Milanosud - Anno IV  N° 11 - Dicembre 2000

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Metrotranvia Sud: Luca Gandolfi è moderatamente favorevole

Con alcuni correttivi la nuova linea è accettabile

Dall'Assemblea Pubblica sulla Metrotranvia Sud svoltasi il 10/11/2000 è emerso ancora una volta che vi sono state una serie di carenze da parte delle istituzioni nell'informare i cittadini. Da ciò ne è derivato che si sono diffuse tutta una serie di voci e di notizie false, inesatte o incomplete che hanno fatto in modo che i cittadini non avessero gli elementi minimi di informazione sui quali poi poter sviluppare le loro valutazioni. Insomma, sulla Metrotranvia Sud poche notizie e confuse.

Credo perciò sia opportuno fare alcune precisazioni in merito:

  1. Non è vero che la linea tranviaria della Metrotranvia Sud si ferma i P.ta Lodovica. La confusione nasce dal fatto che il Progetto Metrotranvia Sud - cioè il tratto di nuova costruzione (2,8 km) - va da Porta Lodovica a Piazza Abbiategrasso (quasi tutto in corsia protetta). Nel suo complesso, invece, la linea tranviaria che verrà realizzata partirà dal Duomo (via Dogana) per arrivare fino a Piazza Abbiategrasso (4,2 km), proseguendo poi fino a Rozzano. Nel dettaglio il percorso è il seguente: piazza Abbiategrasso (punto di scambio con la futura fermata della MM2 e con l’attuale tram che porta a Rozzano), via Medeghino, piazza Agrippa, via Volvinio, via Pezzotti, via Tibaldi, via Giambologna, via Teuliè, P.ta Lodovica, corso Italia, piazza Missori, via Mazzini e via Dogana.
  2. La Metrotranvia Sud sostituirà non solo la 65, ma anche il 15 (risolvendo i problemi che oggi ha nel tratto cittadino).
  3. La Metrotranvia non è un treno e neanche una metropolitana; è un tram di nuova concezione (se ne vedono già alcuni in giro sulla linea 14), veloce, silenzioso, confortevole e attento anche alle problematiche delle persone disabili. Nel percorso della Metrotranvia Sud è previsto che vengano inserite 15 vetture tranviarie di nuovo tipo (per una spesa di 54 miliardi).
  4. Se è vero che in piazza Agrippa dovranno essere tagliati 6 alberi, è altrettanto vero che ne verranno impiantati ex-novo lungo il percorso più di 100 e che per lunghi tratti la corsia protetta sarà "inerbita" (cioè con l’erba dove passano le rotaie).
  5. Il costo complessivo sarà di 87,5 miliardi, suddiviso in 54 miliardi per l'acquisto dei nuovi tram e 33,5 miliardi per le opere civili e gli impianti. 50,4 miliardi verranno dal contributo della Legge N° 211 del 1992.

Sussiste invece - ed è gravissimo - il problema dei parcheggi, soprattutto per quanto riguarda via Teuliè, via Pezzotti, via Giambologna, via Volvinio e via Medeghino; anche se per quest’ultima verrà in parte risolto con la costruzione di un parcheggio di interscambio da 690 posti auto in piazza Abbiategrasso, angolo via dei Missaglia.

In via Pezzotti si passerà dalle attuali due file di parcheggi a pettine su un lato e una in linea sull’altro; alle future due misere file di parcheggi in linea. Troppo poco per una zona che già adesso manifesta una cronica carenza di parcheggi!

Bisogna rilevare inoltre che il progetto della Metrotranvia Sud non prevede neanche un breve tratto di pista ciclabile lungo tutto il percorso. Ricordiamo a questo proposito quanto viene detto all’interno del Piano Urbano del Traffico del 1999:

"Nella predisposizione di singoli progetti occorrerà tenere conto delle disposizioni della Legge N° 366 / 98 finalizzate proprio alla valorizzazione e allo sviluppo della mobilità ciclistica. […] La Legge impone anche che tutte le strade di nuova costruzione classificate come extraurbane secondarie, urbane di scorrimento, di quartiere e locali, devono avere per l'intero sviluppo una pista ciclabile adiacente, salvo comprovati problemi di sicurezza. Ciò vale anche nel caso di interventi di manutenzione straordinaria."

Il progetto della Metrotranvia Sud è senza alcun dubbio un caso di "manutenzione straordinaria". Nonostante ciò in esso non è stato previsto neanche un breve tratto di pista ciclabile!

Fatte le necessarie precisazioni, utili per avere degli elementi certi su cui ognuno poi può farsi le sue valutazioni, passiamo a ragionare sulle possibili alternative o, se preferite, a delle sane critiche costruttive per migliorare il progetto, fermo restando che chi scrive è assolutamente convinto che per combattere il problema del traffico una seria amministrazione di una città importante come Milano debba investire nel trasporto pubblico rendendolo più rapido ed efficiente (e magari anche più economico). D'altro canto è pur vero che in questo caso ci si trova di fronte ad un progetto, che pur seguendo la filosofia di fondo appena enunciata, manifesta una serie di gravi carenze, alcune delle quali, molto probabilmente, dovute al fatto che esso risale a molti anni fa.

Molto probabilmente è troppo tardi per mutare drasticamente il percorso della Metrotranvia Sud. Nulla vieta che però ci si ragioni sù, nella speranza - forse vana - che anche i progettisti e l'assessorato facciano altrettanto.

Quali sono le alternative possibili al percorso attualmente previsto nel progetto?

Alcuni sostengono che sarebbe stato meglio far passare la Metrotranvia Sud lungo via Castelbarco e poi in via Bazzi, via Lampedusa, via Valla, per poi attraversare in modo meno drammatico Piazza Agrippa e ricongiungersi col progetto attuale in via Medeghino e piazza Abbiategrasso.

A questo proposito vorrei fare alcune considerazioni personali.

Se è vero che il passaggio in via Castelbarco (alternativo a quello fino ad ora previsto in via Giambologna) sembrerebbe avere molteplici aspetti positivi: da un lato, consentirebbe di salvare il tradizionale mercato del sabato dal trasferimento - già avvenuto - in via Tabacchi e via Balilla ed anche di non veder cancellati i parcheggi sistemati appena un paio di anni fa in via Giambologna; dall’altro consentirebbe di servire un grosso bacino di utenza come sarà la nuova area residenziale e commerciale che sorgerà dove una volta c'era l'OM, senza per altro nulla togliere al servizio di altri importanti bacini di utenza come il Feltrinelli e la scuola materna.

Per quanto riguarda invece il passaggio in via Bazzi, sebbene tale soluzione possa apparire più lineare sulla carta, in essa sono insiti non pochi inconvenienti.

Primo, tale percorso implicherebbe alcune problematiche di carattere tecnico (risolvibili), poiché sotto un lungo tratto di via Bazzi passa la roggia Vettabbia.

Ma soprattutto, anche nel caso in cui si superassero i problemi tecnici, bisogna tenere presente - e su questo invito tutti a riflettere - che se davvero si facesse passare la Metrotranvia in via Bazzi, ciò comporterebbe che il grosso delle auto che oggi transitano in essa, a causa della inevitabile riduzione della carreggiata, sarebbero costrette a mutare il loro abituale percorso e, molto probabilmente, andrebbero ad intasare via Volvinio e via Pezzotti che, per la loro struttura, non hanno la stessa capacità di smaltimento del traffico di via Bazzi.

Insomma, visto e considerato che sembra assai probabile che la Metrotranvia Sud verrà realizzata, i cittadini di via Pezzotti e via Volvinio devono riflettere se sia meglio avere una metrotranvia che passa sotto casa offrendo loro un comodo e veloce servizio di trasporto pubblico; o se invece preferiscono una grossa massa di auto strombazzanti e inquinanti.

Detto ciò, chi scrive è fermamente convinto che sia assolutamente indispensabile risolvere il problema dei parcheggi, troppo penalizzati dal progetto già in corso di attuazione.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 - DS

Pubblicato su MILANOSUD - Anno IV N° 11 - Dicembre 2000 - pag. 4