La Conca Anno XVI N° 2 - Febbraio 2008   - www.laconca.org  - pag. 7  

Strage di alberi nell'ex campo del Vigentino 

di LUCA GANDOLFI - Consigliere di Zona 5 (Di Pietro Italia dei Valori)

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La mattina del 14 febbraio alcuni cittadini ci hanno segnalato che in via Verro 85, nell’ex campo sportivo del Vigentino, venivano abbattuti degli alberi.

Nelle mie facoltà di consigliere di Zona 5 dell’Italia dei Valori, insieme al consigliere provinciale Pezzoni (Sinistra Democratica), abbiamo iniziato ad attivarci per capire cosa stava accadendo e cercare di fermare lo scempio. Mentre io inviavo dei fax il consigliere Pezzoni si recava sul posto dove sopraggiungeva, su nostra sollecitazione, una pattuglia della Polizia Locale che chiedeva agli operai che stavano tagliando gli alberi la documentazione e i permessi. Documentazione che probabilmente non avevano in cantiere in quanto per un po’ di tempo il taglio è stato sospeso.

Quando sono arrivato sul luogo la pattuglia della PL se ne stava andando e nel giro di pochi minuti gli operai riprendevano il taglio degli alberi. Scattavo un po’ di foto per documentare quello che stava accadendo e fermavo poi uno dei responsabili del cantiere per chiedere informazioni. Mi veniva spiegato che loro erano stati mandati sul posto con l’incarico di tagliare tutti gli alberi perimetrali sul lato di via Verro e quelli al centro del campo, aggiungendo che era tutto in regola con i vari permessi.

Sconcertato dalla notizia tornavo a casa e preparavo una interrogazione urgente che ho presentato subito in Consiglio di Zona 5 con la richiesta di “sospendere con effetto immediato il taglio degli alberi, fino a quando non siano stati compiuti gli accertamenti sulla presenza di tutti i permessi necessari”. Un modo per prendere tempo e nel frattempo cercare di capire come, chi e perché potesse aver dato il permesso di tagliare tutti quei grandi alberi sani in un’area privata, ma comunque sempre all’interno dell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano e del Cavo del Ticinello con tutti i vari vincoli esistenti.

I cittadini presenti sul posto intanto ci tenevano costantemente informati e le notizie che ci giungevano non erano certo confortanti: mentre le nostre carte compivano nel modo più veloce possibile il loro percorso formale, mentre inviavamo fax, e-mail e facevamo telefonate, uno dopo l’altro gli alberi cadevano ai colpi assassini delle seghe elettriche.

La mattina seguente ricevevo una telefonata dall’Ufficio centrale in cui sono depositate le DIA (Dichiarazione Inizio Attività) e la solerte e gentile impiegata mi diceva che non riusciva a trovare la DIA riguardante via Verro 85 da cui si sarebbe poi riusciti a capire se esistevano tutti i permessi necessari e le ragioni del taglio. Ribadivo per l’ennesima volta che era indispensabile fare sospendere il taglio degli alberi, altrimenti sarebbe stato tutto inutile.

Purtroppo i nostri sforzi si sono rivelati vani e la strage nel giro di un paio di giorni è stata compiuta. Restano ormai solo le foto a ricordare quegli splendidi filari di alberi. Andremo comunque a fondo della questione per capire almeno il perché di quello che è accaduto e accertare se vi erano effettivamente tutti i permessi, anche se ormai è troppo tardi per salvare quei grandi alberi che hanno accompagnato la vita dei cittadini del quartiere.

 

 

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