La Conca Anno XV N° 3 - Marzo 2007 - www.laconca.org - pag. 7
Isole Ambientali: che fine hanno fatto?
di LUCA GANDOLFI - Consigliere di Zona 5 (Di Pietro Italia dei Valori)
www.lucagandolfi.it - info@lucagandolfi.it
Nel
gennaio 2002 scrivevamo su La Conca un articolo sul progetto riguardante l’Isola
Ambientale “Caduti del Lavoro”
che era stato illustrato in due sedute della Commissione Urbanistica di Zona 5.
Il Consiglio di Zona 5 si era poi espresso in data 10.01.2002 approvando
all’unanimità il parere favorevole.
Vogliamo
precisare che l'isola ambientale è
una cosa diversa dall'isola pedonale.
Nell'isola pedonale il transito delle vetture non è consentito o è
strettamente limitato ai soli residenti; nell'isola ambientale invece l'accesso
è consentito anche ai veicoli dei non residenti, anche se viene scoraggiato
grazie a un particolare studio della viabilità.
Con
il termine di Isola Ambientale si vuole indicare un'area nella quale si
intende valorizzare il verde e la vivibilità pedonale, studiando una viabilità
tale che siano interessati a transitarvi solo i veicoli dei residenti o di chi
si deve recare da loro, escludendo il grosso del traffico cittadino. Proprio
perché si vuole privilegiare la vivibilità pedonale, la velocità in tali aree
viene limitata a 30 Km/h mediante una serie di accorgimenti architettonici e
viabilistici.
Fatte
queste doverose distinzioni e precisazioni, e tenuto conto che dal gennaio 2002
sono ormai trascorsi più di cinque anni, sorge spontanea la domanda: ma
che fine ha fatto l’Isola Ambientale “Caduti
del Lavoro”? E, allo stesso modo, che fine hanno fatto tutte le altre
isole ambientali in cui, sulla carta, era stata suddivisa la nostra città?
Queste
domande le abbiamo poste in una interrogazione che l’Italia dei Valori ha
presentato in C.d.Z. 5 in data 01.02.2007 (P.G. 177771/2007) e che è stata sottoscritta dai consiglieri di tutti i
gruppi del centrosinistra.
Come
mia abitudine – quando sono l’estensore e il primo firmatario – appena
avuto il riferimento di protocollo, ho inviato l’interrogazione tramite e-mail
direttamente all’assessore (questa modalità permette di accelerare
notevolmente i tempi burocratici). In questo caso però la sorpresa è stata che
anche la risposta dell’Assessorato Mobilità Trasporti Ambiente è giunta con
una e-mail. Citiamo: “[…] delle 10
isole ambientali progettate nel 2003 sono state realizzate l'isola ambientale
"San Siro", ma non ancora attuata; una parte dell'isola
"Alberti", solo via Alberti e un tratto di via Giovanni da Procida;
una parte dell'isola "Monza - Leoncavallo" e parzialmente l'isola
"Garibaldi".”
Ma la parte che ci interessa maggiormente è la seguente: “Riguardo la realizzazione dell'isola ambientale "Caduti del Lavoro" e delle restanti 5 isole ambientali allo stato attuale non risultano tra le priorità stabilite dall'Amministrazione Comunale […]”. Breve ma estremamente chiaro. Quello che invece non comprendiamo è come mai la filosofia delle isole ambientali proposta nel 2002, quando ancora eravamo in una fase progettuale embrionale, e poi portata avanti negli anni successivi con il completamento della progettazione, pur apparendo ampiamente condivisa da entrambe le parti politiche, sia stata di fatto abbandonata, tanto da far dire all’assessore che “non risultano tra le priorità stabilite dall'Amministrazione Comunale […]”. A volte la politica è davvero strana!
Pubblicato su LA CONCA - Anno XV N° 3 - Marzo 2007 - pag. 7
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