La Conca Anno XII N° 5 - Maggio 2004 - www.laconca.org - pag. 3
Semafori di Piazza Agrippa: l'Assessore Goggi risponde
di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it
L’istanza
del centrosinistra presentata nel C.d.Z. 5 del lontano 15 gennaio (PG.
41935/2004 del 16.01.2004) e riguardante le problematiche viabilistiche e di
sicurezza della (ahimè) nuova semaforizzazione di piazza Agrippa (vedi anche La
Conca di gennaio 2004) ha finalmente avuto risposta da parte dell’Assessore al
Traffico e Mobilità, Giorgio Goggi.
Nel
suo scritto l’assessore ci informa che molte delle segnalazioni concrete che
avevamo fatto hanno prodotto un intervento: è stato tolto il cartello
segnaletico che si trovava davanti al semaforo dell’incrocio Valla-Agrippa;
inoltre, il Settore Traffico e Viabilità della PM è intervenuto “a
modificare e di conseguenza ad ottimizzare i tempi semaforici di tutti gli
impianti insistenti fra piazza Agrippa e la circonvallazione filoviaria 90-91”.
Queste
ultime sono le parole dell’assessore, è bene precisarlo, anche perché noi
che da piazza Agrippa ci passiamo spesso avevamo certo notato che dopo la nostra
istanza erano stati cambiati i tempi semaforici risolvendo alcune delle
problematiche che avevamo segnalato, ma sappiamo anche (purtroppo) che i nuovi
tempi semaforici hanno creato nuove problematiche che rendono tuttaltro che
“ottimizzata” la fluidità del traffico di piazza Agrippa.
Anzi,
per dirla proprio tutta, c’è stato solo un giorno negli ultimi mesi in cui la
fluidità del traffico è stata d’avvero ottima in piazza Agrippa. Quando?
Naturalmente ci riferiamo a quelle poche ore in cui i semafori sono rimasti non
funzionanti con la sola luce arancione lampeggiante durante i lavori in cui sono
stati reimpostati i tempi semaforici.
Insomma,
potremmo fare nuovamente un articolo dettagliato in cui spieghiamo tutti gli
inconvenienti creati dalla nuova sistemazione dei tempi semaforici che rende così
orgoglioso l’assessore, ma avrebbe poco senso. Le
rotonde, infatti, hanno il pregio di rendere fluido il traffico senza bisogno
dei semafori. Certo piazza Agrippa ora viene attraversata dalla Metrotranvia
Sud, ma basterebbe – secondo il nostro modesto parere – la sola
semaforizzazione dell’attraversamento del tram garantendo la priorità del
passaggio al mezzo pubblico, fermando solo in quel frangente il traffico
veicolare. Mentre sarebbero sufficienti dei semafori pedonali con pulsante di
chiamata per consentire l’attraversamento degli incroci in sicurezza da parte
dei pedoni. Ma forse è una soluzione “troppo semplice” per chi ama
complicare le cose.
Chi
abita in zona ormai cerca in tutti i modi di evitare di passare in piazza
Agrippa e si inventa ogni giorno percorsi alternativi pur di non dover subire
quel calvario di semafori.
Nella
sua risposta l’assessore Goggi conclude dicendo: “Infine,
credo di poter affermare che gran parte degli spazi di sosta, sottratti dal
nuovo intervento, sono stati recuperati nelle strade circostanti attraverso
specifici provvedimenti viabilistici. […] Occorrerebbe capire, in concreto, se
privilegiare le alberature messe a dimora nelle vie Medeghino e Pezzotti, dove
la sosta è consentita in linea, oppure se continuare a ospitare in maniera
disordinata le auto sui marciapiedi, come avveniva in precedenza.”
Ancora
una volta prendiamo le distanze dalle parole dell’assessore. Infatti, dire che
gli spazi di sosta sottratti dalla Metrotranvia sono stati recuperati nelle vie
circostanti è una pia illusione. Ne sanno qualcosa i cittadini.
Ben
vengano le alberature di via Medeghino e Pezzotti ed anche la splendida erba che
è stata posata in alcuni tratti del percorso della metrotranvia Sud (siamo
sempre felici quando vediamo un po’ di verde in più nella nostra grigia città)
ma ci preme ricordare all’assessore che in via Medeghino la sosta prima era a
pettine (il doppio dei posti auto) e assai ordinata, mentre se è vero che in
via Pezzotti prima era consentita la sosta “disordinata
delle auto sui marciapiedi” (che onestamente non era un bello spettacolo)
è altrettanto vero che la “soluzione” individuata per recuperare i posti
nelle vie limitrofe è stata proprio quella di consentire che le auto si
parcheggiassero a pettine invadendo i marciapiedi, come ad esempio avviene in
via Aicardo anche sul lato dei giardinetti.
Insomma, pare proprio che solo l’assessore (e qualcuno della sua maggioranza) sia orgoglioso e soddisfatto della Metrotranvia Sud e delle conseguenze semaforiche, viabilistiche e di parcheggi che ha comportato. I cittadini hanno ben altra opinione.
Pubblicato su LA CONCA - Anno XII N° 5 - Maggio 2004 - pag. 3
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