Anno XVII N° 8 - Ottobre 2009   - www.laconca.org  - pag. 4  

La Commissione Sicurezza della Provincia al quartiere Savoia

di LUCA GANDOLFI - Consigliere Provinciale di Milano (Di Pietro Italia dei Valori)

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La mattina del 6 ottobre la Commissione Sicurezza della Provincia di Milano si è riunita in via Savoia per un sopralluogo al quartiere Savoia. All’ordine del giorno l’audizione di Frediano Manzi, Presidente dell’associazione “S.O.S. Racket e Usura”.

Più che in una Commissione sembrava di trovarsi a una conferenza stampa, visto il grande numero di giornalisti presenti (tv e quotidiani). Il giorno seguente però quasi tutti i giornali parlavano erroneamente di un sopralluogo allo più noto e vicino quartiere Stadera. L’errore probabilmente è stato originato dalla confusione che ha dimostrato il Presidente della Commissione, Giuseppe Milone (PDL, area ex AN), che anche nella successiva Commissione convocata parla di quella del 6.10.2009 come di “sopralluogo fatto al quartiere Stadera”. Quando ho visto questa ulteriore convocazione in cui perseverava l’errore sono andato da Milone e gli ho spiegato che quello in cui abbiamo fatto il sopralluogo era il quartiere Savoia, mentre lo Stadera si trova a circa 200 metri di distanza, nelle vie Neera, Barrili, Palmieri.

Veniamo ora a quello che è successo il 6 ottobre. Frediano Manzi ha riferito che su segnalazione di alcuni cittadini del quartiere era emersa la presenza nel quartiere di un racket per l’occupazione abusiva degli alloggi che si liberavano. A svolgere un ruolo cruciale di informazione dei vari alloggi che si liberano da poter occupare abusivamente dietro pagamento di qualche migliaio di euro ci sarebbe addirittura una delle custodi, lei stessa occupante abusiva di un alloggio. Altro fatto quantomeno curioso è quello che alle verifiche fatte nelle 48 ore dalla segnalazione di occupazione abusiva (quelle che dovrebbero portare alla immediata liberazione dell’alloggio occupato) risultava come occupante sempre una donna incinta. In ben 14 casi però si trattava sempre della stessa donna che veniva evidentemente spostata e utilizzata per impedire che l’alloggio occupato venisse prontamente liberato dalle Forze dell’Ordine.

Alla Commissione al quartiere Savoia era presente anche il Direttore dell’Area Gestionale all’ALER di Milano, Marco Osnato (anche consigliere comunale di Milano del PDL, area ex AN), che informava che da ora in poi la gestione del quartiere non sarebbe più stata fatta dalla ditta Romeo, ma direttamente dall’ALER. Informava inoltre che l’ALER stava ultimando un monitoraggio degli alloggi per verificare la situazione delle occupazioni abusive (un monitoraggio infinito, visto che se ne sente parlare da più di 10 anni).

Ma come mai per un semplice sopralluogo c’erano tutti quei giornalisti? La ragione è semplice: per l’ormai famosa politica degli annunci del centrodestra. In questo caso però la proposta “forte” del Presidente della Commissione, Milone (PDL), denotava una approssimazione e disinformazione notevoli. Milone infatti annunciava che avrebbe chiesto la presenza di militari nel quartiere. Chiedevo ulteriori delucidazioni e al tempo stesso lo informavo prontamente che i militari passavano già tutti i giorni con la loro jeap insieme alla pattuglia della Polizia o dei Carabinieri in continuazione tutti i giorni nelle vicine vie del quartiere Stadera. Milone a quel punto rilanciava, specificando che la sua proposta era quella di mettere due militari ad ogni ingresso del quartiere. Lo abbiamo guardato tutti abbastanza stupiti e sconcertati (compresi alcuni suoi colleghi di maggioranza, anche se non lo ammetteranno mai) e lo stesso Milone ha ammesso di non sapere se ciò potesse essere possibile, ma (per salvare la faccia) ha subito aggiunto con tono fiero e deciso “chiederemo al Ministero degli Interni la disponibilità”.

Un annuncio che doveva essere nelle intenzioni una “proposta forte”, una bomba mediatica, si rivelava invece una pallottola spuntata, talmente poco seria da non meritare neppure un commento. Tuttavia un commento sia il sottoscritto consigliere Luca Gandolfi (Italia dei Valori), sia il consigliere Massimo Gatti (Altra Provincia/PRC/PDCI) lo abbiamo fatto quando siamo stati intervistati da TeleNova per il TGN sostenendo entrambe che la vera proposta seria sarebbe stata quella di mettere le Forze dell’Ordine nelle condizioni di poter lavorare e non come sta facendo il Governo Berlusconi con continui tagli ai fondi a loro destinati, con la conseguenza che in alcuni casi non ci sono neppure i soldi per riparare le auto di servizio, col risultato che alcune pattuglie non possono uscire.

Non c’è molto altro da dire se non ribadire che si è trattato di un teatrino messo in piedi per dare la sensazione che stanno facendo qualcosa. Peccato che non ci siano proposte serie, ma solo annunci di facciata.

 

  

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Luca Gandolfi

Consigliere Provinciale di Milano

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