La Conca - Anno IX  N° 1 - Gennaio 2001

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CACCHE DI CANE SUI MARCIAPIEDI: SIAMO STUFI !

Dal Quartiere Stadera parte la protesta per le pessime condizioni in cui sono i marciapiedi: deiezioni canine; rifiuti di ogni genere; sosta selvaggia. Il problema delle cacche di cane sui marciapiedi è diffuso in tutta la Zona 5 e in molte altre zone di Milano. Di chi sono le responsabilità? Cosa si può e si deve fare.

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@iol.it

Non è certo una novità, ma il problema delle deiezioni canine sui marciapiedi (termine raffinato per definire le "cacche di cane") si aggiunge a tutti gli altri presenti da tempo al Quartiere Stadera (per sintetizzare: degrado abitativo e sociale, oltre alla cronica mancanza di sicurezza).

Così alcuni cittadini esasperati hanno deciso di scrivere delle lettere di protesta alle Istituzioni su tale problema (di cui ci hanno inviato una copia alla E-mail del nostro giornale info@laconca.org), denunciando inoltre il fenomeno della scarsa pulizia dei marciapiedi delle vie del quartiere "abbandonate dall’A.M.S.A. - scrivono - ove sovente si possono trovare materassi, reti, cucine, lavatrici, frigoriferi e altro ancora". Le lamentele si sono estese poi anche al parcheggio di auto in doppia fila o sui passi carrai.

Prendendo spunto da tali lettere di protesta, i DS della Zona 5 hanno presentato una Interrogazione con allegata una Istanza (P.G. 35.115 / 2001 del 05/01/2001) per chiedere la risoluzione di tali problematiche che affliggono lo Stadera.

In questo articolo però vogliamo soffermarci ed approfondire il problema delle cacche di cane presenti su molti marciapiedi milanesi.

Prima di tutto è bene chiarire di chi siano le principali responsabilità, per poi capire meglio cosa si può e si deve fare.

Con chi prendersela?

Non certo con i cani che, poverini non fanno altro che fare i loro normali bisogni fisiologici.

Sicuramente con quei proprietari di cani che, portando a passeggio il loro "migliore amico" al guinzaglio (o almeno così dovrebbe essere) non si preoccupano di raccogliere i "ricordini" che il simpatico quadrupede lascia qua e là lungo i marciapiedi; a questo proposito ricordiamo a costoro che esisto delle palette fatte proprio per svolgere questo poco simpatico, ma assai utile, compito.

C’è anche chi - i più maleducati - non ha voglia di andare in giro in compagnia del suo amato animale e lo manda fuori di casa da solo per svolgere in piena libertà la sua quotidiana tappa fisiologica.

A tutti questi signori "campioni di educazione civica" sarebbe bene ricordare una elementare norma che è sempre stata assai utile per la vita civile in qualsiasi società:

"la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella degli altri".

Tradotta, nel nostro caso diventa: la libertà dei proprietari di cani di far fare la cacca al loro animale finisce dove inizia la libertà degli altri cittadini di poter camminare tranquillamente sui marciapiedi della loro città.

Insomma, non ci sembra poi così difficile: il cane la fa; il padrone che lo accompagna la raccoglie con l’idonea paletta e la butta; e tutti sarebbero felici e contenti.

Ma i proprietari di cani (fatte le opportune eccezioni per quelli educati e rispettosi del prossimo) non sono certo gli unici ad avere delle responsabilità in merito.

Se i marciapiedi rimangono sporchi è perché chi dovrebbe occuparsi della loro pulizia - cioè l’A.M.S.A. - lo fa troppo di rado o con scarsa cura. Lo sanno bene i cittadini dello Stadera che ben di rado hanno visto i loro marciapiedi lindi e puliti. Ma lo sanno anche coloro che passano abitualmente in via Lusitania e che per circa tre settimane nel periodo delle feste natalizie hanno potuto ammirare un accumulo di rifiuti di vario genere sul marciapiede accanto alla centrale elettrica.

Ricordiamo che per quanto concerne le deiezioni canine esistono delle leggi che obbligano i proprietari di cani a provvedere alla loro rimozione dai marciapiedi, sanzionando con salate multe i trasgressori. Invitiamo allora coloro che sono istituzionalmente designati a far rispettare tali leggi - cioè la Polizia Municipale - ad agire con maggiore attenzione, multando i trasgressori.

Certo sarebbe bello che i padroni di cani capissero da soli che è necessario da parte loro un maggiore senso civico (per fortuna qualcuno c’è, purtroppo sono ancora troppo pochi); ma dove non arriva il senso civico è bene che giungano le multe: "a mali estremi, estremi rimedi".

Anche il Comune di Milano deve fare la sua parte.

È vero che ha creato le "Aree per cani" in molti parchi e giardini di Milano, ma è altrettanto vero che in molti casi la pulizia di tali aree è assai carente, facendole divenire dei veri e propri letamai. In questo modo anche quei proprietari di cani che diligentemente e correttamente conducono i loro animali in tali aree sono indotti a perdere la loro buona abitudine, aggravando così il problema delle deiezioni sui marciapiedi.

Al Comune di Milano spetta anche il compito di fare operazioni di educazione civica presso i proprietari di cani; ma anche compiti di informazione per far sapere a costoro dove e come procurarsi le fantomatiche palette per raccogliere le deiezioni canine.

Rendere più vivibile ed accogliente la nostra città è un dovere morale e civico di tutti: cittadini e istituzioni.

Fino ad ora ci sembra che si sia fatto troppo poco.

È necessario un maggiore impegno da parte di tutti.

 

I DS della Zona 5 hanno presentato una Istanza con richiesta di provvedimenti urgenti con oggetto "Aree per cani e deiezioni canine sui marciapiedi" (P.G. 34.115 / 2001 del 05/01/2001) nella quale chiedono all’Assessore ai Parchi e Giardini l’attuazione di una serie di provvedimenti per migliorare la situazione esistente, tra cui citiamo:

  1. La quotidiana ed accurata pulizia delle aree per cani presenti ad oggi nei parchi e giardini pubblici della Zona 5;
  2. L’affissione in diversi punti dei vari parchi e giardini della Zona 5 di cartelli che riassumano in modo esauriente e il più possibile completo: a) le varie norme vigenti riguardanti i cani; b) dove e come sia possibile, per i proprietari dei cani, reperire le idonee palette per la raccolta delle deiezioni canine.
  3. Una maggiore frequenza e cura da parte dell’A.M.S.A. nella pulizia dei marciapiedi dalle deiezioni canine;
  4. Una maggiore attenzione da parte della P.M. nel far rispettare nelle vie, nei parchi e nei giardini della Zona 5 le norme vigenti.

Pubblicato su LA CONCA - Anno IX - N° 1 - Gennaio 2001 - pag. 2 - col Titolo "Ai proprietari di cani diciamo: basta sporcare i marciapiedi"