La Conca Anno XVI N° 3 - Marzo 2008 - www.laconca.org - pag. 5
Seconda richiesta per una sala giochi in via Medeghino, secondo stop dal C.d.Z. 5
di LUCA GANDOLFI - Consigliere di Zona 5 (Di Pietro Italia dei Valori)
www.lucagandolfi.it - info@lucagandolfi.it
In
Consiglio di zona è giunta un’altra richiesta
di apertura per una sala giochi per
adulti. Questa nuova richiesta riguarda il piano terra (290 mq) e il piano
interrato (90 mq) dello stabile di sette piani di via
Medeghino 9 abitato da una quarantina di famiglie.
Se
ne è discusso il 12.03.2008 nella Commissione
Commercio della Zona 5 di fronte ad un nutrito numero di cittadini che hanno
espresso la loro contrarietà. In Commissione c’era ovviamente anche il
rappresentante legale della società che ha chiesto di aprire la sala giochi, la
RITZIO ROME S.r.l. (www.ritzio.com), una multinazionale specializzata nel
settore delle sale da gioco, casinò e affini. Il legale ha tentato di
rassicurare i presenti sui vari aspetti della eventuale realizzazione di una
sala giochi, ma sia i cittadini, sia i consiglieri di zona si sono trovati
concordi a sollevare una serie di ragionevoli e sensate obiezioni.
I
cittadini in particolare hanno sottolineato come molto probabilmente si
creerebbero mote situazioni di disagio e di disturbo ai residenti, visto e
considerato che la sala giochi sarebbe posta proprio sotto il lato in cui i
residenti hanno le camere da letto. Se è vero che il locale verrebbe
insonorizzato, è altrettanto vero che il disturbo verrebbe dagli inevitabili
crocchi di persone che si fermerebbero al di fuori del locale, come avviene
solitamente per i vari locali notturni.
Vi
è poi un evidente aggravio dei problemi viabilistici e di parcheggio in una via
già abbastanza problematica, soprattutto in alcune fasce orarie. Su questo
aspetto lascia quantomeno perplessi il
parere viabilistico della Polizia Locale, nel quale si legge: “[…]
Nel raggio di cento metri non vi sono caserme, chiese, ospedali, o altri luoghi
di culto. A più di cento metri in via Medeghino 39, risulta presentata altra
domanda per apertura sala giochi […]. Considerato che la società richiedente
disporrà per la sua clientela del parcheggio già in uso alla Oviesse e nelle
ore serali di quello in uso al supermercato G.S., nulla osta all’apertura
della sala giochi, percui si esprime parere favorevole dal punto di vista
viabilistico.”
Pur
non essendo dei tecnici ci pare che gli elementi presi in considerazione dalla
Polizia Locale per esprimere un parere viabilistico siano troppo pochi. Ci si
attenderebbero almeno delle analisi basate su dati del traffico e sul numero
delle auto parcheggiate nelle varie fasce orarie e non una semplice elencazione
di varie tipologie di edifici presenti o meno nelle vicinanze.
Come
dicevamo, noi non siamo dei tecnici ma dei politici e, prima ancora, dei
cittadini della Zona 5 e in questa duplice veste non possiamo dimenticare che le
macchinette mangia-soldi che si vorrebbero mettere nella sala giochi sono le
stesse che hanno ridotto sul lastrico molte famiglie che hanno avuto la sfortuna
di avere un loro componente malato dal vizio del gioco. Una attività quella
delle sale giochi per adulti che anche se perfettamente legale è altrettanto
stigmatizzabile come diseducativa e pericolosa per l’equilibrio economico
delle famiglie e di tutte le conseguenze, a volte tragiche, che ciò comporta.
Tutti
concordi in Commissione a dire NO ALLA
SALA GIOCHI, qualche problema invece sul decidere in che modo far pervenire
il messaggio della contrarietà: c’era chi voleva dare un parere negativo
motivato con le varie ragioni; e chi invece preferiva seguire il metodo adottato
nell’altra occasione, cioè non esprimere il parere in modo da bloccare tutto
l’iter formale e impedire di fatto la realizzazione.
Il
parere richiesto al Consiglio di Zona 5 infatti è “obbligatorio,
ma non vincolante”. Il fatto che sia “non
vincolante” vuole dire che anche qualora il C.d.Z. 5 esprima un parere
negativo, questo non garantirebbe la non-realizzazione della sala giochi in
quanto sarebbe solo uno dei tanti pareri espressi dai vari enti che hanno
competenza sulla materia. Viceversa il fatto che è un parere “obbligatorio”
implica che qualora questo parere non venga espresso, tutto si blocca e la sala
giochi non si fa.
In
Commissione quasi tutti hanno optato per la scelta strategica di non esprimere
il parere in modo da bloccare la sala giochi, votando al posto del parere un
testo analogo a quello votato per la richiesta precedente (con qualche piccola
modifica migliorativa) in cui si ribadisce con forza che su materie come quella
in discussione di ambito strettamente locale e privo di implicazioni per la città
nel suo insieme, il parere del C.d.Z. deve diventare vincolante.
Il
testo approvato in Commissione si conclude come segue: “Per
queste motivazioni il Consiglio di Zona non esprime il parere richiesto
dall’assessorato competente, sottolineando l’inutilità di segnalare un
parere di fondamentale importanza, ma soggetto alla possibilità di essere
facilmente disatteso e contestualmente chiede un’informazione puntuale
riguardo alle nuove attività di imminente apertura nel territorio zonale
[…]”.
Con
ogni probabilità il C.d.Z. 5 confermerà questa posizione assunta dalla
Commissione e in questo modo anche questa seconda richiesta di una sala giochi
verrà bloccata.
Pubblicato su LA CONCA - Anno XVI N° 3 - Marzo 2008 - pag. 5
Home
Page
E-mail
Articoli
La
Conca