La Conca Anno XII N° 3 - Marzo 2004 - www.laconca.org - pag. 3
Feste e rumori alla ex cartiera Binda:
la PM Ticinese risponde
di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it
In
seguito a numerose segnalazioni pervenuteci da cittadini e anche ad una lettera
pubblicata su La Conca di novembre, il CentroSinistra presentava in C.d.Z. 5 una
interrogazione (PG. 813160/2003 del 21/11/2003) in cui si facevano presenti le
lamentele dei residenti circa l’organizzazione di feste o eventi (di solito
nei weekend) nei pressi dell’area dell’ex cartiera Binda, con musica ad alto
volume fino a notte inoltrata e conseguenti problemi per la tranquillità e il
sonno dei residenti, ma anche con un congestionamento del traffico e problemi di
parcheggi a causa dell’abnorme afflusso di auto, notevolmente
sovradimensionato rispetto agli spazi disponibili.
L’interrogazione
era rivolta al Presidente del C.d.Z. 5, ai Presidenti di Commissione competenti
per materia, agli Assessori del Comune di Milano competenti per materia, al
Settore Ambiente del Comune di Milano, alla ASL e all’ARPA.
Nell’interrogazione
si chiedeva: 1) se i locali dell’area ex Binda hanno tutti i permessi per
svolgere l’attività segnalata dai cittadini; 2) di compiere le opportune
verifiche col fonometro nelle serate e negli orari in cui si svolgono tali
feste/eventi nell’area in oggetto per verificare se vengono rispettati i
limiti previsti dalla legislazione vigente sulla materia; 3) di verificare se
gli spazi in oggetto sono stati adeguatamente insonorizzati e, in caso non lo
siano, chiediamo che il locale venga chiuso fino a quando il gestore e/o la
proprietà non abbia provveduto a insonorizzarlo; 4) se quando è stato concesso
il permesso di svolgere tale attività è stata presa in considerazione la
situazione viabilistica e la carenza di spazi per i parcheggi; 5) di verificare
se vengono rispettati gli orari di chiusura per tale tipologia di attività
stabiliti dalla normativa vigente.
Il
17 febbraio abbiamo trovato in casella la risposta della PM Ticinese (PG. 152080/2004 del 10/02/2004), la
quale ha spiegato quanto segue: “[..]
Trattasi di area industriale dismessa, attualmente di proprietà della
Euromilano s.p.a. […] Al momento l’area è completamente abbandonata e la
proprietà ha destinato due capannoni contigui, liberandoli da ogni macchinario
e quant’altro presente, all’attività di feste private, affidandoli ai
richiedenti per tale uso. Nei suddetti capannoni è stato totalmente rifatto
l’impianto elettrico, […] sono stati realizzati bagni distinti per sesso e
per disabili, nonché realizzate un congruo numero di uscite di sicurezza
debitamente segnalate, nonché impianto di rilevazione incendio.”
La
PM Ticinese ci informa inoltre che l’ultima festa si sarebbe svolta il
31/10/2003 in occasione della festa di Halloween (chiediamo ai cittadini di
segnalarci eventuali altre feste dopo tale data all’E-mail info@laconca.org).
La
PM Ticinese spiega poi di aver ottenuto ulteriori informazioni interpellando
direttamente il personale addetto, da cui è emerso che: “I
capannoni vengono affittati a privati per l’organizzazione di feste private ad
inviti e in tali occasioni il
fatto viene segnalato all’autorità di P.S.. Verrebbe inoltre predisposto un
servizio d’ordine che consente l’ingresso ai soli invitati, un servizio di
assistenza sanitaria con ambulanza sul posto, ed un servizio antincendio con
l’ausilio di personale VV.FF., e posa di adeguato numero di estintori. Il
servizio di eventuale somministrazione è affidato a ditte di cattering. Risulta
altresì che per i problemi viabilistici, dovuti per lo più all’uscita dei
veicoli dalla suddetta area, è stato richiesto un servizio a questo Comando di
Zona, servizio che essendo reso a privati è dagli stessi organizzatori pagato.
In occasione di ogni singola manifestazione si è avuto modo di vedere che agli
organizzatori viene richiesta certificazione […]”
(l’elenco delle certificazioni è lungo e ve lo risparmiamo).
Passiamo
quindi alla conclusione della risposta della PM Ticinese: “Alla
luce di quanto sopra accertato, non avendo mai potuto controllare le modalità
di svolgimento delle feste nel momento attuale in cui erano in corso, le stesse
sono da considerarsi, sino a prova contraria, feste private, pertanto non sono
sottoposte ad autorizzazioni, né rientrano nella disciplina degli orari
stabiliti con Ordinanza Sindacale per i pubblici esercizi o locali di
intrattenimento e spettacolo.”
E
questa è senza alcun dubbio una cattiva notizia per i residenti che vorrebbero
poter dormire. Ma non tutto è perduto, perché la PM Ticinese si assume per
iscritto anche un impegno: “Sarà
quindi cura di questo Comando di Zona, qualora venisse a conoscenza in anticipo
circa lo svolgersi di ulteriori feste, richiedere l’intervento di personale
della Sezione di Polizia Annonaria e Commerciale, che opera istituzionalmente in
abiti civili, per l’effettuazione di specifici controlli circa l’effettiva
natura di festa privata, senza scopi di lucro, accertati i quali, rientrerebbe
nella normativa degli intrattenimenti e spettacoli. Sarebbe altresì necessario,
soprattutto in presenza di inquinamento acustico o disturbo alla quiete
pubblica, che i cittadini residenti richiedessero l’intervento di una
pattuglia della polizia Municipale alla Centrale Radio del Comando di P.M. (tel.
02 77271) nel momento in cui il fatto si verifica.”
Occorrerebbe però anche che, quando i cittadini chiamano, le pattuglie si rechino sul posto in tempi brevi per poter effettivamente constatare i problemi segnalati. Purtroppo sappiamo bene che le priorità di intervento sono altre (ad esempio incidenti con feriti) e l’organico a volte risulta numericamente insufficiente per coprire tutte le richieste di intervento. Invitiamo comunque i cittadini a fare quanto la PM Ticinese suggerisce: 1) avvertirla preventivamente se si viene a conoscenza di una festa organizzata in tale area; 2) in caso di disturbo da rumore o alla quiete pubblica, telefonare alla Centrale Radio del Comando di P.M. al tel. 02-77271 chiedendo l’immediato intervento di una pattuglia e se fanno storie, ricordategli che è stata la PM Ticinese a suggerire di fare tale richiesta in un documento scritto e protocollato (PG. 152080/2004 del 10/02/2004).
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