La Conca Anno XI N° 9 - Novembre 2003 - www.laconca.org - pag. 6
Il caso Morana: maggioranza o opposizione?
di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it
Nel
corso del C.d.Z. 5 del 16.10.2003 era all’ordine del giorno la “Nomina
dei rappresentanti del Consiglio di Zona 5 nella Commissione Centrale Gestione
del Fondo Sociale”, i posti a disposizione erano tre: due per la
maggioranza e uno per la minoranza.
L’opposizione
presentava un solo candidato, il consigliere Trimboli (Comunisti Italiani);
mentre la maggioranza evidenziava, una volta ancora, forti spaccature al suo
interno con Forza Italia che poneva sul tavolo due suoi candidati per
rappresentare tutta la maggioranza, i consiglieri forzisti Revelli e Scarcella;
Alleanza Nazionale candidava il consigliere Procaccini (AN); la Lega il suo
consigliere Camilleri; e, dulcis in fundo, il consigliere indipendente Morana si
autocandidava come uno dei rappresentanti della maggioranza.
Prima
di passare alla votazione AN chiedeva e otteneva una sospensione del C.d.Z. 5
per una riunione di maggioranza. Contemporaneamente si svolgeva anche una
riunione delle opposizioni.
Ripresi
i lavori, si procedeva quindi alla votazione con i seguenti risultati: Morana
(indipendente) 16 voti; 7 voti ciascuno per Trimboli (PDCI), Revelli (FI) e
Scarcella (FI); Procaccini (AN) e Camilleri (LN) entrambi con 0 voti.
Il
Presidente del C.d.Z. 5 dichiarava quindi subito eletti i consiglieri Morana
(indipendente) per la maggioranza; e Trimboli (PDCI) per l’opposizione. Tra
Revelli (FI) e Scarcella (FI) – candidati per la maggioranza - che hanno
ricevuto entrambi 7 voti, risulta eletto il candidato più anziano d’età, “salvo
ulteriori verifiche regolamentari”, aggiungeva il Presidente. Quindi il
secondo rappresentante della maggioranza risultava essere Revelli (FI). Qui si
chiude la prima parte della vicenda.
La
seconda puntata si apre durante le comunicazioni del Presidente nella seduta del
23.10.2003 quando Pessognelli, con una lettera al C.d.Z. 5, contesta
l’elezione di Morana (indipendente) tra le file della maggioranza,
richiamandosi a quanto scritto nel documento con cui lo stesso Morana, un anno e
mezzo fa (era l’11.07.2002), si dimetteva dal gruppo di Forza Italia. Il
Presidente, in particolare, citava da tale scritto le seguenti frasi di Morana: “[…]
avendo sottoscritto il programma, continuerò a sostenere questa maggioranza in
Consiglio di Zona, in qualità di esterno […]” e poi “[…]
questi stessi valori a cui mi sono sempre ispirato non sembrano però risiedere
in tutte le forze della maggioranza di cui facevo parte […]” ed infine “[…]
non posso condividere e far parte della stessa maggioranza di chi […]”.
Frasi
che estrapolate dal contesto possono effettivamente avere un significato
quantomeno ambiguo e prestarsi a diverse interpretazioni. Rimane tuttavia il
fatto che al momento della proposta della sua candidatura il consigliere
indipendente Morana abbia specificato (purtroppo solo verbalmente) “come
rappresentante della maggioranza”.
Morana,
che era stato informato in anticipo delle contestazioni del Presidente,
rispondeva subito nella serata del 23.10.2003 con uno scritto: “Io
sottoscritto consigliere Antonino Morana, questa sera, con molto stupore,
perplessità e indignazione vengo a sapere di non far parte della maggioranza di
questo Consiglio, malgrado abbia partecipato a tutte le riunioni di maggioranza
e l’abbia sostenuta con lealtà anche dopo le mie dimissioni dal gruppo di
Forza Italia per aderire al gruppo indipendente. […] La mia fuoriuscita da FI
e il mio ingresso nel gruppo indipendente non ha mai significato un abbandono
della maggioranza.” – e più avanti continua – “[…]
reagisco con incredulità alla notizia che il gruppo consiliare di Forza Italia
mi considera come appartenente alla minoranza di questo Consiglio. Basterebbe
ricordare la mia presenza come rappresentante della maggioranza in diverse
Commissioni.”
Morana
conclude la sua replica dichiarando che “[…]
nel momento in cui i funzionari responsabili del Decentramento confermeranno per
iscritto la mia elezione in quota alla minoranza, rassegnerò le mie dimissioni
dalla Commissione Centrale.”
Lasciando
ad altre sedi l’analisi degli aspetti formali della questione, che per altro
potrebbero avere dei risvolti molto importanti, visto che spesso il Presidente
del C.d.Z. 5 ha nominato il consigliere Morana scrutatore di maggioranza e
qualora Morana risultasse essere di minoranza vi sarebbero delle possibili cause
di nullità per molti C.d.Z. 5, per le delibere in esso votate e poi attuate.
Tale questione è stata sollevata dal consigliere Gandolfi (indipendente di
CentroSinistra) in uno scritto in cui si cita l’Art. 46 punto 3 del
Regolamento di Funzionamento e Organizzazione del Consiglio Comunale: “3.
Accertata invece la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la
seduta e designa 3 Consiglieri alle funzioni di scrutatori per le votazioni sia
pubbliche che segrete, di cui uno scelto a rotazione tra i gruppi della
minoranza.”
Limitiamoci in questa sede a constatare come, ancora una volta, emerga un segnale di una forte divisione interna alla maggioranza, arrivata fino al punto che alcune delle sue componenti non sanno neppure più chi faccia parte della maggioranza. Cari signori, siamo alla frutta!
Notizia dell’ultima ora: nel C.d.Z. 5 del 06.11.2003 il consigliere Morana ha inteso porre la parola fine alla diatriba sorta dimettendosi dalla nomina a rappresentanti del Consiglio di Zona 5 nella Commissione Centrale Gestione del Fondo Sociale e abbandonando la sua condizione di indipendente aderendo al gruppo dell’UDC.
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