mesi fa, grazie al voto a scrutinio segreto, era stata approvato questo importante limite. È lì l'ultimo argine per la difesa della salute dei cittadini contro lo strapotere delle lobby dei cellulari.

Il tutto pare finalizzato a perdere tempo e consentire al Governo Berlusconi di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge lombarda sui 75 metri. E se Formigoni obbedisce invece di protestare contro una interferenza governativa in un ambito di competenza regionale, la Lega - che fino a qualche anno fa voleva addirittura la secessione - tace (complimenti per la coerenza!).

Il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, cerca di tranquillizzare tutti ricordando che comunque fino al 1 gennaio 2003 resterà vietata l'installazione di nuovi impianti per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione in corrispondenza di asili, edifici scolastici, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, carceri, oratori, parchi-gioco, orfanotrofi e altre strutture simili che ospitano minorenni. L'unica differenza - aggiunge Zambetti - è che dal 01/01/2003 la normativa sarà ancora più precisa e nessun impianto di tipo elettromagnetico potrà trovare posto entro una distanza minima di 75 metri, neppure quelli già esistenti, garantendo così una maggiore tutela e salvaguardia dalle emissioni di onde elettromagnetiche.

Tranquilli? Mica tanto. Con un Governo Berlusconi che rema contro e un Presidente della Regione come Formigoni pronto a prostrarsi alle volontà del grande capo. Siamo certi che i cittadini e i comitati sono già pronti a scendere in piazza per ricordare a questi signori che esiste anche un "principio di cautela" che bisogna adottare senza alcun rinvio per garantire la salute dei cittadini da qualsiasi rischio.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 - DS

luca.gandolfi@dsmilano.it 

 

    

Il titolo originale dell'articolo era:

ELETTROSMOG: VOLTAFACCIA DELLA REGIONE