La Conca Anno XVII N° 3 - Marzo 2009 - www.laconca.org - pag. 4
Parco Ticinello: a che punto siamo?
di LUCA GANDOLFI - Consigliere di Zona 5 (Di Pietro Italia dei Valori)
www.lucagandolfi.it - info@lucagandolfi.it
Durante
il Consiglio di Zona 5 del 19 febbraio il gruppo dell’Italia dei Valori ha
presentato una interrogazione (P.G. 138711/2009 del 20/02/2009) con richiesta di
risposta scritta rivolta all’Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune
di Milano, Carlo Masseroli, avente per oggetto: “Parco Ticinello: a che punto
siamo?”.
Partendo
dalla triste e sconcertante considerazione che sono ormai troppi anni che i
cittadini attendono invano la realizzazione del Parco agricolo urbano del
Ticinello e tenuto conto dei numerosi contenziosi in corso tra il Comune di
Milano e la proprietà di alcune delle aree che dovrebbero entrare a far parte
del Parco Ticinello, contenziosi che di fatto stanno rallentando fino
all’inverosimile la nascita di questo importante polmone verde di Milano,
abbiamo chiesto all’assessore Masseroli di chiarire per iscritto (citiamo):
“[…] quali siano le problematiche e/o
i contenziosi che rallentano la realizzazione del Parco Ticinello e quali siano
le azioni politiche e/o legali che si intendono intraprendere al fine di
giungere finalmente all’obiettivo di vedere realizzato il progetto del Parco
Ticinello tanto atteso dai cittadini della Zona 5, ma anche di tutta Milano. In
particolare chiediamo di chiarire se e quando il comune intende procedere con
l’esproprio delle cosiddette “aree d’oro” ovvero se intende invece
perseguire la strada di un improbabile accordo con la proprietà di tali aree.”
Lo
scopo dell’interrogazione non è solo quella di avere delle informazioni
preziose per capire se e cosa si sta facendo per il futuro del Parco Ticinello,
ma anche quello di smuovere le acque su un argomento sul quale da troppo tempo
tutto tace. Eppure non si tratta di un argomento da poco. Stiamo parlando di uno
dei più importante polmoni verdi della nostra Zona 5 e di tutta Milano. I
cittadini milanesi hanno diritto di sapere quale sarà il futuro della loro città.
Vogliono capire in che città sono destinati a vivere: una città in cui i
parchi agricoli, il verde hanno ancora la speranza di rappresentare una realtà
e un legame con la natura; oppure in una città che china la sua testa ai
potenti e alle speculazioni edilizie? Perché in estrema sintesi la questione è
proprio questa: in quale città vivranno i milanesi di domani? In una città
sempre più piena di palazzi e schiava del traffico, o in una città con dei
veri polmoni verdi e a misura d’uomo? Non nascondiamoci dietro ad un dito,
sono due filosofie diametralmente opposte e noi scegliamo la seconda: una città
in cui il verde ha ancora un ruolo importante e quindi non solo va tutelato, ma
addirittura valorizzato. Chi amministra ora Milano, quale sceglie? Ce lo dica.
Una
interrogazione però rischia di rimanere per troppo tempo nel cassetto
dell’assessore e quindi la sera del 5 marzo, durante la riunione dei gruppi di
opposizione prima del Consiglio, abbiamo proposto di presentare anche una
richiesta di Consiglio di Zona 5 straordinario, accogliendo il prezioso
suggerimento de La Conca di febbraio.
Durante
lo spazio destinato agli interventi dei consiglieri, in qualità di estensore e
primo firmatario, ho quindi annunciato che l’opposizione presenterà la
richiesta di un C.d.Z. 5 straordinario sul Parco Ticinello chiedendo la presenza
dell’Assessore Masseroli. La richiesta verrà formalmente depositata agli atti
non appena saranno raccolte le 14 firme necessarie. Per ora siamo ad 11 firme,
perché nella serata del 5 marzo mancavano alcuni consiglieri di opposizione, ma
siamo certi di raccogliere le tre firme necessarie mancanti per il prossimo
Consiglio.
Aggiornamento:
Come
previsto, durante lo svolgimento del C.d.Z. 5 del 12.03.2009, il consigliere
Gandolfi (IdV), in qualità di estensore e primo firmatario, ha consegnato al
funzionario che svolge le funzioni di Segretario Verbalizzante della seduta la richiesta
di C.d.Z. 5 straordinario sul Parco Ticinello annunciata nel Consiglio
precedente, con le 14 firme necessarie in base all’Art. 7 del Regolamento del
Decentramento.
I
14 firmatari sono i seguenti (in ordine di come hanno firmato): Gandolfi
(IdV), Angiulli (PS), Lombardelli (PD), Croce (PRC), Muzzana (PD), Pavoni (PD),
Fumagalli (PD), Brusatori (PS), Garufi (PRC), Repossi (V), Berdot (SD), Devoto
(PD), Decensi (PD), De Allegri (SD).
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